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11 Maggio 2022
11:13

Processo Green Hill Bis: assolti in appello veterinario e dipendenti

Si conclude con l'assoluzione in appello del veterinario dell'Asl incaricato dei controlli a Green Hill e dei dipendenti dell'azienda biomedica proprietaria dell'allevamento dei Beagle.

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cane Beagle

La Corte d'Appello di Brescia, nell'ambito del processo Green Hill Bis, ha assolto il veterinario della Asl Roberto Silini dall'accusa di falso per i controlli sull'allevamento e gli ex dipendenti Cinzia Vitiello, Antonio Tabarelli e Antonio Tortelli che erano accusati di falsa testimonianza.

La Cassazione nel giugno del 2021 aveva disposto l’annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello di Brescia per una nuova valutazione dell’appello proposto dal pubblico ministero contro la sentenza con la quale il gup di Brescia aveva già assolto tutti gli imputati con formula piena.

Oggi la nuova valutazione è arrivata e si conclude con l'assoluzione dei dipendenti e del veterinario per i fatti di Green Hill. L'azienda biomedica Marshall, proprietaria dell'allevamento di Montichiari, con una nota ha espresso «soddisfazione per questa sentenza arrivata dopo anni di ingiuste e immotivate accuse come hanno potuto constatare i giudici di Brescia».

Era il 2012 quando Corpo forestale e agenti della Digos sequestrarono l'allevamento di Green Hill di Montichiari (Brescia), dell'azienda biomedica Marshall. Nella struttura venivano allevati circa 2.600 cani, soprattutto Beagle, destinati alla sperimentazione.

Fino al momento del sequestro, infatti, i Beagle venivano allevati per essere destinati alla vivisezione. Un esposto degli animalisti italiani, in prima fila Legambiente e Lav, fece emergere la vicenda e la portò all'attenzione dell'opinione pubblica.

Nel luglio 2013 venne approvata dalla Camera, in via definitiva, la legge che recepiva la norma europea per restringere la vivisezione, vietando in particolare in tutta Italia l’allevamento di cani, gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione. Questa disposizione permise la chiusura definitiva dell’allevamento e nel 2016 l'azienda abbandonò definitivamente l'Italia proprio a seguito delle restrizioni alla sperimentazione animale introdotte nel Paese.

cane beagle
Uno dei Beagle di Green Hill (Fonte: Lav)

«I cani giocano un ruolo molto importante nella ricerca biomedica e nello sviluppo di nuovi farmaci – si legge sul sito dell'azienda – Come altri cani da lavoro, i cani da ricerca sono addestrati e acclimatati per la loro vita come cani da lavoro. Ciò significa che questi cani sono abituati alla vita in una struttura di ricerca, e rimangono felici, calmi e contenti in questo ambiente».

Non sono dello stesso parere le associazioni animaliste che hanno rilevato come «dopo il risveglio dalle violenze fisiche e psicologiche legate all’esperimento, i cani devono patirne gli effetti: nausea, tremori, diarrea, ipersalivazione, bruciore e paura, anche se in pochi sopravvivono all’esperimento», palese violazione del benessere animale.

È stata proprio la Lega anti vivisezione ad accogliere i cuccioli e le fattrici di Green Hill promuovendone l'adozione e l'introduzione in famiglia dopo anni passati dentro le gabbie di un laboratorio.

Sono tante le celebrità che nel corso degli anni hanno preso a cuore la vicenda dei Beagle di Green Hill, tra questi il cantante Tiziano Ferro che ha sempre dimostrato grande interesse per gli animali promuovendo l'adozione consapevole e adottando egli stesso, insieme al marito Victor Allen, un nuovo compagno a quattro zampe dopo la morte di Jake.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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