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1 Maggio 2022
10:30

Quando anche gli animali vengono sfruttati per lavoro: Jack il babbuino ferroviere

Ecco la storia di Jack, un babbuino nero vissuto alla fine dell'Ottocento che per nove anni ha lavorato sotto contratto presso il Servizio Ferroviario sudafricano.

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Oggi, primo maggio 2022 è la Festa dei lavoratori. Una ricorrenza molto sentita in vari paesi del mondo per ricordare tutte le lotte per i diritti dei lavoratori, originariamente nata per celebrare la riduzione della giornata lavorativa di otto ore alla fine dell'Ottocento.

Se i diritti umani erano ancora all'epoca un pallido miraggio, possiamo solo immaginarci lo stato dei diritti animali in quel periodo.

In questa occasione vogliamo raccontarvi una storia di sfruttamento animale che ha dell'incedibile, ma anche una "carriera impeccabile" durata ben nove anni che hanno visto l'impiegato in questione non sbagliare mai, neanche una volta. Il protagonista di questa vicenda si chiamava Jack ed era un esemplare maschio di babbuino nero (Papio ursinus) del Sud Africa, vissuto tra gli anni 80 e 90 del XIX secolo.

Il mondo della fine del diciannovesimo secolo era molto diverso da quello di oggi: la Belle Èpoque garantiva un relativo periodo di pace internazionale ed «Il vecchio mondo, nell'ora del suo tramonto era bello a vedersi…» come scrisse Churchill a riguardo alcuni anni dopo.

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La "piramide del capitalismo" in una vignetta satirica dell’epoca

La società era però tutt'altro che tranquilla, scossa da cruente lotte sociali e dal sempre più crescente desiderio di diritti. Lo sfruttamento sul posto di lavoro era la normalità ed in molti paesi, soprattutto fuori dalla "civile" Europa, si sentivano ancora gli strascichi di schiavismo, mentre gli orrori delle discriminazioni razziali e dei crimini coloniali erano una cruda realtà.

Il babbuino Jack "il segnalatore"

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Un babbuino nero si riposa su una segnalazione tranviaria

Jack era l'animale da compagnia e l'assistente di James Wide, un dipendente per il Servizio Ferroviario di Città del Capo – Port Elizabeth (all'epoca colonia britannica), dove era responsabile segnalatore. James "Jumper" Wide era noto per l'abitudine di saltare tra i vagoni ferroviari prima dell'arrivo dei convogli per gestire tempestivamente gli scambi di binari, all'epoca totalmente manuali. Durante uno di questi "spettacolari" salti, James fu coinvolto in un incidente e perse entrambe le gambe.

Per assisterlo nello svolgimento delle sue funzioni, Wide acquistò il babbuino di nome Jack nel 1881 dopo averlo visto in un vivace mercato sudafricano mentre guidava un carro trainato da buoi e lo addestrò a spingere la sua sedia a rotelle.

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Ritratto del babbuino Jack

Presto, Jack iniziò ad aiutare il suo compagno umano con le faccende domestiche, spazzando i pavimenti e portando fuori la spazzatura. Osservando James sul posto di lavoro, Jack imparò facilmente il compito e iniziò a tirare lui stesso le leve per gli scambi sotto la supervisione dell'uomo. Il compito non era affatto semplice: quando i capitreno delle vetture si avvicinavano alla stazione, suonavano il loro fischietto un numero specifico di volte per avvisare al segnalatore (in questo caso il nostro primate Jack) quale binario cambiare. La cosa destò stupore anche all'epoca: in seguito alle denunce di alcuni passeggeri preoccupati per la loro incolumità dopo che riferirono di aver visto «un babbuino mentre cambiava i segnali ferroviari a Uitenhage vicino a Port Elizabeth», fu avviata un'indagine ufficiale dal Servizio Ferroviario. Ebbene, dopo lo scetticismo iniziale, la ferrovia decise di assumere ufficialmente Jack una volta verificata la sua competenza lavorativa.

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Jack in azione sul posto di lavoro

Come ogni lavoro che si rispetti, la posizione lavorativa era retribuita: il babbuino veniva pagato venti centesimi al giorno e mezza bottiglia di birra alla settimana (probabilmente "intascati" da James). È ampiamente riportato che nei suoi nove anni di lavoro con la compagnia ferroviaria, Jack non ha mai commesso un solo errore.

«Jack conosce il fischietto di segnalazione bene quanto me, anche tutte le leve», scrisse il sovrintendente ferroviario George B. Howe, che visitò il babbuino intorno al 1890. «È stato molto toccante vedere la sua predilezione per il suo padrone. Mentre mi avvicinavo erano entrambi seduti sul carrello. Un braccio del babbuino intorno al collo del suo padrone, l'altro che accarezza il viso di Wide». Infine dopo nove anni di onorato servizio, Jack morì di tubercolosi nel 1890. Proprio in quell'anno, il primo maggio si tenne la prima commemorazione ufficiale delle "Proteste di Chicago", in seguito divenute la Festa dei Lavoratori. Oggi il cranio di Jack è ancora conservato nella collezione dell'Albany Museum di Grahamstown.

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