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16 Settembre 2021
16:00

Parco del Delta del Po, si schiudono le prime uova di Caretta caretta

Nel Parco del Delta del Po Veneto sono avvenute le prime schiuse delle uova di tartaruga marina Caretta caretta. È l’anticipo di ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni anche a Jesolo ed è uno degli effetti dei cambiamenti climatici. L’acqua più calda dell’Adriatico sta facendo salire più a Nord gli esemplari. Proprio un pescatore aveva segnalato la presenza del sito di nidificazione tra le finissime sabbie di origine alluvionale degli scanni del Parco regionale Veneto.

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Nel Parco del Delta del Po Veneto sono avvenute le prime schiuse delle uova di tartaruga marina Caretta Caretta. È l’anticipo di ciò che potrebbe accadere nei prossimi giorni anche a Jesolo ed è uno degli effetti dei cambiamenti climatici. L’acqua più calda dell’Adriatico sta facendo salire più a Nord gli esemplari. Proprio un pescatore aveva segnalato la presenza del sito di nidificazione tra le finissime sabbie di origine alluvionale degli scanni del Parco regionale Veneto. Il sito è stato monitorato da parte del Parco regionale del Delta del Po assieme al dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova, che hanno constatato che molte piccole tartarughe erano riuscite a raggiungere il mare.

Nei prossimi giorni gli enti eseguiranno gli approfondimenti scientifici per valutare il successo di schiusa e ottenere altre informazioni per comprendere questo fenomeno. Questo sul Delta del Po, assieme al sito di Jesolo, sono gli eventi di nidificazione più a nord del Mar Mediterraneo e addirittura dell’emisfero boreale.

«La tartaruga marina ha scelto le nostre spiagge per riprodursi e dare la vita a nuovi esemplari – commenta l’assessore regionale ai Parchi e Biodiversità della Regione Veneto, Cristiano Corazzari – Un fenomeno inusuale a queste latitudini, ma che conferma l’efficacia di tutta una serie di azioni di tutela avviate anche con il coinvolgimento di tanti portatori di interesse. Molteplici sono sicuramente gli interventi da intraprendere in futuro a tutela della risorsa marina e costiera, indispensabili per la conservazione della biodiversità animale, vegetale e paesaggistica e per dare spazio ad un turismo sostenibile, sempre più attento alle risorse naturalistiche che la nostra Regione può offrire».

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