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11 Luglio 2021
9:03

Pescara, abbandonato un petauro dello zucchero

Non solo cani e gatti. Anche gli animali esotici vengono abbandonati. Tra gli ultimi casi, quello di un petauro dello zucchero, conosciuto anche come scoiattolo volante. A salvarlo sono stati i volontari dell’Enpa di Pescara che lo hanno trovato nella zona di Villa Verrocchio, nel Comune di Montesilvano. Ora si cerca il suo compagno umano ma nel frattempo dall’Ente nazionale protezione animali parte l’appello a non acquistare esemplari esotici.

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Non solo cani e gatti. Anche gli animali esotici vengono abbandonati. Tra gli ultimi casi, quello di un petauro dello zucchero, conosciuto anche come scoiattolo volante. A salvarlo sono stati i volontari dell’Enpa di Pescara che lo hanno trovato nella zona di Villa Verrocchio, nel Comune di Montesilvano. Ora si cerca il suo compagno umano ma nel frattempo dall’Ente nazionale protezione animali parte l’appello a non acquistare esemplari esotici.

«Negli ultimi anni – spiegano dall’Enpa – si sta diffondendo sempre più la moda di acquistare questo piccolo animale ma in pochi sanno che per prendersene cura correttamente, come è necessario, serve molto tempo, spazi e molte accortezze. Sono infatti animali anche molto delicati che vengono spesso acquistati con molta superficialità».

L’abbandono di petauri non è cosa rara. Lo scorso maggio un esemplare era stato trovato a Lama Martina, nel Comune di Molfetta. Stava vagando tra la vegetazione quando alcuni operai della società Multiservizi si sono accorti della sua presenza mentre stavano tagliando l’erba.

Il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps, dal latino “acrobata con la testa corta”) è un piccolo marsupiale che può arrivare a 30 cm di lunghezza, compresa la coda che può essere lunga quanto tutto il corpo. Proprio con la coda riesce anche a raccogliere il cibo o reggersi sugli alberi. Viene chiamato scoiattolo volante anche perché grazie a una membrana, il patagium, riesce a planare da una parte all’altra. Il suo habitat è quello delle foreste di Australia, Nuova Guinea e alcune isole dell’Indonesia. È particolarmente ghiotto di cibi zuccherini, come nettare e linfa, ed ecco perché viene chiamato "dello zucchero". Ha occhi grandi che gli permettono di vedere al buio: è, infatti, un animale notturno.

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