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13 Settembre 2022
9:05

Pitbull morde bimba nel leccese: c’era già stato un precedente ma non erano state prese precauzioni

Un pitbull ha morso al volto una bimba a Monteroni, in provincia di Lecce. L'episodio, però, è stato preceduto da un altro evento di aggressione che avrebbe dovuto richiedere maggiore cautela.

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Il Pitbull era da solo con una bambina di 7 anni, nonostante il cane l’avesse già morsa lo scorso maggio. E' ciò che emerge dalle prime ricostruzioni, un campanello d’allarme che comunque non aveva indotto la persona di riferimento a un maggiore livello di attenzione, tanto da portare a una nuova aggressione da parte dell’animale.

È quanto accaduto nella serata di domenica a Monteroni, in provincia di Lecce. Protagonisti una bambina, ricoverata con gravi ferite al volto, e un cane. O, probabilmente, sarebbe meglio dire protagonisti una bambina e un uomo, responsabile dell'educazione dell’animale e compagno della mamma della piccola.

Secondo una prima ricostruzione la bimba si trovava in casa con i familiari. L'ultima aggressione sarebbe avvenuta, infatti, alla presenza della nonna. Il cane, forse reagendo a un gesto inconsapevole della bimba, le si sarebbe avventato contro. La piccola è stata trasportata d’urgenza per i soccorsi all’Ospedale “Vito Fazzi” e ricoverata nel reparto di chirurgia. Non è in pericolo di vita. Immediatamente i sanitari del Pronto Soccorso hanno allertato gli agenti del posto fisso di Polizia per tutte le indagini del caso.

Di lì sarebbe emerso il precedente episodio, avvenuto per l’appunto quattro mesi fa. Anche in quel caso la dinamica sarebbe stata la stessa, con l’aggressione del cane, il ricovero in ospedale e le indagini a carico del responsabile dell’animale. Secondo quanto appreso, il cane, a seguito dell’episodio di maggio, sarebbe stato posto sotto sequestro ma affidato in custodia allo stesso titolare. Condizione, peraltro, tuttora persistente. Una circostanza che, sommata alle altre, evidentemente, ci dimostra come qualcosa sia andato storto nella gestione dell’animale da parte dell’uomo.

Episodi di questo tipo inducono con facilità a puntare il dito contro il cane. Il più delle volte, invece, si scopre che la responsabilità è da attribuire a chi avrebbe dovuto provvedere all’educazione dell’animale e di tutti i componenti della famiglia nel rapporto con lui, specialmente i bambini che innocentemente non hanno gli strumenti per comprendere il linguaggio di altre specie e sta a chi è adulto insegnare il miglior modo per entrare in una relazione corretta con un cane. Ciò vale sempre, a maggior ragione laddove, per razza, per carattere del soggetto o per precedenti episodi, il semplice buon senso raccomanderebbe di intraprendere percorsi educativi specifici. Per quanto riguarda il caso in questione, ad ogni modo, saranno le indagini a chiarire le effettive responsabilità e a portare chiarezza sulla dinamica della vicenda.

Proprio sul Pitbull Kodami ha realizzato la prima puntata del format "Che Razza di Storia" per diffondere maggiore cultura e conoscenza sui Terrier di tipo Bull. Cani spesso adottati o comprati solo per la loro estetica, considerati come oggetti al solo fine di essere sfoggiati come status symbol e poco compresi. Animali dalla grande sensibilità e uomocentrici che non sono compresi nella loro essenza.

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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