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11 Dicembre 2023
11:15

Quali sono gli insetti più rari al mondo

L'insetto più raro del mondo è probabilmente Dryococelus australis, detto anche insetto stecco dell’isola di Lord Howe, di cui erano rimasti appena 24 esemplari in natura. Tra gli insetti più rari del mondo sono anche lo scarabeo gigante delle carogne e le piccole formiche kamikaze, ma non sono gli unici.

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Gli insetti sono animali affascinanti che si sono evoluti in una miriade di specie dalle forme e dimensioni diversissime: sono infatti il gruppo con il maggior numero di specie, le cui stime superano il milione, ovvero circa i cinque sesti dell'intero regno animale. Nonostante gli insetti siano adattati a tutti gli ambienti e abbiano colonizzato tutti i continenti (compreso persino l’Antartide), molte specie sono in difficoltà a causa dell’impatto antropico, dell’inquinamento e del cambiamento climatico in atto. Vediamo quindi alcuni tra gli insetti più rari del mondo.

Dryococelus australis

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Forse l'insetto più raro del mondo è Dryococelus australis, noto anche come insetto stecco dell’isola di Lord Howe o “aragosta degli alberi” per via delle sue dimensioni, che possono arrivare anche a 15 cm di lunghezza. Endemico dell'isola di Lord Howe, situata tra la Nuova Zelanda e l'Australia, questo insetto era ritenuto estinto già negli anni 20 del 900 a causa dei ratti, introdotti accidentalmente sull’isola dopo un naufragio nel 1918, che ne decimarono la popolazione mangiando quasi tutte le uova e diversi adulti. Nel 2001, una squadra di entomologi e ambientalisti sbarcò sulla Piramide di Ball, un faraglione al largo dell’isola di Howe, per classificare la flora e la fauna del posto. Con grande sorpresa scoprirono una popolazione di D. australis di appena 24 esemplari. Adesso, grazie alla riproduzione in cattività, potrebbe esserci una speranza per questa rarissima specie di insetti stecco.

Nicrophorus americanus

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Lo scarabeo gigante delle carogne (Nicrophorus americanus), noto come American burying beetle negli Stati Uniti, è una specie in grave pericolo di estinzione una volta diffusa in gran parte del Nord America. Oggi la distribuzione di questo insetto dai colori sgargianti è pari al 10% del suo areale originario ed è limitata solo a poche regioni, tra cui il Midwest, il Texas e parte del New England. Questi scarabei sono specializzati nel cibarsi di animali morti, che trovano facilmente grazie ai recettori chimici nelle loro antenne; hanno bisogno delle carogne anche per riprodursi e sono tra le poche specie di insetti ad esibire cure parentali.

Hadramphus tuberculatus

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Il punteruolo nodoso di Canterbury (Hadramphus tuberculatus) è un’altra specie ritenuta estinta per quasi 100 anni prima che gli scienziati ne scoprissero una piccola popolazione nel 2004. Tuttavia, questi insetti sono ancora considerati in pericolo di estinzione e la loro popolazione è calata di anno in anno fino a scendere al di sotto di 100 esemplari adulti. Questi rarissimi insetti vivono nelle praterie della regione di Canterbury in Nuova Zelanda, misurano circa 1,5 cm e hanno i corpi ricoperti di protuberanze e scaglie grigie. Tra le possibili cause del loro declino ci sono la rimozione da parte degli agricoltori delle piante di Aciphylla su cui vivono e l’introduzione dei ratti europei di cui sono divenuti prede.

Somatochlora hineana

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La libellula smeraldo di Hine (Somatochlora hineana) è una rara specie di libellula di medie dimensioni che vive negli stati americani dell'Illinois, Michigan, Missouri e Wisconsin e nella provincia canadese dell'Ontario. Queste libellule hanno occhi verdi simili a due pietre preziose, da cui prendono appunto il nome, torace di colore verde metallizzato e linee laterali di colore giallo crema. Sono considerate tra le libellule più rare del Nord America e sono a rischio estinzione a causa della perdita e alterazione dell'habitat in cui vivono. La specie è legalmente protetta sia negli Stati Uniti che in Canada.

