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29 Novembre 2021
18:28

Quali sono gli animali dichiarati estinti negli ultimi anni

Quali sono gli animali estinti negli ultimi anni? Il tasso di estinzione attuale è stato stimato essere tra le 100 e le 1000 volte superiore al normale.

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Ci troviamo in un'epoca molto particolare per la vita sul nostro Pianeta. Da poche decine di migliaia di anni, un battito di ciglia nella Storia della vita, numerosi cambiamenti stanno sconvolgendo gli equilibri naturali, portando all'estinzione di tantissime specie animali e vegetali. Un evento di tale portata da essere stato soprannominato dagli esperti "la sesta estinzione di massa".

Inutile girarci intorno, siamo noi esseri umani i responsabili di questo processo, causato principalmente dalla nostra vertiginosa espansione demografica e dalla famelica utilizzazione delle risorse naturali, nonché da numerosi comportamenti banali ed evitabili. Buffo constatare inoltre come nell'ultimo secolo la maggiore comprensione scientifica del fenomeno sia andata di pari passo con il suo aggravarsi.

Ogni giorno sempre più specie rischiano di scomparire, e molte di queste lo fanno senza che l'opinione pubblica ne venga a conoscenza. Ma quali sono gli animali estinti negli ultimi anni?

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Un'estinzione è per sempre

Cosa c'è di più prezioso sul nostro pianeta se non gli organismi che lo abitano? Un tempo si credeva che Dio avesse creato tutti gli esseri viventi insieme a tutte le cose dell'Universo in appena sei giorni, riposandosi la domenica. Tutte le specie erano da sempre esistite e sarebbero esistite per sempre, fino alla fine dei tempi. Nel corso del 700 e dell'800 il pensiero illuminista e la rivoluzione scientifica, accompagnate dall'esplorazione del mondo, portarono ad una maggiore comprensione del fenomeno evolutivo e della sua controparte, il processo di estinzione. Divenne chiaro che le specie non erano elementi immutabili del Creato, ma delicati risultati di un lungo processo di adattamento della vita, il vero miracolo.

Sebbene quindi l'estinzione sia un processo del tutto naturale e inevitabile, l'uomo alla stregua di un serial killer di specie sta direttamente e indirettamente accelerando tale fenomeno. Circa 200 specie di vertebrati si sono estinti negli ultimi 100 anni. Il tasso di estinzione attuale è stato stimato dalle 100 alle 1000 volte superiore rispetto al normale.

Quando una specie si estingue va persa un'eredità preziosa ed irripetibile, come se andassero alle fiamme intere collezioni del Louvre. Non si può tornare indietro così come non si potrebbe riprodurre davvero un'altra Gioconda. Inoltre, ogni organismo risulta indissolubilmente legato agli altri esseri viventi del proprio ecosistema, in un'intricata rete di rapporti. Eliminarlo significa mettere in pericolo tutto l'ambiente, con conseguenze difficili da prevedere.

Tutti gli animali dichiarati estinti negli ultimi anni

Ma quali sono gli animali che sono stati dichiarati estinti negli ultimi vent'anni? Purtroppo quella a seguire è solo una lista parziale.

Picchio dal becco avorio

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Il picchio dal becco avorio (Campephilus principalis) era una specie di picchio nordamericano dallo sgargiante piumaggio bianco nero e rosso e dal lungo becco bianco a forma di scalpello. Considerato da sempre piuttosto raro, quest'uccello subì un rapido declino in seguito ai massicci disboscamenti sulla costa orientale degli Stati Uniti nei primi anni del secolo scorso. Non si avevano sue notizie dal 1972, anno dell'ultimo avvistamento ufficiale, fino a quando non riapparve nel 2004 in un video girato da alcuni studiosi alla sua ricerca. Non avendo avuto però altre segnalazioni, nel settembre del 2021 l'agenzia governativa degli Stati Uniti U.S. Fish and Wildlife Service ha dichiarato questa specie estinta.

Splendida rana freccia velenosa

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La splendida rana velenosa o splendida rana freccia velenosa (Oophaga speciosa) era una specie di rana freccia endemica della zona ovest di Panama, dichiarata estinta nel 2020. Era davvero splendida, dai colori accesi a segnalare la sua pericolosità, così come molte altre rane freccia. Gli anfibi sono particolarmente suscettibili ai cambiamenti climatici ed alla involontaria diffusione di patogeni da parte dell'uomo. Sono il gruppo di vertebrati più minacciato del pianeta: il 33% delle specie di rane, rospi, salamandre e tritoni esistenti è considerato a rischio.

