![Immagine](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/06/Vipera-e-biscia.jpeg?im=AspectCrop=(16,9);)
Soprattutto nelle calde giornate primaverili ed estive può capitare di imbattersi con una certa facilità in serpenti che si godono caldi e rilassanti bagni di sole. Può succedere in montagna e in campagna ma anche in giardini e parchi pubblici. Spesso questi incontri generano paura, allarmismi e persino uccisioni ingiustificate di animali innocui che, va sempre ribadito, sono tutti protetti, anche quando si tratta di specie velenose.
Saper distinguere una vipera da una biscia o altri serpenti innocui può essere quindi molto utile se si vuole conoscere chi si ha di fronte e provare a gestire il panico, senza creare falsi allarmi.
Prima di capire come fare a distinguere un serpente potenzialmente pericoloso come una vipera da uno completamente innocuo, è fondamentale ricordare che i serpenti svolgono un ruolo chiave all'interno degli ecosistemi, nulla può giustificare quindi persecuzioni e uccisioni, anche in città e nelle proprietà private.
Inoltre, a prescindere dalla velenosità, tutti i serpenti (comprese le vipere) se non infastiditi o avvicinati in maniera incauta non costituiscono alcun pericolo, basta lasciarli tranquilli e continuare ognuno per la propria strada. Le vipere inoltre raramente frequentano centri abitati, soprattutto a bassa quota, ma se siete comunque preoccupati per la presenza in giardino dei rettili, rivolgetevi ai Carabinieri Forestali e ai Centri di Recupero per Animali Selvatici. Saranno gli esperti a valutare come e se intervenire, al massimo traslocando l'animale in posto più sicuro, soprattutto per lui.
Le caratteristiche delle vipere
![Immagine](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/06/vipera-comune.jpeg)
In Italia è relativamente semplice distinguere i serpenti velenosi da quelli inoffensivi. Le uniche specie velenose e potenzialmente pericolose per l'uomo sono le vipere: la vipera comune (Vipera aspis), la vipera dell'Orsini (Vipera ursinii), il marasso (Vipera berus), la vipera dal corno (Vipera ammodytes) e la vipera di Walser (Vipera walser), da alcuni considerata specie a parte, da altri sottospecie del marasso.
La vipera più diffusa su tutto il territorio nazionale (esclusa la Sardegna, dove non ci sono vipere) è quella comune. Le altre invece hanno distribuzioni molto più localizzate, relative alle regioni alpine centro-orientali per quanto riguarda marasso, vipera di Walser e vipera dal corno e limitata a piccole porzioni dell'Appennino centrale, invece, per la vipera dell'Orsini.
La prima cosa che dobbiamo osservare è certamente l'aspetto generale e il corpo del serpente nel suo insieme. Le vipere sono serpenti piuttosto tozzi e corti, che difficilmente superano i 60-70 cm di lunghezza. Se siamo di fronte a un serpente molto lungo e sottile, con tutta probabilità non è quindi una vipera.
![Immagine](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/06/Vipera-comune-corpo.jpeg)
Inoltre le vipere possiedono una coda molto più corta e sottile degli altri serpenti e che si può notare verso la fine del corpo dove c'è una evidente strozzatura e un assottigliamento della parte terminale. Infine, le singole squame del corpo delle vipere sono carenate e cioè attraversate in lunghezza da una piccola cresta centrale.
Il capo delle vipere è invece solitamente molto appuntito, piatto e triangolare rispetto agli altri serpenti, tuttavia questo carattere non è sempre affidabile, poiché molti colubridi, se si sentono minacciati, possono assumere posture molto simili a quelle delle vipere per spaventare i predatori, umani inclusi. Sulla parte superiore del capo, tuttavia, sono presenti squame molto piccole e numerose, carattere esclusivo delle vipere.
Gli occhi invece hanno un pupilla verticale ed ellittica, simile a quella di un gatto. I colori e i disegni sulla pelle, invece, non sono caratteri affidabili, poiché sono estremamente variabili e spesso sovrapponibili a quelli delle specie innocue.
Le caratteristiche delle bisce
![Immagine](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/06/biscia-dal-collare.jpeg)
Con il termine biscia ci si riferisce tecnicamente ad alcune specie di serpenti, chiamati anche natrici, con spiccate abitudini acquatiche. Due specie di natrici o bisce dal collare (Natrix helvetica e N. natrix), la natrice tassellata (Natrix tessellata) e la natrice viperina (Natrix maura). Tuttavia, spesso si tende a utilizzare impropriamente il termine biscia anche per indicare altri serpenti innocui, tra cui i biacchi (Hierophis viridiflavus e H. carbonarius), probabilmente i serpenti più comuni in Italia, il cervone (Elaphe quatuorlineata) e altri serpenti appartenenti quasi tutti alla famiglia dei colubridi.
Tutti questi rettili sono assolutamente innocui e con distribuzioni molto più vaste delle vipere, comprese le aree rurali e urbane. Le caratteristiche di seguito elencate saranno utili quindi sia per identificare le vere bisce che gli altri serpenti innocui.
La maggior parte delle bisce e degli altri colubridi, soprattutto le specie più comuni, hanno un corpo affusolato e sottile, che può superare con facilità 1 m di lunghezza. Inoltre non c'è uno stacco netto tra la coda e il resto del corpo ed è perciò difficile capire dove inizia l'una e dove termina l'altro. Anche le bisce e il cervone possiedono come le vipere squame carenate come le vipere, mentre in tutti gli altri serpenti innocui possiedono invece squame piatte e lisce.
![Immagine](https://statickodami.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/31/2022/06/Biacco.jpeg)
Come tetto il capo non sempre è un carattere affidabile, tuttavia nelle bisce più comuni, quelle dal collare, sono presenti due grosse macchie giallastre sulla nuca seguite da due bande scure. Sono queste a formare "il collare" che dà il nome alle bisce. Inoltre tutte le bisce e gli altri serpenti innocui, possiedono squame del capo di dimensioni molto variabili, con alcune molto grosse e piatte soprattutto nella parte superiore della testa, tra i due occhi.
Gli occhi, infine, hanno invece una pupilla molto grossa e sempre circolare. Per quanto riguarda il colore, che come detto può essere molto variabile, nelle bisce dal collare tende a essere grigio-verdastro macchiettato di nero, sulla parte superiore, e biancastro-giallastro sulla parte ventrale