Colobopsis explodens

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La Colobopsis explodens, nota con il nome comune di "formica kamikaze" o "formica esplosiva", è una rara specie di formica del sud-est asiatico, rimasta nascosta per anni e descritta per la prima volta solo nel 2018. Il suo nome ha origine dal comportamento di autotisi di questi insetti, che, durante il combattimento, si sacrificano per il bene della colonia rompendo parte dell'addome per rilasciare una sostanza appiccicosa e irritante che respinge o uccide i nemici. Nonostante la tossicità della secrezione, però, la quantità rilasciata da una sola formica è spesso insufficiente per uccidere un altro insetto o essere un pericolo per un essere umano adulto.

Polystoechotes punctata

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Polystoechotes punctata, noto in America come "giant lacewing" (neurottero gigante) è un raro insetto trovato in alcune parti del Nord America e dell'America Centrale. Appartiene all’ordine Neuroptera, uno degli ordini più antichi e primitivi di insetti dotati di grandi ali trasparenti, ed era ritenuto estinto localmente in più zone dagli anni 50, fino a quando per caso un esemplare è stato osservato nel 2012 in un centro commerciale in Arkansas. Inizialmente, però, questo insetto era stato identificato in maniera errata, facendo quindi clamore solo diversi anni dopo, nel 2020.

Plebejus samuelis

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La farfalla Karner blue (Plebejus samuelis) è un piccolo lepidottero con un’apertura alare di appena 2,5 cm, a lungo considerato una sottospecie della Melissa blu e descritto per la prima volta dal romanziere ed appassionato di farfalle Vladimir Nabokov. Il suo areale originario andava dal Wisconsin alla costa atlantica del Nord America, mentre oggi abita solo alcune zone degli stati di New Hampshire, New York, Wisconsin e Ohio. Queste sono tra le farfalle più rare del mondo perché richiedono un ambiente altamente specifico per sopravvivere: i loro bruchi infatti possono mangiare e sopravvivere solo su piante di lupino blu selvatico. Questo insetto presenta anche dimorfismo sessuale e mentre i maschi hanno le ali argentate o blu scuro con i margini neri, le femmine hanno un colore bruno-grigiastre con bande irregolari arancioni all'interno di un bordino nero.

Titanus giganteus

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Lo scarabeo titano (Titanus giganteus) è un insetto sudamericano che abita la foresta amazzonica e può raggiungere i 17 cm di lunghezza, guadagnandosi il secondo posto come scarabeo più grande del mondo, subito dopo lo scarabeo Ercole. Questi animali hanno il corpo marrone scuro e mascelle tanto forti da poter tagliare persino la carne, nonostante gli adulti di questa specie non si nutrano affatto, limitandosi a trovare un partner con cui riprodursi. Purtroppo, l’habitat nativo degli scarabei titani sta rapidamente scomparendo, mettendo a rischio l’intera specie.

Euspinolia militaris

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La formica panda (Euspinolia militaris), nonostante il suo nome comune, non è né una formica, né qualcosa di vicino al panda: si tratta in realtà di una specie di vespa in cui le femmine hanno perso le ali con l’evoluzione. Appartiene alla famiglia Mutillidae, il gruppo che comprende tutte le cosiddette “velvet ants”, ovvero le vespe attere, caratterizzata da filamenti pelosi che le ricoprono interamente il corpo e un pungiglione dalla puntura particolarmente dolorosa. Appartengono a questo gruppo, infatti, le “killer di mucche” nominate così proprio per il dolore causato dalla loro puntura che può portare anche alla morte in alcuni rari casi. La formica panda vive prevalentemente nelle coste del Cile e in Argentina ed è considerata in pericolo dalla IUCN.

Rosalia alpina

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Il cerambice del faggio (Rosalia alpina) è un coleottero della famiglia Cerambycidae, presente non solo sulle Alpi ma in diverse zone d’Europa e d’Italia. È conosciuto tra gli appassionati per via della sua magnifica colorazione nera e blu e per i ciuffi neri presenti sui segmenti delle lunghe antenne. È tra i più grandi coleotteri europei e può raggiungere anche i 4 cm di lughezza. La specie, purtroppo, è considerata vulnerabile e incontrarlo è diventato sempre più raro.

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Yuri Digiuseppe
Redattore
Classe '94, appassionato di animali e scienze sin da piccolissimo, sono un naturalista di formazione, specializzato in paleontologia e divulgazione. Mi è sempre venuto spontaneo spiegare agli altri le bellezze della natura e passare intere giornate ad osservare piante e animali di ogni tipo ovunque andassi, per poi tornare a casa e disegnarli. Vorrei contribuire ad avvicinare il pubblico all'ambiente ed essere parte di una ritrovata armonia uomo-natura, per il bene e la salvaguardia di ogni specie.
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