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23 Gennaio 2024
9:00

Perché i gatti amano il pesce, ma potrebbe non essere la scelta più sana

Molti gatti amano mangiare pesce, probabilmente perché ha un gusto delicato e saporito. Nonostante i benefici di questo alimento siano numerosi, un consumo eccessivo potrebbe avere rischi per la salute.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Sappiamo che ogni gatto ha i suoi gusti ed è difficile stabilire quali sono quelli più comuni, ma certamente sono tanti i gatti che vanno totalmente pazzi per il pesce. Molti addirittura, quando amano questo gusto, tendono a rifiutarne altri e a voler mangiare solo pesce. Ma come mai accade? Probabilmente il pesce ha un gusto delicato e saporito, ricco di proteine di alto valore biologico, per cui è normale che accada, ma approfondiamo l’argomento.

Perché ai gatti piace il pesce

Il gatto è un carnivoro stretto ed è normale quindi che ami le diverse fonti di proteine nobili, come pesce e carne. Come però molti pet mate notano, i gatti che hanno preferenza per il pesce, sono spesso innamorati di questo gusto e rifiutano altri tipi di carne, eccetto a volte il pollo.

Il gusto per il pesce, come per molti altri gusti, nasce spesso per il gatto quando è cucciolo o ancora prima della nascita. Spesso infatti era la mamma gatta ad amare il pesce e passa questo gusto ai mici. In generale comunque il gusto del pesce è legato al piacere per aromi delicati e per questo sono gatti che amano al limite la carne bianca, ma meno quelli più forti come selvaggina o agnello.

I benefici del pesce per gatti

Come abbiamo accennato, il pesce è una fonte proteica nobile, ricca di aminoacidi essenziali per il gatto. Questo significa che il gatto trova nel tessuto muscolare del pesce la maggior parte dei “mattoncini” necessari per costruire i propri tessuti. Ma non sono solo le proteine ad essere particolarmente sane nel pesce, anche i grassi sono speciali. Non esistono infatti animali terrestri che contengano acidi grassi essenziali come quelli presenti nel pesce. EPA e DHA sono infatti tipici del mondo marino, hanno un’azione antinfiammatoria e sono dei punti più importanti perchè il gatto rimanga in salute.

Oltre a questo, i pesci contengono spesso Vitamina D in forma attiva, una vitamina con effetti importantissimi anche nella modulazione del sistema immunitario. Infine, se di origine marina, il pesce è ricco di selenio, un oligoelemento ad azione antiossidante.

I possibili rischi del pesce per i gatti

Come per tanti alimenti, i rischi del pesce sono legati soprattutto ad un suo abuso. Mentre infatti i suoi grassi sono assolutamente benefici, nei tessuti ricchi di lipidi tendono ad accumularsi purtroppo una serie di sostanze tossiche lipofile. Fra questi, i contaminanti più conosciuti per il pesce sono sicuramente i metalli pesanti (piombo, arsenico, mercurio e altri).

Altri contaminanti, meno conosciuti, ma non per questo meno importanti, sono le diossine e i PCB (policlorobifenili). Le prime si formano durante i processi di combustine industriale, sono neurotossiche e cancerogene, mentre i PCB, usati in passato in modo sostanzialmente ubiquitario e anche se sono vietati da diversi anni sono purtroppo estremamente persistenti nell'ambiente. Il loro effetto è soprattutto a livello di sistema endocrino (agiscono da interferenti endocrini).

Al riguardo è importante sapere che in generale queste sostanze lipofile tendono ad accumularsi lungo la catena alimentare. Questo vuol dire che un pesce di grande dimensione, che per sopravvivere si è cibato di pesci piccoli, tende ad avere una maggiore concentrazione di tossici nei tessuti. Per lo stesso motivi, pesci grassi, come il salmone, tendono  tendono ad essere molto più contaminati che pesci magri.

Inoltre, un rischio del pesce per il gatto quando ne abusano soprattutto come pesce fresco e senza integrazioni è la relativa carenza di taurina e acido arachidonico, quest’ultimo mancante soprattutto nei pesci magri come nasello o merluzzo.

Un ulteriore rischio, presente soprattutto nell'eccesso, è quello di iper-vitaminosi D, anche questa maggiormente presente nei pesci grassi. Ovviamente questo non vale in caso di diete "verificate" (intendo formulate da bravi nutrizionisti o da aziende del pet food serie), dato che conosciamo bene questa possibilità e ovviamente faremo attenzione ai valori da inserire.

Una nota importante riguardo i rischi: non vi fate spaventare da questo elenco. Purtroppo tutti gli alimenti contengono possibili contaminati e per questo è fondamentale più che eliminare un singolo cibo (o più di uno), adottare una dieta variata. 

Le alternative al pesce

In generale è sempre bene fornire delle alternative al pesce al proprio gatto. Questo vale per tutti gli alimenti comunque, ovvero non lasciate mai che per via dei loro gusti iperselettivi la loro dieta si vada impoverendo. Se il vostro gatto ama molto il pesce, vi consiglio di provare come alternative soprattutto le carni bianche come pollo, tacchino e coniglio, condite con un pizzico di sale al limite (si, il gatto può mangiare il sale, in piccole quantità non rappresenta assolutamente un rischio per la sua salute).

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Maria Mayer
Veterinaria esperta in nutrizione del cane e del gatto
Sono laureata in Medicina Veterinaria ed ho conseguito un dottorato di ricerca riguardo l’utilizzo delle medicine non convenzionali negli allevamenti biologici. Il mio percorso di studi comprende, fra l’altro, un Master di II livello in Nutrizione del Cane e del Gatto e un secondi in PNEI e Scienze dalla Cura Integrata.
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