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I gatti possono avere strane abitudini quando si tratta di bere: sebbene il loro umano gli metta a disposizione una ciotola con l’acqua, succede talvolta che bevano da altre fonti. In particolare sembra piacere loro quella colata nei sottovasi o che si trova nelle pozzanghere. Alla base di questa scelta ci sono diversi motivi: l’acqua nella ciotola non è abbastanza pulita, non gli aggrada la forma stessa della ciotola o ancora c'è troppa prossimità tra quella dell'acqua e quella che si usa per il cibo.
Le cause possono però essere anche altre.
L’acqua sporca è più “invitante”
Quello di bere le acque reflue e stagnanti è un comportamento molto comune tra i gatti: spesso risultano molto più invitanti dell’acqua pulita della ciotola perché l'acqua risulta ricca di microrganismi e microscopica vegetazione da cui istintivamente il gatto è attratto, a prescindere dal fatto che non sia acqua pulita.
L’acqua o la ciotola sono sporche
Il gatto vuole bere acqua fresca e pulita. Se così non è, se l’acqua o la ciotola sono sporche, preferisce semplicemente abbeverarsi altrove. Inoltre, l’acqua del rubinetto per quanto possa essere pulita, viene trattata spesso con agenti chimici trovati generalmente disgustosi dal micio. Nel sottovaso o nella pozzanghera dunque la qualità dell'acqua, a parere indiscutibile del micio, viene valutata come più genuina e non infiltrata da elementi che non gli sono graditi o che potrebbero dargli fastidio.
La ciotola è vicina a quella del cibo
Il bere per il gatto non è legato alla fame, cosa che invece pensano la maggior parte dei pet mate che sistemano la ciotola dell'acqua vicino a quello del cibo. In realtà, anche se sembra il posto più ovvio, alcuni specialisti del comportamento felino raccomandano di non farlo.
Per natura i gatti sono portati a non bere mai nel luogo dove catturano e mangiano le prede, i cui resti potrebbero “contaminare” l’acqua. Nel caso del micio domestico potrebbe essere una traccia di croccantino oppure di bocconcini, ma l’istinto potrebbe avere comunque il sopravvento. C’è da dire che alcuni si adattano a questa “strana” disposizione delle cose abbastanza facilmente, ma altri la rifiutano e cercano altre fonti.
Altezza, forma e materiale di cui è fatta la ciotola
Un’altra accortezza a cui fare attenzione, riguarda la forma e il materiale di cui è fatta la ciotola. Ma non solo. Anche la profondità è molto importante per il gatto che, infatti, può avere difficoltà a bere agevolmente da una ciotola o un contenitore troppo alto.
Mostrare di bere da un sottovaso o un altro recipiente può significare che il micio deve soddisfare il desiderio di dissetarsi completamente perché non c'è riuscito.
È colpa del detersivo
Tra i motivi che determinerebbero la preferenza di sottovasi e pozzanghere al posto della ciotola ce n’è anche uno legato ai profumi. Generalmente, ritenendolo particolarmente schifiltoso, i pet mate sono portati a lavare le ciotole del gatto frequentemente e magari con del detersivo per piatti. Tuttavia, l’odore artificiale del detersivo è quasi sempre mal tollerato dal micio, cosa che lo conduce alla ricerca di altri abbeveratoi.
Cosa fare per evitarlo
I nasi dei felini sono molto più sensibili dei nostri quindi i punti fondamentali sono tre, in ordine di importanza:
- sciacquare molto, ma molto più al lungo e accuratamente la ciotola.
- Lasciare riposare l’acqua per un po’ prima di metterla a disposizione, in modo da far dissipare nell'aria i prodotti chimici dell’acqua del rubinetto.
- Usare preferibilmente ciotole metalliche rispetto a quelle di plastica. In alternativa, esistono le fontanelle che mettono l’acqua in movimento: sono in plastica, è vero, però, l’acqua corrente piace molto ai gatti, e il movimento aiuta a dissipare prima gli eventuali composti volatili presenti.
