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7 Agosto 2021
12:57

Stremato dalla fuga muore Achille, la zebra che volevano far vivere a Reggio Emilia

Era appena arrivata a Reggio Emilia da Roma, ma l’idea di passare tutta la sua vita in un recinto nella piana forse non le piaceva, a tal punto di essere fuggita via. Dopo un giorno di ricerche la zebra Achille è stata trovata stremata ed è morta. È questo l’epilogo triste di una storia che ha visto protagonista l’animale selvatico, nato in cattività, e frutto di un acquisto da parte di un veterinario reggiano.

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Era appena arrivata a Reggio Emilia da Roma, ma l’idea di passare tutta la sua vita in un recinto nella piana sicuramente non le piaceva. Ciò che si sa per certo è che è fuggita via ma dopo un giorno di ricerche la zebra, chiamata Achille, è stata trovata stremata ed è morta. È questo l’epilogo triste di una storia che ha visto protagonista l’animale selvatico, nato in cattività, e frutto di un acquisto da parte di un veterinario reggiano. Achille, un esemplare maschio di un anno, pesava circa cinque quintali.

La zebra aveva abbattuto il recinto che era stato costruito, distruggendo due paletti alti due metri. Carabinieri forestali, polizia provinciale e polizia locale hanno subito iniziato le ricerche usando anche i droni. Era stata trovata lungo la strada, nelle campagne tra il capoluogo e Bibbiano, ma poi ha iniziato a correre tentando di fuggire a chi voleva catturarla.

Nel frattempo la sua corsa avrebbe fatto peggiorare il suo stato di salute tanto da arrivare a morire. La carcassa è stata portata all’istituto zooprofilattico di Bologna per fare un’autopsia, per cercare di capire quale sia stato il malore che l’ha colpita. L’autopsia ora potrebbe aprire un nuovo scenario per cercare di individuare le eventuali responsabilità giuridiche sulla morte dell’animale.

In un video su Facebook, che Kodami ha visto e che per rispetto dell'animale non pubblica perché nulla aggiunge alla cronaca, si vedono gli ultimi attimi di vita di Achille con un veterinario che cerca di valutarne il suo stato di salute. L'unica foto che ci piace pubblicare è quella che vedete in apertura di questo sito: una zebra libera, nel suo habitat naturale.

Achille è nato in cattività e rientra tra quelle fattispecie di animali selvatici di cui è consentita la vendita con un’apposita regolamentazione. Le zebre sono nell’Appendice II della Cites, la Convenzione internazionale sul traffico degli animali. Sono nella stessa categoria di lupi, coccodrilli, iguane, orsi. La compravendita è stata regolamentata con l’obiettivo di evitare tutte quelle forme di sfruttamento incompatibili con la sopravvivenza della loro specie. Ma questa storia racconta quanto ancora c'è da fare per tutelare davvero gli animali che dovrebbero vivere liberi e nelle zone del mondo dove naturalmente nascono.

Su siti internet stranieri un esemplare di zebra viene messo in vendita anche a 10mila dollari. Averne uno, si legge su queste pagine (che Kodami ha visto ma che preferisce non pubblicare) «è come avere un cavallo». Non è così, semplicemente. Solo un dato è certo e va oltre alla mera nascita in cattività: sono animali selvatici. Nel corso della sua storia l'uomo ha cercato di addomesticare zebre ma è stata un'operazione impossibile.

Sette anni fa, nel 2014, nelle campagne del reggiano protagoniste furono altre zebre. Erano le due fuggite dal circo Darix Togni che vennero ritrovate in un vigneto a San Martino Piccolo di Correggio. La polizia provinciale riuscì a prenderle senza l’uso del fucile narcotizzante.

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