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22 Luglio 2021
13:05

Scimpanzé contro gorilla: documentati per la prima volta due attacchi letali tra le specie

Un team di ricerca dell'Università di Osnabrück e del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, ha documentato per la prima volta, in uno studio recentemente pubblicato su Scientific Reports, due attacchi letali di scimpanzé (Pan troglodytes troglodytes) verso i gorilla di pianura occidentale (Gorilla gorilla gorilla) nel Parco Nazionale di Loango in Gabon, in Africa occidentale.

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Gli scimpanzé (Pan troglodytes), che vivono principalmente in Africa centrale e orientale, sono piuttosto conosciuti per la loro scarsa tolleranza verso gli "stranieri", al punto tale da essere definiti xenofobi. I maschi formano infatti delle vere e proprie pattuglie per difendere i confini del proprio territorio dalle comunità di scimpanzé vicine, arrivando anche a attaccare e uccidere gli individui dell'altro gruppo.

La violenza letale tra individui della stessa specie non è del tutto nuova, ma, al contrario è piuttosto diffusa nei mammiferi. Quella su cui si sa di meno invece, almeno in alcuni gruppi animali, è la violenza tra individui di due specie diverse come scimpanzé e gorilla occidentale (Gorilla gorilla spp.) che in alcune aree convivono.

Un team di ricerca dell'Università di Osnabrück e del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology di Lipsia, in Germania, ha documentato per la prima volta, in uno studio recentemente pubblicato su Scientific Reports, due attacchi letali di scimpanzé (Pan troglodytes troglodytes) verso un'altra specie di scimmia antropomorfa, i gorilla di pianura occidentale (Gorilla gorilla gorilla) nel Parco Nazionale di Loango in Gabon, in Africa occidentale.

Parco Nazionale di Loango a Gabon in Africa occidentale

Lo studio: documentati per la prima volta due incontri fatali tra le due specie

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Mappa dei luoghi dove sono avvenuti i due eventi (contrassegnati dalle stelle verdi) ©Sandel, A. A., & Watts, D. P. (2021). Lethal Coalitionary Aggression Associated with a Community Fission in Chimpanzees (Pan troglodytes) at Ngogo, Kibale National Park, Uganda. International Journal of Primatology, 42(1), 26–48

I ricercatori stanno osservando il comportamento di circa 45 scimpanzé nel Parco Nazionale di Loango per conoscere più a fondo le relazioni che si verificano all'interno della stessa comunità, tra gruppi diversi, la comunicazione tra gli individui e l'utilizzo degli strumenti. Tra il 2014 e il 2018 hanno osservato nove interazioni tra scimpanzé e gorilla che non sono mai sfociate in attacchi aggressivi ma al contrario sono state pacifiche e in due casi hanno anche portato alla condivisione dello stesso albero da frutto. Nel 2019 però le cose sono andate diversamente: i ricercatori hanno infatti assistito a due incontri che si sono trasformati in veri e proprio attacchi letali tra le due specie.

Il primo attacco letale: dieci scimpanzé circondano il leader dei gorilla

Il primo evento è avvenuto il 6 febbraio 2019 e ha coinvolto 18 scimpanzé e cinque gorilla. Gli scimpanzé, inizialmente in numero di 27, erano appena tornati da un pattugliamento dei propri confini territoriali, quando hanno incontrato un gruppo di gorilla composto da un silverback, il leader, tre femmine adulte e un infante. I ricercatori hanno subito sentito urla e battiti sul petto: il silverback si è fatto avanti caricando una femmina adolescente di scimpanzé, lanciandola letteralmente in aria. A questo punto, un gruppo di circa dieci scimpanzé ha circondato il silverback colpendolo ripetutamente e facendolo così arretrare. Poco dopo, è stato osservato un maschio adulto di scimpanzé che teneva in braccio il neonato gorilla, che è stato successivamente colpito per ben tre volte e trascinato dal piede destro, fino a che è morto. L'incontro è durato in tutto 52 minuti e la femmina adolescente di scimpanzé ha riportato gravi lesioni.

Il secondo attacco letale: il silverback scappa e la femmina viene inseguita

Il secondo evento è avvenuto invece l'11 dicembre 2019 quando il gruppo di 27 scimpanzé stava probabilmente andando a pattugliare il territorio. D'un tratto uno degli individui si ferma lanciando segnali d'allarme: aveva individuato un gruppo di gorilla, composto da un silverback, due femmine adulte con i piccoli e un giovane, su un albero. Alcuni maschi si sono arrampicati cercando di strappare il neonato da una delle femmine che è riuscita però a scappare, preceduta dal leader del gruppo, il primo a darsela a gambe. L'altra femmina di gorilla è stata invece meno fortunata: è stata inseguita fino in cima da quattro scimpanzé maschi, fino a che è riuscita a fuggire ma senza il piccolo. Questo infatti è stato visto successivamente dai ricercatori in braccio a uno degli scimpanzé, ormai morto e con un grande taglio sullo stomaco da cui sporgeva l'intestino. Alcune femmine si sono poi nutrite del suo corpo, i cui resti sono stati successivamente abbandonati. L'incontro è durato in tutto ben 79 minuti.

Predazione, competizione alimentare e minor produttività della foresta

Questo studio documenta per la prima volta degli attacchi letali di scimpanzé verso i gorilla. Ma perché avvengono? I ricercatori suggeriscono diverse ipotesi: la prima è che potrebbe trattarsi di una predazione opportunistica degli scimpanzé verso i piccoli di gorilla, anche se però nel primo evento non si è verificato alcun comportamento alimentare. La seconda è che gli eventi siano dovuti alla competizione alimentare tra le due specie che condividono la stessa risorsa, la frutta, in un periodo di scarsità di cibo e alta sovrapposizione alimentare. Inoltre, il declino della produttività della foresta pluviale a causa del cambiamento climatico potrebbe aver aumentato la competizione per il cibo tra queste due specie. Infine, gli attacchi presentano molti aspetti simili alle aggressioni che avvengono tra due comunità diverse di scimpanzé: i gorilla a Loango potrebbero essere quindi visti come concorrenti, sia per lo spazio che per le risorse, allo stesso modo dei membri di altre comunità di scimpanzé. Sono necessari però ulteriori studi per capire effettivamente quali siano le motivazioni che hanno provocato questi due eventi, che potrebbero essere anche considerati parte integrante della natura xenofoba degli scimpanzé, i nostri parenti più prossimi.

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