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16 Marzo 2024
18:00

Quali animali uccidono più persone?

Quando pensiamo agli animali che uccidono più persone nel mondo, la mente corre immediatamente a grandi predatori come leoni, orsi o squali. Tuttavia, la realtà è che ci sono animali molto più piccoli e apparentemente innocui che sono invece molto più pericolosi.

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Quando pensiamo agli animali più pericolosi per la nostra specie, spesso la mente corre immediatamente a grandi predatori come leoni, orsi o squali. Tuttavia, la realtà è che ci sono animali molto più piccoli e apparentemente innocui che rappresentano una minaccia molto più significativa per gli esseri umani e che mietono ogni anno un numero impressionante di vittime. Le stime sugli animali che uccidono più persone variano a seconda delle fonti utilizzate come riferimento e del contesto, ma alcuni candidati rimangono costantemente in cima alle liste.

Tra questi vi sono per esempio le zanzare, i serpenti e diversi vermi parassiti, oltre ad alcune presenze che non ci si aspetterebbe: gli esseri umani stessi (anche noi siamo pur sempre animali) e i cani. Alcuni di questi animali uccidono perché possono trasmettere virus e altri patogeni letali, altri perché sono estremamente velenosi e in questo articolo esploreremo alcuni degli animali più letali per gli esseri umani analizzando le ragioni per cui possono rappresentare una minaccia per la vita umana, tenendo presente che si tratta di stime che possono variare leggermente in base ai dati e alle fonti prese in considerazione.

Le zanzare

zanzara in casa

Gli animali in assoluto più letali del pianeta sono le zanzare. Questi piccoli insetti ematofagi presenti in ogni angolo del globo (anche perché le abbiamo portate noi in giro) ogni anno causano centinaia di migliaia di morti, a causa dei numerosi patogeni che possono trasmettere con le loro punture. Anche se le zanzare non uccidono direttamente, ogni anno causano la morte di un numero di persone compreso tra 750.000 e addirittura 1 milione. La dengue, per esempui, è l'infezione virale più diffusa trasmessa dalle zanzare tigre del genere Aedes.

Più di 3,9 miliardi di persone in oltre 129 paesi sono a rischio di contrarre la dengue, soprattutto nei Paesi tropicali o più poveri del mondo. Si stima che ogni anno sono circa 96 milioni i casi sintomatici e circa 40 mila i decessi. Esistono però numerose altre patologie virali pericolosissime trasmesse da questi insetti, come Chikungunya, Zika, la febbre gialla e quella West Nile. La malaria invece è un'infezione causata da un parassitaria trasmesso dalle zanzare Anopheline. Purtroppo ancora oggi ogni anno ci sono circa 219 milioni di casi in tutto il mondo, che si trasformano in più di 400mila decessi l'anno. La maggior parte dei decessi spesso si verifica nei bambini di età inferiore ai 5 anni.

Gli esseri umani

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Gli esseri umani sono la singola specie che uccide più persone ogni anno e in tutto il mondo. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, nel 2021 si sono verificati circa 458.000 omicidi intenzionali, confermando Homo sapiens come uno degli animali più letali per la usa stessa specie. Con una media di 52 omicidi ogni ora, gli esseri umani superano qualsiasi altro animale preso singolarmente. Inoltre, questi dati non tengono conto delle morti colpose o accidentali, sottolineando l'incredibile complessità e le contraddizioni della nostra specie.

I serpenti

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Delle circa 3.900 specie conosciute di serpenti sono circa 600 quelle velenose e potenzialmente letali. Molte di queste vivono a stretto contatto con le popolazioni umane e rappresentano un serio problema di salute pubblica a livello mondiale. Si stima che ogni anno circa 5,4 milioni di persone vengono morse dai serpenti e 2,7 rimangono avvelenate. I morsi dei serpenti velenosi possono causare danni considerevoli molto diversi a seconda delle specie: dalla paralisi seguita dall'arresto della respirazione, ai disturbi della coagulazione che possono portare a un'emorragia, passando per l'insufficienza renale o alle lesioni dei tessuti che possono causare invalidità permanente o amputazione degli arti.

