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26 Gennaio 2024
17:01

Tante vite salvate e gatti adottati: il bilancio dell’infermeria felina di Lugo di Ravenna

L’infermeria felina di Bizzuno, una frazione di Lugo di Ravenna, ha accolto lo scorso anno 1.223 gatti. Ma non solo, perché ne ha fatti anche adottare ben 519 a dimostrazione del grande lavoro quotidiano svolto dai volontari.

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C’è un posto a Lugo di Ravenna, in Emilia Romagna, precisamente a Bizzuno, dove i gatti in difficoltà sanno per certo che troveranno ospitalità e cure. È l’Infermeria felina gestita dall’Enpa che ha concluso il 2023 con un bilancio notevole, testimonianza evidente del grande lavoro dei volontari sempre in prima linea per la difesa e il soccorso degli animali.

Nel 2023 la struttura ha accolto nel complesso 1.223 gatti: «Circa la metà sono appartenenti a colonie di randagi, entrati per essere sterilizzati e reimmessi sul territorio – spiega a Kodami la volontaria Marianna Gianstefani – L’altra metà, invece, costituisce la nota dolente e fa parte di recuperi e abbandoni nel territori. Numeri elevati che evidenziano ancora una volta come la mancata sterilizzazione di gatti di proprietà alimenti il proliferare del randagismo, con tutte le conseguenze nefaste che conosciamo».

Tra queste non mancano gli incidenti stradali che hanno visti coinvolti ben 22 gatti: «Da una parte animali non sterilizzati costretti al vagabondaggio in cerca di cibo e/o per fughe d’amore e dall’altra automobilisti sprezzanti dei limiti e dell’obbligo di soccorso – continua Gianstefani – Il bollettino di chi si salva ha bisogno di ricostruzioni mandibolari, femori e bacini fratturati, traumi cranici, ecc., lesioni che spesso colpiscono anche i cuccioli di pochi mesi lasciati girovagare senza controllo dai loro pet mate».

I volontari di Enpa non si stancano mai di ripetere che, alla luce di questi numeri, «sono necessarie campagne di sterilizzazione soprattutto nelle zone agricole, dove è ancora radicata la propensione a considerare i gatti solo come animali adatti ad acchiappare topi senza preoccuparsi di nutrirli, curarli e tantomeno sterilizzarli. E, peggio ancora dove, in presenza di cucciolate indesiderate, ci si libera del problema gettando i cuccioli come un rifiuto ed esponendoli al rischio di una morte quasi certa».

Il 2023 è stato anche un anno peggiore del solito perché è stato l’anno dell’alluvione, che rimarrà per sempre a ricordare la terribile ferita inferta al territorio romagnolo con quelle morti silenziose sia umane che animali, travolte dall’acqua che per settimane ha fatto scempio devastando tutto quello che incontrava nel suo passaggio. Sono state giornate di grande lavoro per tutti, durante le quali però si è riscoperta la grande solidarietà da parte di tante associazioni e moltissimi privati che, da tutta Italia, sono arrivati in soccorso di una popolazione sommersa dal fango.

«In quei terribili giorni come volontari – aggiunge ancora Gianstefani – dopo aver messo in sicurezza gli animali ricoverati in struttura, con un intervento notturno d’urgenza mentre l’acqua esondata dal canale Tratturo stava invadendo i locali dell’infermeria e delle strutture annesse, siamo stati impegnati con interventi continui nei territori di Conselice, Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Boncellino per dare ospitalità agli animali di famiglie sfollate, per fornire cibo e medicinali a quelli ospitati al Palazzetto di Lugo e al Cartodromo di Conselice, per consegnare latte in polvere a balie rimaste isolate e senza elettricità e per rispondere alle tantissime telefonate di richieste di aiuto».

Ma gli operatori dell’Infermeria felina hanno anche un altro ottimo risultato per cui essere soddisfatti: la conferma dell’elevato numero delle adozioni, ben 519 gatti a dimostrazione del grande lavoro quotidiano svolto dai volontari per trovare famiglie disposte a prendersi cura per la vita di cuccioli e gatti adulti recuperati sul territorio: «Un grande grazie e un grande applauso va alla nostra rete di meravigliose balie, disposte a dedicare settimane della loro vita per nutrire e svezzare piccole anime indifese. Un lavoro che deve sostituirsi in tutto e per tutto a mamma gatta e che va oltre il nutrimento dei cuccioli perché occorre un grande impegno per crescere minuscole vite fragili, in termini di tempo e di energie, anche a livello emotivo e umano e la responsabilità di accompagnare queste piccole creature, da pochi giorni di vita fino al momento dell'adozione, è davvero altissima».

Un desiderio, però, lo esprime anche Gianstefani a nome di tutto il team: «Speriamo che nel 2024 sia sempre maggiore la collaborazione da parte di cittadini attenti al benessere animale, e speriamo anche di dover vedere meno situazioni allucinanti, di degrado, di crudeltà e di ignoranza. È sempre attiva la ricerca di volontari perché senza una squadra allargata, non si possono raggiungere grandi risultati».

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Simona Sirianni
Giornalista
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