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28 Gennaio 2023
17:00

Shock ipovolemico nei cani: cause, sintomi e cosa fare

Lo shock ipovolemico nei cani si verifica quando si riduce la quantità di sangue in circolo, a causa di emorragie o perdita di liquidi corporei. I sintomi principali sono cute pallida e fredda, riduzione della pressione, aumento della frequenza dei battiti cardiaci. È una condizione grave, che può portare alla morte dell'animale, per cui è necessario un tempestivo intervento da parte del veterinario.

Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
cane pastore tedesco

Lo shock ipovolemico nei cani è una condizione che si verifica quando si riduce la quantità di sangue circolante a seguito di emorragie o per perdita di liquidi corporei. I sintomi sono rappresentati da cute pallida e fredda, riduzione della pressione, aumento della frequenza dei battiti cardiaci. È una condizione grave, per cui senza un tempestivo intervento da parte del medico veterinario il soggetto può andare incontro a morte. La terapia dipende dalla causa dello shock.

Che cos’è lo shock ipovolemico?

Il cuore e l’apparato circolatorio hanno la funzione di distribuire il sangue e dunque l’ossigeno alle cellule dell’organismo. Questa importante e delicata funzione è assicurata dal movimento involontario della pompa cardiaca e dall’integrità dei vasi sanguigni. La quantità di sangue che circola nei vasi sanguigni deve essere costante, ma se ciò non dovesse accadere la funzione viene compromessa e il cane va incontro allo shock ipovolemico.

Lo shock è una condizione grave, rispetto alla quale l’organismo reagisce con meccanismi di compenso che tendono a ripristinare le condizioni iniziali. Purtroppo, in molti casi si verifica una progressione che può determinare anche la morte del soggetto colpito.

Infatti, se lo scompenso persiste nel tempo non si verifica il giusto apporto di ossigeno alle cellule. Tutto ciò porta progressivamente ed inesorabilmente alla morte.

Cause dello shock ipovolemico nei cani

Tutte le condizioni che determinano una riduzione della quantità di sangue circolante sono potenziali cause di shock ipovolemico nel cane. Elenchiamo quelle più frequenti:

  • Diarrea profusa protratta;
  • Vomito incoercibile;
  • Emorragie copiose;
  • Inadeguato apporto idrico.

La diarrea ed il vomito profuso possono essere dovuti nei cuccioli a malattie infettive gravi, quali la parvovirosi oppure parassitosi. Altre cause possono essere alimentari e/o tossiche. Naturalmente, uno o pochi episodi non determinano shock.

Le emorragie possono essere di natura traumatica e, se non trattate, possono condurre a gravi ed importanti perdite di sangue.

Sintomi dello shock ipovolemico nel cane

I sintomi dello shock ipovolemico nel cane conseguono alle manifestazioni cliniche che lo determinano.

Nelle fasi iniziali, si può osservare cute pallida e fredda, che si accompagna ad una riduzione dei valori della pressione arteriosa. Successivamente si può osservare aumento della frequenza dei batti cardiaci.

Questo rappresenta un importante meccanismo di compenso per tentare di ripristinare la gittata, ovvero la quantità di sangue che arriva perifericamente alle cellule. Non sempre questo meccanismo risulta efficace nel ripristinare le condizioni iniziali di equilibrio. Pertanto, progressivamente le condizioni del paziente si aggravano fino all’acidosi e conseguente morte cellulare e dell’animale.

Diagnosi e terapia

La diagnosi si basa sui segni clinici che possono essere la spia dello shock ipovolemico e sui sintomi propri di questa condizione fisiopatologica. Se l’intervento da parte del medico veterinario non è immediato, il soggetto può andare incontro a morte.

La terapia dipende dalla causa dello shock ipovolemico. Nell’ immediato l’intervento terapeutico mira a ripristinare la quantità di sangue ovvero di liquidi persi in caso di emorragie, diarrea e vomito incoercibile. Dunque, verranno somministrati soluzioni attraverso la via endovenosa e/o trasfusioni di sangue.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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