Ogni anno si stima perciò che dalle 50mila alle oltre 100mila persone perdano la vita a causa dei serpenti velenosi e circa il triplo di queste subisce danni permanenti o l'amputazione di un arto. In Italia le uniche specie velenose sono le vipere. Fortunatamente gli incontri con queste specie sono rari e non rappresentano un vero e proprio pericolo. Basta davvero poco per ridurre i rischi di un morso imparando a conoscere (e riconoscere) questi rettili tanto affascinanti.

I cani

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Anche i cani, in maniera sorprendente, sono tra gli animali più letali del pianeta, anche se non solo per i motivi che si possono immaginare. Se è vero che il numero elevatissimo di cani che vive a stretto contatto con noi aumenta il rischio di morsi e incidenti mortali, la maggior parte delle vittime (come per le zanzare) avvengono per cause indirette. Il miglio amico dell'uomo, soprattutto in certi contesti e zone del mondo, può infatti essere un pericoloso vettore di virus e altre patologie mortali.

La rabbia, per esempio, causata da un virus della famiglia dei rabdovirus, può colpire tanti animali diversi. Tuttavia, i 35.000 decessi l'anno attribuibili alla rabbia solo in Asia, nel 99% di questi casi vengono causati dai morsi dei cani infetti. Eppure, questo il virus potrebbe tranquillamente essere debellato attraverso il vaccino sia nei cani che nell'uomo. Purtroppo però, povertà e scarso accesso alle cure mediche in alcune zone del mondo, come in Africa e in Asia, la rendono ancora una delle malattie più letali e diffuse al mondo.

Le cimici assassine

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Foto da Wikimedia Commons

Alcune particolari cimici appartenenti alla famiglia Reduviidae, comunemente note come "cimici assassine", sono un vettore del Trypanosoma cruzi, il parassita responsabile della malattia di Chagas, o tripanosomiasi americana. Questa malattia uccide in media circa 12.000 persone all'anno. Durante il sonno, l'insetto infetto può lasciare le sue feci sulla pelle della persone. Al risveglio, la persona si gratta la zona infetta creando microferite attraverso le quali le feci dell'insetto con all'interno il protozoo vengono involontariamente trasmesse nell'organismo. La cimice vettore più diffusa e conosciuta si chiama vinchuca (Triatoma infestans).

La trasmissione può avvenire anche attraverso il contatto mani-occhi-bocca, trasfusioni ematiche, trapianti da donatori infetti o, in casi molto rari, bevendo succo di canna da zucchero fresco contaminato. Nonostante una significativa riduzione della mortalità, la malattia di Chagas può ancora causare danni irreversibili al cuore, all'apparato digerente e al sistema nervoso. La prevenzione e il controllo delle popolazioni di cimici assassine sono fondamentali per limitare la diffusione di questa pericolosa malattia letale.

Le mosche tsetse

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Glossina morsitans. Foto da Wikimedia Commons

La mosca appartenenti al genere Glossina, le cosiddette mosche tsetse, sono responsabili della trasmissione di una malattia nota come malattia del sonno, o tripanosomiasi africana. Questa malattia è causata da un protozoo del genere Trypanosoma e si manifesta inizialmente con sintomi come cefalea, febbre, dolori articolari e prurito. Tuttavia, se non trattata tempestivamente, può portare a gravi problemi neurologici e alla morte. Sebbene le stime sulla mortalità siano variabili, circa 10mila vittime umane ogni anno, i numeri sembrano fortunatamente essere in calo, grazie soprattutto a cure mediche più accessibili ed efficaci.

Lumache d'acqua dolce e vermi parassiti

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Schistosoma mansoni al microscopio elettronico. Foto da Wikimedia Commons

La schistosomiasi, comunemente anche come bilharziosi o "febbre della lumaca", è una delle malattie tropicali più mortali al mondo. Con più di 240 milioni di persone colpite, è la seconda patologia parassitaria più diffusa, subito dopo la malaria: la schistosomiasi provoca circa 10.000 morti all'anno. Questa malattia è causata da vermi platelminti parassiti del genere Schistosoma, che si diffondono però soprattutto attraverso alcune specie di gasteropodi d'acqua dolce che fungono da ospiti intermedi. Lumache e vermi agiscono quindi "insieme".