Melomys rubicola

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Questo piccolo roditore era originario di un isolotto corallino chiamato Bramble Cray, situato nello stretto di Torres, al largo della Papua Nuova Guinea. I ricercatori considerano questo animale estintosi nel 2015 a causa dei cambiamenti climatici di origine antropica: l'innalzamento delle acque hanno portato ad una significativa riduzione della vegetazione sulla piccola isola, larga poco più di tre ettari. Il governo del Queensland ha commentato così la scomparsa: «Significativamente, questo rappresenta probabilmente la prima estinzione di mammiferi registrata a causa del cambiamento climatico antropogenico».

Pipistrello di Strudee

Questa specie di chirottero è stata dichiarata estinta nel 2020, sebbene si sappia praticamente pochissimo a riguardo. Era probabilmente originaria di alcune isole del Giappone, dove nel 1915 fu rinvenuto l'esemplare-tipo, attualmente conservato al Natural History Museum di Londra. Da più di cento anni quindi non si hanno più notizie dell'animale.

Negli ultimi anni una terribile piaga ha decimato le popolazioni americane di chirotteri: la sindrome del naso bianco. Pare che questa patologia derivi da un fungo europeo involontariamente trasportato nelle grotte americane che, attaccando il naso di molte specie nel periodo di letargo invernale, ne causa il risveglio e la conseguente morte per inedia. Anche un pipistrello italiano è sull'orlo dell'estinzione, l'orecchione sardo (Plecotus sardus), minacciato dagli incendi degli ultimi anni che hanno tormentato l'isola. La popolazione ha subito un calo del 63,4% tra il 2003 e il 2020. Nel caso non venissero prese rapide precauzioni, la specie rischia di scomparire nei prossimi anni.

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Pesce spatola cinese

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A causa della loro delicatissima ecologia e per la loro fondamentale importanza per le attività umane, gli ecosistemi fluviali e le loro specie sono estremamente vulnerabili. Il pesce spatola cinese (Psephurus gladius) è un pesce fluviale asiatico estintosi nel 2020. Soprannominato poeticamente il "Panda gigante dei fiumi" per la sua rarità, era protetto dal 1983 ma ciò non ha impedito la sua scomparsa, causata principalmente dalla pesca intensiva e dalla costruzione di dighe, che ne hanno frammentato le popolazioni.

Ara di Spix

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L'ara di Spix (Cyanopsitta spixii) è un pappagallo brasiliano di grandi dimensioni e dallo spettacolare piumaggio blu intenso. Questa specie, famosa per essere la protagonista dei film di animazione "Rio" e "Rio 2 – Missione Amazzonia", è estinta in natura nel senso che tutti gli esemplari ancora vivi sopravvivono in cattività. Alcuni programmi di conservazione puntano a riprodurre questi animali per poterli successivamente reintrodurre in futuro nelle foreste dello stato di Bahia di cui sono originari.

Lumaca vivipara di Moorean

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Anche molte specie di invertebrati sono stati dichiarati estinte negli ultimi anni. La lumaca di Moorean (Partula mooreana) è una lumaca terrestre endemica della Polinesia francese dichiarata estinta in natura nel 2009. La sua scomparsa è stata causata dall'introduzione deliberata di un'altra specie di lumaca predatrice Euglandina rosea volta a controllare le popolazioni di una terza specie erbivora, la lumaca gigante africana Achatina fulica. Questi gravi sconvolgimenti non potevano che finire in tragedia: P. mooreana e le altre otto specie dello stesso genere si sono estinte in pochi decenni.

Dermattero gigante di Sant'Elena

Questa specie era la più grande "forbicina" (dermattero) del mondo, trovata sull'isola di Sant'Elena nell'Atlantico meridionale. Poteva crescere oltre gli otto centimetri di lunghezza, ed è stata vista per l'ultima volta nel 1967. La sua estinzione, confermata dalla IUCN nel 2014, è stata causata dall'utilizzo delle rocce in cui abitavano per l'edilizia locale, nonché dalla concorrenza con le specie invasive portate dall'uomo.

Locusta delle Montagne Rocciose

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Era uno degli invertebrati più comuni del Nord America: un rapporto del 1875 descrive uno sciame ininterrotto che si estende per 160 chilometri di larghezza e 2.800 chilometri di lunghezza. Le cause del rapido declino della popolazione non sono chiare, ma sono probabilmente legate ai cambiamenti nell'uso del suolo e nelle attività agricole nei luoghi di accoppiamento. La IUCN lo ha dichiarato estinto nel 2014.

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