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8 Aprile 2022
18:03

Gli artropodi, i veri dominatori del Pianeta

Gli artropodi sono un phylum di invertebrati caratterizzati da una corazza esterna, l'esoscheletro, un corpo composto da tanti segmenti e una serie di appendici articolate da cui prendono il nome. Ne fanno parte crostacei, aracnidi, insetti e rappresentano oltre l'80% di tutte le specie animali viventi conosciute.

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Gli artropodi sono un phylum di invertebrati caratterizzati da uno corazza esterna, l'esoscheletro, un corpo composto da tanti segmenti e una serie di appendici articolate da cui prendono il nome. Artropoda deriva infatti dal greco e significa "piede articolato", in riferimento alle zampe e alle altre appendici che li contraddistinguono. Gli artropodi, di cui fanno parte crostacei, aracnidi, insetti e molti altri gruppi di successo, sono gli animali più numerosi del Pianeta.

Le stime sul numero di specie variano tra 1,2 e 5-10 milioni e rappresentano oltre l'80% di tutte le specie animali viventi conosciute. A farla da padrone, neanche a dirlo, sono gli insetti, dominatori incontrastati del Pianeta con oltre un milione di specie descritte. A seguire troviamo gli aracnidi come ragni e scorpioni, con oltre 110mila specie.

Caratteristiche degli artropodi

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Gli insetti sono il gruppo di artropodi più numeroso

Essendo un gruppo così grande e diversificato, le caratteristiche degli artropodi variano molto in ogni sottogruppo. Tutti sono però dotati di un esoscheletro  con un cuticola fatta di chitina, spesso mineralizzata con carbonato di calcio, e da segmenti corporei da cui fuoriescono un paio di appendici, come zampe, chele, antenne e altre parti del corpo.

Avendo uno scheletro esterno la maggior parte delle specie cresce facendo la muta, un processo mediante il quale si liberano del vecchio esoscheletro prima di svilupparne uno nuovo. L'emocele, la cavità interna di un artropode, ospita tutti i suoi organi interni compreso il sistema circolatorio con l'emolinfa, l'analogo artropode del nostro sangue. Il sistema nervoso è formato invece da gangli e cordoni nervosi presenti in ogni segmento e che attraverso in lunghezza tutto il corpo.

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I picnogonidi, o ragni di mare, sono tra i più misteriosi artropodi

Il sistema respiratorio e quello escretore, invece, variano molto a seconda dei gruppi, così come gli organi di senso, numerosi ed estremamente diversificati. Quasi tutti gli artropodi possiedono però occhi composti, formati cioè da tanti piccoli ocelli tutti insieme. Molti gruppi possiedono però anche ocelli e altri organi fotosensibili semplici, in grado di rilevare solo la direzione e l'intensità della luce. Ci sono poi numerosi altri organi di senso chimici e meccanici, per lo più basati su modificazioni delle numerose setole, piccoli "peli sensitivi" presenti in gran numero sulla cuticola esterna.

Classificazione degli artropodi

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I limuli, conosciuti come granchi a ferro di cavallo, appartengono ai chelicerati

Il phylum degli artropodi viene solitamente suddiviso in tre grandi subphylum ancora oggi esistenti che sono:

  • Chelicerata, il gruppo che include aracnidi, limuli e picnogonidi, i ragni marini;
  • Miriapoda, il gruppo che comprende centopiedi, millepiedi e altri artropodi con numerose zampe;
  • Pancrustacea, un raggruppamento moderno che include sia tutti i crostacei che gli esapodi, il gruppo di cui fanno parte gli insetti e che un tempo era separato.

Tra i chelicerati troviamo i ragni marini marini e i limuli, conosciuti anche come granchi a ferro di cavallo, e tutti gli aracnidi terrestri, come acari, ragni, opilioni e scorpioni. Tutti questi organismi sono caratterizzati dalla presenza di cheliceri, appendici appena davanti all'apparato boccale che vengono usati per per nutrirsi oppure, quelli dei ragni, per iniettare veleno e per questo sono chiamti anche zanne.

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Ragni e scorpioni sono gli aracnidi più conosciuti

I miriapodi sono tutti terrestri e caratterizzati da un elevatissimo numero di zampe, di solito due per ognuno dei tanti segmenti che compongono il corpo. Ta questi ci sono i centopiedi, i millepiedi, i pauropodi e sinfili.

I pancrostacei sono invece il gruppo più numeroso in assoluto, perché include anche tutti gli insetti. Nei crostacei troviamo diversi sottogruppi, come gli ostracodi, i cirripedi, i copepodi, i granchi e tantissimi altri. Sono quasi tutti artropodi acquatici, sia marini che di acqua dolce, ma esistono anche specie completamente terrestri, come i comuni porcellini di terra.