Le persone possono contrarre la malattia anche entrando in contatto con acqua contaminata, che contiene le larve del parassita. Una volta nel corpo umano, il parassita può causare una serie di sintomi gravi e a lungo termine, tra cui danni agli organi interni e problemi neurologici. La schistosomiasi è una sfida significativa per la salute pubblica, e il controllo delle popolazioni di lumache d'acqua dolce è fondamentale per ridurre la sua diffusione e mortalità associata.

Gli scorpioni

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Anche gli scorpioni sono considerati tra gli animali più letali per l'uomo a causa del loro veleno potentemente letale. Ogni anno, questi aracnidi causano la morte di circa 3.500 persone in tutto il mondo. Le specie più pericolose sono diffuse soprattutto nelle regioni con climi caldi e aridi, dove spesso entrano in contatto con gli esseri umani. Gli scorpioni sono inoltre noti per la loro aggressività difensiva e possono pungere gli esseri umani se si sentono minacciati o se vengono disturbati.

Il loro veleno contiene una miscela di neurotossine che può causare sintomi gravi e persino fatali negli esseri umani, tra cui dolori intensi, crampi muscolari, difficoltà respiratorie e disturbi cardiaci. Anche se la maggior parte delle punture di scorpione non è letale, in alcune regioni del mondo, in particolare dove mancano cure mediche adeguate, possono verificarsi decessi. Di conseguenza, gli scorpioni sono considerati una minaccia significativa per la salute pubblica in molte aree del mondo.

Il verme Ascaris lumbricoides

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Vermi nematodi simili ad Ascaris

I vermi nematodi Ascaris lumbricoides sono considerati tra gli animali più letali per l'uomo a causa delle gravi malattie che possono causare. Ogni anno, questi parassiti portano alla morte di circa 2.500 persone in tutto il mondo. Ascaris lumbricoides è tra i vermi intestinali più comuni e diffusi negli esseri umani ed è responsabile della malattia conosciuta come ascaridiasi. Questi vermi si contraggono attraverso l'ingestione di cibo o acqua contaminati con le uova del parassita. Una volta ingerite, le uova si schiudono poi nell'intestino tenue, dove le larve si sviluppano in vermi adulti.

Gli Ascaris lumbricoides possono causare una serie di sintomi gravi, tra cui dolori addominali, nausea, vomito, diarrea e malnutrizione. Nei casi più gravi, i vermi possono migrare in altri organi del corpo, come i polmoni o il fegato, causando complicazioni potenzialmente letali. Sebbene la maggior parte delle infezioni da Ascaris lumbricoides non sia fatale, in alcune regioni del mondo, dove l'igiene e le cure mediche sono limitate, possono verificarsi casi fatali. Di conseguenza, questi vermi sono considerati una seria minaccia per la salute pubblica in molte aree, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.

Le tenie

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Illustrazione di un tenia adulta

I vermi platelminti cestodi, come la Taenia solium o verme solitario, sono considerati tra gli animali più letali per l'uomo a causa delle gravi malattie che possono causare. Ogni anno, questi parassiti causano la morte di circa 2.000 persone in tutto il mondo. La Taenia solium è per esempio responsabile della cisticercosi, una malattia causata dall'ingestione delle uova del parassita presenti nel cibo contaminato. Una volta ingerite, le uova si schiudono nell'intestino tenue, rilasciando le larve che si diffondono in vari tessuti del corpo umano, inclusi il cervello e i muscoli.

La cisticercosi può causare una serie di sintomi gravi, tra cui mal di testa, convulsioni, perdita di equilibrio e, in casi estremi, la morte. Questa malattia può essere particolarmente pericolosa quando le larve infettano il cervello, causando una condizione nota come neurocisticercosi, che può portare a danni cerebrali permanenti o morte. Poiché Taenia solium è spesso associata alle pratiche di allevamento e consumo di carne suina contaminata, la prevenzione della malattia richiede misure di igiene alimentare e sanitaria adeguate. Data la gravità delle complicazioni associate alla cisticercosi, i vermi cestodi come la Taenia solium rappresentano una minaccia significativa per la salute umana in molte parti del mondo, soprattutto nelle comunità dove le condizioni igieniche e sanitarie sono carenti.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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