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16 Ottobre 2023
10:15

Per quale motivo il cane ha paura delle grate sul pavimento?

Molti cani hanno paura delle grate sul pavimento. Il motivo principale è la preoccupazione per la sensazione di vuoto sotto le zampe, oppure per la corrente di aria che proviene dal basso. A spaventarli potrebbe anche essere la superficie forata delle grate i cui i polpastrelli rischiano di rimanere incastrati.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Passeggiando negli ambienti urbani, vi sarà certamente capitato di notare che molti cani hanno paura delle grate sul pavimento. Prima di decidere se attraversarle o meno, li si vede analizzare attentamente la situazione, magari annusando l'aria che proviene da sotto o tentando di fare un giro più largo piuttosto che doverle superare con le zampe. Dopo un momento di verifica, alcuni si lasciano andare e le affrontano, altri invece non ne vogliono sapere e si siedono, si sdraiano o mostrano segni di frustrazione, ad esempio abbaiano o piagnucolano.

Nella maggior parte dei casi, il motivo è che il cane si preoccupa del vuoto sotto le zampe, oppure della corrente di aria calda o fredda che proviene dal basso, di cui non comprende l'origine. Potrebbe anche avere paura perché la superficie forata delle grate può creare danno ai polpastrelli che rischiano di rimanere parzialmente o totalmente incastrati.

Il modo migliore per aiutare i cani è quello di affrontare il disagio con gradualità, permettendo loro di abituarsi con calma a questo ostacolo, lasciandogli il tempo necessario per verificarne ogni dettaglio e proponendosi come compagni premurosi che mostrano il mondo con serenità. La paura, infatti, spesso è causata semplicemente da ciò che non si conosce.

Perché i cani non camminano sulle grate?

Le motivazioni che portano i cani a non camminare sulle grate possono essere diverse, ma le principali sono tre. Prima di tutto, si tratta di una superficie che porta il cane a intravedere il vuoto nello spazio al di sotto delle proprie zampe e questo aspetto può risultare preoccupante, soprattutto se da oltre la grata provengono rumori forti o odori di cui non si capisce l'origine. Spesso, infatti, nella parte inferiore c'è un mondo che si muove, fatto di automobili che salgono e scendono rampe, oppure di rumorosi macchinari in funzione. Alcune grate potrebbero inoltre creare un rumore quando vengono calpestate, rendendo la situazione ancora più complessa.

Il secondo fattore potenzialmente preoccupante è legato alle correnti d'aria, che molto frequentemente si muovono in queste zone. Soprattutto se la grata è rivolta verso un impianto di riscaldamento o raffreddamento, attraverso i fori passa una forte corrente e, non potendone comprendere l'origine, il cane potrebbe sentirsi disturbato o spaventato.

Tra le molte varianti che potrebbero portare il cane a non camminare sulle grate, ve ne è un ultimo che non bisogna sottovalutare ed è legato alla sensazione tattile della superficie. Molto spesso infatti, le griglie sono fatte di metallo e per il cane potrebbero rappresentare un fastidio, in quanto risultano taglienti per la pelle nuda dei polpastrelli. Noi umani le attraversiamo quasi sempre con le scarpe e tendiamo quindi a sottovalutare questo aspetto.

Infine, la dimensione dei fori potrebbe portare il cane ad avere la sensazione di mancanza di libertà di movimento, o di rischiare di perdere l'equilibrio, o ancora che l'intera zampa o una parte di essa possa restare incastrata tra un buco e l'altro.

Perché alcuni cani hanno paura delle grate

Tutte le questioni che abbiamo visto in precedenza possono preoccupare il cane o addirittura generare in lui paura e di conseguenza spingerlo a evitare la situazione raggirandola, oppure bloccandosi, provando a fuggire o manifestando la propria contrarietà con abbai, pianti o altri segnali.

In questo caso, dobbiamo considerare che la paura è generalmente determinata dal fatto che, nell'arco della vita, il cane non ha ancora avuto l'opportunità di affrontare questa superficie con la dovuta calma oppure, quando lo ha fatto, ha immagazzinato un'esperienza negativa che ha lasciato nella sua memoria una sensazione sgradevole, legata al dolore ai polpastrelli, alla sensazione di vuoto, ai rumori, alla superficie stessa o alle correnti d'aria che provengono da queste zone.

Come aiutarli a superare la paura delle grate

Per superare la paura delle grate, la cosa migliore da fare è permettere al cane di osservarle e verificarne la sicurezza con calma. Un fattore importante è determinato dalle emozioni del referente umano che, se è in grado di mostrare la propria tranquillità nell'attraversamento della superficie, potrebbe condizionare positivamente il cane, che a sua volta si lancerà.

Si può pensare di individuare una grata nei pressi di casa, dove soffermarsi brevemente e proporre qualche momento di semplici e spontanei giochi da fare insieme, in modo che la grata smetta di essere un luogo pauroso, ma venga collegato anche ad emozioni piacevoli. Le emozioni come la gioia e la tranquillità, è bene saperlo, favoriscono l'apprendimento e la memorizzazione.

Un ulteriore elemento importante è quello di abituare con sensibilità i soggetti fin da cuccioli alle diverse superfici che si incontrano nella quotidianità, in modo da permettergli di muoversi con sicurezza nel mondo. Ricordiamo però che, se possibile, anche noi possiamo allungare il giro di qualche metro per evitare di mettere in difficoltà il cane e, soprattutto, per evitare che debba soffrire, se la grata è tagliente.

Se in questo percorso il cane è guidato da un pet mate responsabile, empatico e paziente, oltre al superamento della paura, ne avrà beneficio anche la profondità della relazione tra cane e umano che, in fin dei conti è determinante per una vita serena insieme.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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