video suggerito
video suggerito
22 Dicembre 2023
10:06

Perché i gatti amano cacciare

Tutti i gatti amano cacciare, perché è scritto nel loro DNA. La caccia per loro va oltre il mero nutrimento, è espressione della loro natura, oltre che un gioco.

57 condivisioni
Validato da Sonia Campa
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

Tutti i gatti hanno qualcosa in comune: amano cacciare. Che siano nati e cresciuti in casa, completamente privi di esperienza outdoor, o che siano abituati a entrare e uscire a loro piacimento, vagando per giardini e campagne, la propensione alla caccia è qualcosa che hanno “scritto nel DNA”. L’antenato dei gatti domestici con cui oggi condividiamo la vita, infatti, è il gatto selvatico africano, e di questo predatore conservano pressoché intatta la natura di cacciatore e predatore solitario.

Poco importa dunque che micio abbia a disposizione ciotole piene di cibo e non soffra la fame. La caccia, per lui, è qualcosa che va oltre il mero nutrimento e diventa espressione di sé e della sua natura, oltre che un gioco che replicano anche tra le mura di casa con oggetti inanimati che ricordano prede come lucertole, topolini, insetti o uccellini.

Perché i gatti vanno a caccia?

Come detto, i gatti vanno a caccia per una pluralità di ragioni. La prima e più atavica è la fame: in natura il gatto non è alimentato dall’essere umano, ma come tutti i predatori deve procacciarsi cibo. E la convivenza con l’uomo, che si stima sia iniziata circa 9.500 anni fa, è nata proprio per ragioni opportuniste: il gatto ha capito che vicino agli insediamenti umani vi erano maggiori probabilità di intercettare prede, topi in primis, e l’essere umano ha capito a sua volta che quel piccolo felino era abilissimo a cacciarli, contribuendo a eliminarli.

Oggi si può tranquillamente dire che, per quanto riguarda i gatti domestici, la ragione primaria della caccia non è il nutrimento, a meno di non parlare di gatti nati e cresciuti in strada, praticamente privi di interazione umana, non propriamente selvatici ma certamente “inselvatichiti”. I gatti abituati a ricevere cibo – quelli di casa, appunto, ma anche quelli delle colonie feline – tendono a cacciare per sfogare la loro innata propensione e attitudine, oltre che per allenarsi e tenersi in esercizio e per mettere alla prova alcune delle loro abilità, dall’agguato al balzo per la cattura.

I gatti adulti esprimono il loro istinto di caccia inseguendo piccole prede come insetti o, per quelli che vivono all’aperto, anche uccelli e roditori, oppure giocando con oggetti che le ricordano le prede, e hanno bisogno di farlo per sfogare energie ed eventuale stress accumulato.

Come cacciano i gatti

Ogni gatto ha una sua personalità e dunque la sua modalità di caccia, ma in linea generale si può dire che questi animali tendono a cacciare alternando agguati a balzi per catturare la preda.

È comune dunque vederli nascondersi dietro qualcosa (che sia un muretto, un cespuglio o un mobile a seconda del luogo in cui sono) e poi acquattarsi, concentrarsi sulla preda in silenzio e poi balzare fuori per catturarla.

In alcuni casi li si può sentire emettere un versetto peculiare, una sorta di “cinguettio” dato dall’eccitazione che fanno quando c’è qualcosa – solitamente un vetro – a dividerli dalla preda. Una volta raggiunta possono agguantarla con le zampe e con i denti, e non è inusuale che la sposti, principalmente per portarla in un luogo sicuro, lontano da potenziali minacce o competitor.

Le prede preferite del gatto

I gatti tendono a cacciare prede di ridotte dimensioni che possono catturare agevolmente. Solitamente sono piccoli roditori o uccelli, ma non disegnano neppure gli insetti.

Nel caso dei giocattoli, sono solitamente giochi che riproducono l'aspetto delle prede – topolini di stoffa, per esempio, o palline con attaccate piume o cordicelle – e in alcuni casi anche giocattoli che emettono rumori.

Possiamo evitare che il gatto vada a caccia

Se parliamo di caccia vera e propria, certamente si può evitare, quantomeno se si tratta di un gatto che vive indoor: è sufficiente non aprirgli la porta quando si presenta l’occasione per evitare che possa uscire e andare a caccia, soprattutto dopo il tramonto, visto che è proprio durante la notte che i gatti sono più efficienti e tendono ad andare in cerca di prede.

Resta comunque la premessa che per questi animali è necessario dare sfogo a questa propensione, possibilmente attraverso il gioco. Diversi studi hanno confermato che giocare tanto, unito a una dieta a base di carne cruda, riduce la quantità di prede catturate, ed è vero che ci sono gatti più interessati e meno interessati, più capaci o meno capaci, ma tutti hanno questo genere di risposte, perché fa parte del loro repertorio innato.

Avatar utente
Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views