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16 Agosto 2023
16:35

Stasera torna il Palio Siena dell’Assunta dopo la caduta del cavallo Anda e Bola

Questa sera tornerà il Palio di Siena in occasione della Madonna dell'Assunta. La "provaccia", gara che anticipa la corriera più importante di oggi alle 19, è però iniziata con un imprevisto: la caduta del cavallo Anda e Bola insieme al fantino Jonatan Bartoletti.

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cavallo

Stasera si terrà il nuovo appuntamento del Palio di Siena in occasione della Madonna dell'Assunta. La "provaccia", quella che in gergo indica la prova generale della corsa di stasera, è però iniziata con un imprevisto: la caduta del cavallo Anda e Bola insieme al fantino Jonatan Bartoletti della contrada Pantera.

L'animale è caduto prima dell'inizio della competizione inciampando nel canapo, la corda che nel Palio delimita l'area della partenza. Dopo aver toccato la corda, il cavallo si è inginocchiato sulle zampe anteriori e il fantino Bartoletti, detto Scompiglio, è caduto a sua volta.

Anda e Bola è un maschio di 7 anni ma è da considerarsi un esordiente delle giostre equestri dato che la sua carriera è iniziata negli ippodromi, per lo più sardi. Solo quest'anno, in occasione della corsa di luglio del Palio, è entrato nel circuito senese. Il Palio di Siena infatti si articola attorno a due momenti principali: il Palio di Provenzano, che si corre a luglio, e quello dell'Assunta, che si tiene il 16 agosto.

Proprio durante la competizione di luglio Anda e Bola era stato vittima del primo incidente, quando sempre insieme a Bartoletti era caduto in pista. Quell'episodio non aveva avuto ricadute negative né sul fantino né sul cavallo, tanto da permettere a entrambi dopo appena un mese di correre nella provaccia del Palio dell'Assunta.

Tuttavia al nuovo giro è seguita una nuova caduta. L'esito è ancora una volta è di prognosi positiva per il cavallo e il fantino, ma il rischio quando si corre una giostra equestre non è mai zero, come dimostra la storia stessa del Palio di Siena. L'ultimo caso mortale risale al 2018 quando il cavallo Raol è stato abbattuto a seguito della caduta durante una corsa straordinaria indetta per il centenario della Prima guerra mondiale.

Tutte le giostre equestri per la loro stessa natura rappresentano competizioni non prive di pericolo, ma se è lecito scegliere di assumersi dei rischi per amore dello sport o anche della propria cultura, è il caso chiederci se è giusto compiere la medesima scelta per un’altra specie che della nostra tradizione è vittima. Similmente a quanto avviene in manifestazioni di altro tipo, ma che vedono egualmente la spettacolarizzazione dei cavalli, come il carnevale di Ivrea.

Raol, al contrario di altri "colleghi" più fortunati, non ha potuto beneficiare del Pensionario, la struttura situata a Radicondoli che dal 1991 accoglie i cavalli impiegati nel Palio divenuti troppo anziani per correre oppure soggetti a infortunio. Il Pensionario è tornato a fare parlare di sé dopo la diffusione di un video prodotto dal Comune di Siena intitolato "Affetto, rispetto, salute", nato con l'obiettivo di raccontare l'amore dei contradaioli per gli animali.

Il pensionario siena
Il Pensionario (Fonte: Comune di Siena)

Animali che vengono fatti correre in estate, e in presenza di folle importanti dato che Piazza del Campo può contenere fino a circa 15 mila persone. Anche se incidenti gravi come quello di Raol non avvengono ogni anno, è chiaro che una percentuale di rischio è sempre presente. Al di là del benessere animale, resta aperta la questione etica. I cavalli, che siano impiegati nelle corse, nelle giostre equestri, o nel comparto agricolo, continuano ad essere considerati dalla legge dello Stato alla stregua di strumenti di lavoro, e non esseri senzienti.

Il Palio di Siena tra cultura e turismo

Il Palio a Siena è una cosa seria: con i suoi 700 anni di storia è nota come la più antica giostra equestre del mondo e negli anni è diventata una manifestazione identitaria fortemente sentita all'interno della comunità, ma per la ministra del Turismo, Daniela Santanché, può diventare anche «un'attrazione turistica», come ha dichiarato in una recente intervista al quotidiano La Nazione.

Una visione del Palio che però è stata fortemente criticata dalla sindaca di Siena, Nicoletta Fabio, la quale in occasione della tradizionale conferenza stampa pre gara ha sottolineato: «Il Palio non è un'attrazione turistica e non lo diventerà». E ancora: «Nei giorni del Palio è normale che arrivino turisti per vederlo, ma bisogna dire anche che ci sono stati tempi in cui noi senesi abbiamo concesso che il Palio fosse attrattivo. Ma i tempi e i numeri cambiano. Ad oggi non è un'attrazione turistica, e a noi il turista frettoloso non fa comodo. Il turista deve conoscere e apprezzare la storia della nostra Festa».

I numeri dell'ultimo report sul turismo della Camera di Commercio di Siena, danno ragione alla Sindaca. Analizzando la variazione 2021 sul 2020, anno in cui il Paese era chiuso a causa delle restrizioni anti-Covid, è particolarmente evidente come sia la stagione primaverile quella che ha visto la crescita più rilevante, e non quella estiva coincidente con le date del Palio

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Entrare nell'universo del Palio non è facile: per farlo è necessario addentrarsi in una storia di rivalità ancestrali, conoscere un linguaggio preciso (canapo, correa ecc…), e saper prendere parte a riti sconosciuti alla maggior parte dei non senesi. Per questo è oggi una manifestazione che interessa principalmente i cittadini, e che cattura l'attenzione nazionale soprattutto in chiave di denuncia rispetto ai diritti degli animali.

È quello che sta facendo in questi giorni l'associazione Rispetto per tutti gli animali, presieduta da Giancarlo De Salvo, che ha lanciato una raccolta firme finalizzata alla richiesta di un referendum per cancellare, tra le altre cose, le rievocazioni storiche che prevedono l'impiego di animali. Un momento favorevole ala ricezione di simili cambiamenti, come lascia presagire la recente riforma del 2022 ha introdotto in Costituzione la tutela di ambiente e animali, o la legge delega in materia di spettacolo che mira a smantellare i circhi con animali.

Provvedimenti che, come ci hanno spiegato i loro stessi promotori in Parlamento, non sarebbero potuti essere attuati dalla politica se nella società fuori dai palazzi non fosse già stata presente una precisa sensibilità. Questo almeno fino al cambio di Governo.

Solo poche settimane fa, infatti, i rappresentanti del Ministero della Cultura hanno incontrato le Contrade per discutere della candidatura del Palio come patrimonio immateriale dell'umanità dell'Unesco. Anche su questa ipotesi, la sindaca Fabio si è detta scettica: «Io al momento non avrei questa intenzione. Ci sono i pro e i contro come in tutte le cose. Gli attori principali sono le Contrade, è da loro che dovrebbe partire, se ci dovesse essere, questa esigenza».

Ma l'esigenza in realtà è stata espressa anche dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che poche ore fa ha manifestato il proprio sostegno alla candidatura: «Il Palio non è solo una corsa di cavalli ma è molto di più: è amore, tradizione e conservazione dei valori più autentici. Il Palio è rito».

Tutti gli attori coinvolti, dai fantini ai politici, hanno potuto dire la loro sul significato di questa manifestazione, gli unici a non avere possibilità di scelta restano proprio i cavalli, senza i quali, al contrario di quanto inteso da Giani, questo rito non sarebbe mai esistito.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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