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19 Novembre 2023
12:00

La testuggine gigante di Fernandina (Chelonoidis phantasticus)

La testuggine gigante di Fernandina è una tartaruga delle Isole Galapagos. Esiste un unico esemplare vivente di cui si abbia notizia ed è stato chiamato Fernanda dai ricercatori.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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La testuggine gigante di Fernandina (Chelonoidis phantasticus) è una specie della famiglia testudinidi, che prende nome dall'omonima Isola di Fernandina, nell'arcipelago delle Galapagos, di cui è originaria. Attualmente sembra esistere un solo individuo vivente, che si trova nel Centro di ricerca Fausto Llerena, fondato nel 1965 proprio per salvare le tartarughe endemiche dell'arcipelago.

Per oltre 100 anni la testuggine gigante di Fernandina era stata considerata estinta, ma nel 2019 venne avvistata Fernanda (così si chiama l'unico individuo della specie) e il fatto che fosse effettivamente un individuo di Chelonoidis phantasticus è stato dimostrato nel 2022, grazie alle analisi del suo DNA.

Aspetto della testuggine gigante di Fernandina

Le tartarughe giganti endemiche delle isole Galapagos sono suddivise in 14 specie che si sono evolute a partire da un singolo antenato che colonizzò l'arcipelago circa 3 milioni di anni fa.

Secondo uno studio condotto dall'Università di Newcastle, pubblicato nel 2022, la testuggine di Fernandina è un taxon distinto, in quanto le analisi del DNA hanno rilevato una divergenza dell'1,8% rispetto alle altre specie diffuse sull'arcipelago. Per quanto riguarda le tartarughe giganti delle Galapagos, infatti, non è sempre facile distinguere le diverse specie. Questo aspetto è determinato in parte anche dal fatto che in passato i marinai hanno trasferito alcune tartarughe da un'isola a un'altra, dando così il via anche a un'processo di ibridazione. Si suppone che possa essere avvenuto qualcosa di simile anche a Fernanda, in quanto il suo aspetto ricorda (in parte) quello delle testuggini della vicina Isola di Isabela.

Difficile avere un'idea chiara su quale sia l'aspetto generale della testuggine di Fernandina, in quanto l'unico esemplare vivente è proprio Fernanda, che ha approssimativamente 50 anni. Ciò che contraddistingue in generale le testuggini delle Galapagos, però, è la dimensione (che può portarle a superare il metro di lunghezza) e la forma del carapace. In alcune specie endemiche dell'arcipelago è ripiegato anteriormente verso l'alto e ha la forma di una sella (Fernanda presenta questa caratteristica). In questo modo l'animale può sollevare maggiormente la testa e brucare le parti più alte delle piante.

Nei prossimi anni si prevede che una spedizione della Galápagos Conservancy, in collaborazione con il Parco Nazionale delle Galápagos torni sull’isola. Con il supporto degli elicotteri, esplorerà le aree più inaccessibili di Fernandina, nella speranza di trovare un altro individuo della specie e poter procedere con una descrizione.

Habitat e distribuzione

La testuggine di Fernandina vive unicamente sull'omonima isola vulcanica dell'Arcipelago delle Galapagos, che appartiene all'Ecuador. La zona in cui è stata individuata Fernanada si trova nella Nord orientale del cratere.

L'habitat di Fernandina è costituito prevalentemente da boscaglia secca e la maggior parte delle zone dell'isola in cui potrebbe vivere è andato distrutto da estese colate laviche recenti. L'intera isola misura circa 642 km2, di cui solo circa 39 presentano le condizioni adatte per la sopravvivenza della specie. Anche questa area si trova parzialmente ad altitudini più elevate rispetto a quelle a cui è stata individuata Fernanda.

La tartaruga individuata nel 2019 è stata trasferita al centro Fausto Llerena, situato nell'isola di Santa Cruz, anch'essa parte dello stesso arcipelago.

Alimentazione

La testuggine di Fernandina è un erbivoro generalista, la cui dieta comprende erbe, piante e foglie. Si nutre inoltre di ortiche e dei frutti dell'albero manzanillo. Gli individui che vivono nelle zone più aride delle isole possono muoversi anche su lunghe distanze alla ricerca di acqua e di pozze dove potersi abbeverare durante il giorno.

Comportamento

Le tartarughe giganti delle Galapagos non sono animali territoriali, ma tendono a difendere le aree più ricche di risorse alimentari. Uno studio condotto dal Max Planck Institute for Animal Behaviour di Radolfzell in Germania, ha permesso di conoscere meglio queste dinamiche. I ricercatori, infatti, hanno rilevato che le strategie di difesa delle risorse possono modificare in maniera importante le gerarchie interne al gruppo. Ciò avviene in particolare per quanto riguarda le specie che vivono nelle isole in cui l'approvvigionamento è più complesso per via della scarsità della vegetazione.

Una caratteristica importante di queste testuggini è la longevità. Secondo IUCN, infatti, una generazione dura mediamente 60 anni.

Conservazione e rapporto con l'uomo

Secondo la Iucn esiste un solo individuo adulto appartenente a questa specie e per questo motivo la tartaruga di Fernandina è catalogata come CE (Critically Endengered). Non molto dissimile anche il destino previsto per le altre specie di testuggini delle Galapagos, a loro volta considerate a rischio di estinzione (o addirittura già estinte).

Questi rettili, infatti, hanno subito negli ultimi secoli un enorme declino a causa dello sfruttamento da parte di balenieri, bucanieri e cacciatori. Rappresentavano una fonte di carne fresca, perché venivano mantenute in vita sulle navi fino al momento in cui si decideva abbatterle per nutrirsene. Secondo il Galapagos Conservation Trust, questa abitudine ha comportato la perdita di un numero compreso tra 100.000 e 200.000 testuggini endemiche.

La persecuzione continua anche ai giorni nostri e infatti risale all'agosto del 2022 la notizia della misteriosa morte di 4 testuggini giganti delle Galapagos i cui resti sono stati individuati all'interno del Parco Nazionale di Isabela.

L'introduzione da parte dell'uomo di specie alloctone sull'arcipelago ha avuto inoltre ulteriori effetti devastanti sulle popolazioni e si ritiene che almeno due specie di testuggini giganti siano ormai definitivamente estinte.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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