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4 Agosto 2022
12:33

Sette Beagle salvati dalla sperimentazione animale toccano l’erba per la prima volta

Sette Beagle sono stati salvati dalla sperimentazione animale dalla ONG Beagle Freedom Project. Questa razza è la più utilizzata al mondo per la ricerca, anche in Italia.

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L'organizzazione no-profit americana Beagle Freedom Project ha salvato sette Beagle da un centro di sperimentazione animale.

Moltissimi cani di questa razza e altri animali sono infatti ancora massicciamente utilizzati nella sperimentazione e per la ricerca scientifica, trascorrendo la loro intera vita all'interno di piccole gabbie al chiuso, senza mai vedere la luce del sole e il mondo esterno.

L'ONG ha pubblicato sui suoi canali social l'emozionante momento in cui i cani escono dai trasportini e toccano per la prima volta l'erba per andare in contro alle loro nuove famiglie. I sette giovani Beagle si chiamano Bucky, Groot, Loki, Rocket, Star-lord, Zuri e Thor, tutti nomi di personaggi e supereroi tratti dal mondo dei fumetti Marvel e finalmente potranno iniziare una nuova vita lontani dalle gabbie.

I Beagle nella sperimentazione animale

Beagle Freedom Project è stato fondata nel 2010 e da allora lavora per salvare e riabilitare gli animali maltrattati, abbandonati o utilizzati nei test per la ricerca scientifica o farmacologica. I Beagle sono la razza canina più utilizzata nei test sugli animali, a causa delle loro dimensioni ridotte, per la facilità d'allevamento e per la loro indole docile. Solo negli Stati Uniti, ogni anno, vengono usati fino a 65.000 Beagle per test medici, cosmetici e chimici.

I cani vengono allevati appositamente per questo e vivono la loro intera vita in piccole gabbie, dove vengono costantemente sottoposti ad esperimenti. Proprio nei giorni scorsi, la Humane Society of the United States, ha annunciato che circa 4.000 Beagle usati dal centro di ricerca privato Envigo, saranno sequestrati e liberati perché tenuti in condizioni pessime di benessere.

Il centro di ricerca con sede a Cumberland, in Virginia, era stato portato in tribunale nel 2021 dopo che diversi dipartimenti federali e altre forze dell'ordine avevano riscontrato numerose violazioni alle leggi federali sull'allevamento e la detenzione degli animali.

Secondo la sentenza, i cani non hanno ricevuto cure mediche adeguate e sono stati vittime di dolorosi esperimenti medici non permessi. Almeno 300 cuccioli sono morti nella struttura – che ha annunciato che chiuderà a breve – solamente tra gennaio e luglio dello scorso anno. Ora l'ONG sta lavorando assieme ai rifugi e altre organizzazioni, per donare una nuova vita a tutti i Beagle salvati.

Anche in Italia continua la sperimentazione

cane Beagle

Anche qui in Italia di recente, dopo il famosissimo caso di Green Hill, i Beagle sono tornati al centro delle proteste degli attivisti per il loro utilizzo nella sperimentazione animale. Venti Beagle sono infatti arrivati dalla Francia per essere usati per la sperimentazione animale dall'azienda farmaceutica Aptuit, a Verona. Sia le associzioni che la Consulta per il Benessere animale del Comune di Verona, più volte hanno chiesto lo stop formale alla sperimentazione, che tuttavia non viola alcuna norma.

Il tema della sperimentazione animale è però anche e soprattutto etico e morale. Secondo l’ultimo rapporto statistico annuale sull’uso degli animali a fini scientifici pubblicato dall’Unione Europea, i numeri della sperimentazione animale sono in calo. La fotografia del 2018 testimonia un uso ridotto del 5%. Nei 29 paesi analizzati (oltre a quelli dell’UE, ci sono anche Regno Unito e la Norvegia), gli esemplari coinvolti nella sperimentazione sono stati 10.572.305.

I più utilizzati sono i topi (52,1%), seguiti dai pesci (26,2%), dai ratti (9,5%), dagli uccelli (5,5%). Uno 0,3% è composto da cani, gatti e primati non umani. Tuttavia, nella sperimentazione l’uso dei cani nel 2018 è aumentato del 29%. Molti passi in avanti sono stati fatti nel cercare alternative all'utilizzo degli animali nella ricerca, resta però ancora moltissimo da fare per porre fine a questa pratica che, per quanto ancora fondamentale per salvare vite umane, è diventata un compromesso etico ormai insostenibile.

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