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21 Gennaio 2024
18:00

Quali sono le tartarughe a rischio estinzione e perché

Le tartarughe giganti delle Galápagos, la tartaruga liuto e la tartaruga di Kemp sono tra le specie a maggior rischio estinzione. A minacciarle, come sempre, sono le attività umane.

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Le tartarughe stanno affrontando una minaccia sempre più crescente: l'estinzione. Per quelle marine, per esempio, stime recenti indicano che ogni anno, nel solo Mar Mediterraneo, circa 150.000 individui vengono catturati nei dispositivi di pesca, con almeno 40.000 di loro destinati a non sopravvivere. Le principali minacce che gravano su queste straordinarie creature includono reti a strascico, ami da pesca, nonché i gravi impatti della cementificazione, dell'inquinamento e del degrado delle coste.

Tra le specie più a rischio figurano la Caretta caretta, la Chelonia mydas, la Dermochelys coriacea e l'Astrochelys radiata.

Perché le tartarughe sono a rischio estinzione?

Come spesso accade, a mettere a rischio le popolazioni di diverse specie di tartarughe sono minacce collegate alle attività umane.

Sicuramente la perdita dei loro habitat naturali sta causando un grave crollo delle loro popolazioni. L'espansione urbana, la distruzione delle barriere coralline e la deforestazione contribuiscono alla scomparsa degli ambienti naturali vitali per queste creature, rendendo difficile la loro sopravvivenza e la riproduzione. Estremamente pericolose sono anche le attività di pesca. Capita spesso, infatti, che i pescatori catturino accidentalmente tartarughe marine o d'acqua dolce. Reti da pesca, ami e altre attrezzature possono accidentalmente intrappolare e danneggiare questi animali, accentuando il declino delle popolazioni. Tuttavia, a volte la morte di questi animali è tutt'altro che accidentale. La caccia, la raccolta delle uova e il commercio illegale colpiscono le gravemente le tartarughe. la cui condizione è aggravata dalla richiesta di carne e gusci.

Come se non bastasse, a peggiorare la situazione è l'inquinamento ambientale. Rifiuti plastici, sostanze chimiche tossiche e altri inquinanti danneggiano direttamente le tartarughe e compromettono la salute dei loro habitat. Quest'ultimi sono anche alterati dal cambiamento climatico. Variazioni nelle temperature, modelli di precipitazione alterati e cambiamenti degli ambienti naturali sono fattori che incidono sulla capacità di sopravvivenza delle tartarughe.

Quali sono le tartarughe a rischio estinzione?

Numerose specie di tartarughe in tutto il mondo sono a rischio di estinzione a causa delle minacce citate pocanzi. Alcune delle tartarughe più vulnerabili includono:

Tartaruga gigante delle Galápagos (Chelonoidis spp.)

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Le tartarughe giganti delle Galápagos sono un'icona di biodiversità e un esempio unico di adattamento evolutivo. Purtroppo per loro una grande minaccia è rappresentata dall'introduzione di specie invasive come capre, maiali e roditori che hanno avuto un impatto devastante sugli habitat delle tartarughe giganti. Questi animali, inoltre, sono stati storicamente cacciati dai marinai e dai pirati per la loro carne, causando una drastica diminuzione delle popolazioni. Anche se la caccia è ora illegale, l'effetto storico continua a influenzare la demografia delle tartarughe.

Tartaruga liuto (Dermochelys coriacea)

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La tartaruga liuto è la più grande tra le specie di tartarughe marine, ma è anche una delle più a rischio di estinzione. La pesca accidentale rappresenta una delle principali minacce per questa specie. A causa delle sue dimensioni imponenti, la tartaruga liuto spesso finisce intrappolata nelle reti da pesca utilizzate per catturare altre specie. La sua esistenza è inoltre minacciata dall'antropizzazione delle aree costiere, la conversione degli habitat naturali per scopi turistici o agricoli e l'inquinamento luminoso possono disturbare il ciclo di nidificazione e compromettere la sopravvivenza delle tartarughe neonate.

Tartaruga di Kemp (Lepidochelys kempii)

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La Tartaruga di Kemp è la specie a maggior rischio di estinzione fra tutte le tartarughe marine: con appena un migliaio di esemplari femmine in grado di nidificare, la loro sopravvivenza è seriamente minacciata. Come se non bastasse, anch'essa è minacciata dallo sfruttamento delle spiace che impedisce alla specie di riprodursi.

Quante tartarughe rimangono?

Determinare il numero esatto di tartarughe rimaste è una sfida complessa, poiché molte popolazioni sono difficili da monitorare e le stime possono variare. È evidente, però, che le popolazioni globali delle diverse specie di tartarughe sono in forte calo e ciò che le minaccia maggiormente è l'uomo, sia direttamente che indirettamente. Per questo motivo bisogna invertire il senso di marcia e attivare misure di conservazione volte a salvaguardare e monitorare queste specie. Al fine di raggiungere tale obiettivo è bene coinvolgere enti di ricerca atti a queste funzioni, seppur senza dimenticare che l'aiuto della gente comune è estremamente fondamentale in quanto permette di aumentare il numero di avvistamenti e, quindi, indirizzare meglio le ricerche e le azioni di protezione e tutela.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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