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31 Ottobre 2021
15:00

Tricche, il gatto a sei zampe: con un’operazione è stato liberato dal suo “gemello”

A un certo punto spuntò lui da un cumulo di macerie. Un micetto bianco e nero, all’apparenza come tanti. È bastato avvicinarsi un po’ per scoprire che quel piccolo randagio aveva qualcosa di davvero strano: sei zampe. Le due in più sono quelle del suo gemello, nato (solo in parte) all’interno del corpo di Tricche, così come è stato battezzato dalla donna 86enne che lo ha ritrovato nelle campagne di Scansano, in Provincia di Grosseto.

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A un certo punto spuntò lui da un cumulo di macerie. Un micetto bianco e nero, all’apparenza come tanti. È bastato avvicinarsi un po’ per scoprire che quel piccolo randagio aveva qualcosa di davvero strano: sei zampe. Le due in più sono quelle del suo gemello, nato (solo in parte) all’interno del corpo di Tricche, così come è stato battezzato dalla donna 86enne che lo ha ritrovato nelle campagne di Scansano, in Provincia di Grosseto.

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Il micio ha circa 4 mesi. L’anziana lo ha catturato con un asciugamano ed è andata di corsa dal veterinario del paese, Graziano Corridori. È stato lui a chiedere aiuto alla clinica Grosseto Nord per questo caso davvero raro. Dopo accertamenti, ecografie, tac (fatta alla clinica veterinaria Valdinevole, a Monsummano Terme), i medici si sono resi conto che aveva un mezzo gemello che viveva dall’addome in giù.

«Era un gemello a ypsilon, un parassita del suo corpo – spiega Claudio Marioni, il veterinario che ha operato Tricche, co-titolare della clinica – Aveva un solo bacino ma due femori e due tibie in più. Il corpo del gatto aveva due pancreas, due vesciche, due genitali e due ani, di cui uno non funzionante da cui comunque perdeva feci». Dall’ileo, infatti, l’intestino si duplicava a T generando due apparati identici.

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Grazie a un elettrobisturi a ultrasuoni il micio ha trovato la sua nuova vita in circa due ore. All’operazione hanno contribuito anche il secondo chirurgo Luca Romano, l’anestesta Valentina Leoni, l’ecografista Fabrizio Corridori.

«È la prima volta che mi sono imbattuto in un caso simile, in 32 anni di attività», spiega Marioni a Kodami. Il gemello di Tricche (che componeva circa un terzo dell’intero corpo dell’animale) ora è all’Ab Lab della Spezia per un esame istopatologico. Questa storia, infatti, andrà a comporre una pubblicazione scientifica.

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Come sta ora il gatto? Benissimo. Prima dell'intervento correva da una parte all'altra trascinandosi il corpo del gemello. Ora gli è bastato davvero poco per riprendersi dall’operazione. «Dopo tre ore voleva mangiare – aggiunge Claudio Marioni – Il suo metabolismo, infatti, sin dalla nascita è stato particolarmente attivo a causa dei due intestini. L’unica cosa che ha oggi è che cammina un po’ con le gambe larghe perché per mesi è stato costretto a muoversi in questo modo».

Oggi Tricche è stato adottato dalla stessa donna che lo aveva trovato. Dopo una settimana di degenza in clinica ha perso un pezzo di un suo gemello ma ha acquistato una nuova famiglia.

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