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14 Luglio 2021
12:32

Pescara: in 131 in stalli inadeguati e senza cure. Sequestrato canile

I cani vivevano in stalli non adeguati e senza cure. Per questo motivo i carabinieri forestali del Cites di Pescara, insieme a una guardia ambientale del Wwf Italia, hanno sequestrato un canile a Manoppello, in Provincia di Pescara. Ospiti 131 esemplari di varie razze. I militari hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo a firma del giudice per le indagini preliminari Antonella Di Carlo. È stato denunciato un settantenne di Cepagatti, ora indagato per maltrattamento animale aggravato.

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I cani vivevano in stalli non adeguati e senza cure. Per questo motivo i carabinieri forestali del Cites di Pescara, insieme a una guardia ambientale del Wwf Italia, hanno sequestrato un canile a Manoppello, in Provincia di Pescara. Ospiti 131 esemplari di varie razze.

I militari hanno eseguito il decreto di sequestro preventivo a firma del giudice per le indagini preliminari Antonella Di Carlo. È stato denunciato un settantenne di Cepagatti, ora indagato per maltrattamento animale aggravato.

La struttura ora è stata affidata a un veterinario volontario della Leidaa, la Lega italiana difesa animali e ambiente, associazione che già collaborava alla gestione della struttura. Proprio lui, ora custode giudiziario, dopo aver accettato anche l’incarico di responsabile veterinario del canile, dovrà verificare le condizioni igienico-sanitarie dei cani e effettuare la loro eventuale identificazione tramite i microchip previsti per legge.

Il lavoro d’indagine è partito dalla morte, lo scorso anno, di un Pitbull. Grazie anche alle analisi condotte dall’Istituto zooprofilattico sperimentale Abruzzo e Molise di Teramo, gli inquirenti hanno notato l’assenza dell’assistenza veterinaria, della tenuta dei registri di ingresso e di uscita dei cani, di adeguati giacigli per gli animali, di un orario di apertura al pubblico del canile e del blocco degli ingressi di altri cani.

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Al canile erano arrivate anche le prescrizioni del servizio veterinario della Asl di Pescara e un'ordinanza del sindaco di Manoppello. Ma nonostante queste gli 007 forestali hanno notato come non fossero ancora state date regolari cure veterinarie e i trattamenti antiparassitari. Ora si dovrà accertare se molti cani, una volta deceduti, siano stati conservati in un congelatore e seppelliti in fosse comuni.

Il titolare del canile sequestrato, spiegano dai carabinieri forestali di Pescara, dove opera il nucleo Cites, rischia la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro. Inoltre, se si dimostrerà il nesso con la morte di alcuni cani, potrebbe esserci anche l’aumento delle pene.

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