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Insieme agli esapodi, i crostacei costituiscono un unico subphylum

Un tempo separati dai crostacei in un subphylum a parte, gli esapodi sono i veri dominatori non solo tra gli artropodi, ma tra tutti gli animali. Possiedono sei zampe, ma non tutti sono insetti, ci sono infatti anche collemboli, proturi e dipluri, piccoli artropodi tipici soprattutto delle lettiere dei boschi. Poi ci sono i veri insetti, quelli dotati di sei zampe e ali (quasi tutti) che comprendo oggi oltre un milione di specie conosciute, con i coleotteri a farla da padrone su tutti con oltre 350mila specie note.

Riproduzione e sviluppo

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La scolopendra è uno dei miriapodi più noti

La riproduzione e sviluppo negli artropodi varia molto a seconda dei gruppi. Tutte le specie terrestri utilizzano la fecondazione interna, a volte effettuata attraverso trasferimento indiretto dello sperma in sacche o teche lasciate dai maschi sul terreno, come accade per esempio tra i ragni. Altri invece, come gli insetti, possiedono invece una fecondazione interna diretta. Le specie acquatiche, come i crostacei, hanno invece metodi più diversificati, sia interni che esterni, con rilascio separato di gameti maschili e uova che si incontrano in acqua.

Quasi tutti gli artropodi depongono le uova, tuttavia ci sono molte specie partoriscono giovani che si sono schiusi all'interno del corpo della madre, qualcosa di simile all'ovoviviparità e altre invece sono veri e propri vivipari, come gli afidi. I piccoli di artropodi si sviluppano in modi differenti, alcuni sono simili agli adulti e crescono poi di dimensioni con mute successive, mentre altri possiedono diversi stadi larvali precedenti alla vita adulta.

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La trasformazione dei bruchi in farfalle è il più classico esempio di metamorfosi

Ciò accade per esempio in molti crostacei e, soprattutto, nella maggior parte degli insetti. I bruchi delle farfalle sono l'esempio più classico di sviluppo indiretto attraverso la metamorfosi. La larva, molto diversa dall'adulto e priva di zampe e ali, cresce e si alimenta per un lungo periodo prima di chiudersi in un bozzolo, la crisalide, dove poi completerà la trasformazione che la farà diventare un adulto, la farfalla.

Alimentazione

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I ragni sono quasi tutti carnivori e predatori

Gli artropodi mostrano praticamente ogni sorta di dieta e modalità di alimentazione. Abbiamo carnivori, erbivori, detritivori, filtratori e parassiti, ma anche all'interno di queste categorie troviamo infinite specializzazioni differenti. Di solito le appendici intorno alla bocca, l'apparato boccale, vengono utilizzate sia per la raccolta del cibo che per la manipolazione, con alcuni che si sono specializzati a masticare, triturare, pungere o succhiare.

Possiamo trovare quindi artropodi predatori, come i ragni e molti insetti, altri specializzati a magiare materiale vegetale e poi ci sono gli impollinatori. Api, mosche, zanzare farfalle e tantissimi altri insetti che si nutrono di nettaree polline, proprio grazie all'alimentazione aiutano le piante a riprodursi, svolgendo uno dei servizi ecosistemici più importanti, alla base di interi ecosistemi e fonti di sostentamento per altri animali, compresa a nostra alimentazione.

Habitat

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Formiche e altri insetti sociali tra gli animali più diffusi a mondo

Gli artropodi, grazia allo enorme diversità e successo evolutivo, hanno conquistato letteralmente ogni tipo di habitat e ambiente. Originariamente si sono evoluti in ambienti marini, dove ancora oggi  sono presenti con un elevatissimo numero di specie che abita i mari e gli oceani di tutto il mondo. Ben presto hanno però conquistato la terraferma, colonizzandosi e adattandosi in tutti i tipi di habitat.

Alcuni gruppi di artropodi (come gli aracnidi e gli insetti) hanno avuto talmente tanto successo da essere riusciti a colonizzare anche habitat aridi, come i deserti. Molti sono poi tornati in acqua, questa volta quella dolce di fiumi e laghi, mentre altri ancora hanno conquistato i cieli.

Gli insetti sono stati primi animali in assoluto, circa 350 milioni di anni fa, a sviluppare le ali (di solito due paia) e a volare. Sono loro i veri pionieri dell'aria e la maggior parte delle specie tra le oltre un milione conosciute è in grado di volare in almeno una delle fasi del loro ciclo vitale.

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