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19 Novembre 2022
17:37

“Palma – Un amore di cane”: la vera storia del film del Pastore Tedesco che ha aspettato due anni il ritorno del suo pet mate

Il film è tratto da una vicenda realmente accaduta in Russia negli anni Settanta e racconta dell'amore incondizionato di un cane verso il suo pet mate nonostante questo decida di abbandonarlo all'aeroporto.

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Parla di amore incondizionato, di abbandono, di amicizia. E la protagonista assoluta di tutto il film è un eccezionale Pastore Tedesco femmina di nome Palma, attraverso la quale si dipanano tutte le sotto-storie umane.

"Palma – Un amore di cane" che è possibile vedere su Sky, racconta una vicenda realmente accaduta negli anni Settanta. La storia comincia nel momento in cui Palma viene abbandonata all’aeroporto Vnukovo di Mosca dal suo pet mate che, arrivato all’imbarco, si rende conto di aver perso i documenti necessari per portare l'animale sull'aereo. Cerca di fare il possibile per far salire il cane sul volo, ma l'addetta è irremovibile.

E così non rinuncia al viaggio e decide di abbandonarlo in aeroporto. Per Palma, da quel momento, l’unico obiettivo è rivedere il suo compagno umano, tanto che diventerà una presenza fissa nell’aeroporto russo nell’attesa di riabbracciarlo.

Ma la vita, si sa fa scherzi strani. E, infatti, durante le giornate passate a guardare il cielo, recandosi sotto la scaletta a ogni atterraggio dello stesso volo preso dall'uomo, il cane conosce Kolya un bambino di nove anni costretto, dopo la morte della madre a stare con il padre, un pilota d'aereo che però conosce a malapena.

Kolya e Palma si avvicinano l’una all’altro, imparando a conoscersi e a riconoscersi come spiriti affini. Diventeranno inseparabili, un vero amore che riuscirà anche a sciogliere il cuore del padre del bambino. Il culmine emotivo arriverà al ritorno del pet mate di Palma, situazione che metterà il cane davanti a una scelta difficilissima.

I temi ci sono tutti per toccare ampiamente il tasto emotivo degli spettatori: amore incondizionato cane-pet mate, abbandono, legame amicizia cane-bambino che condividendo lo stesso senso di solitudine che li pervade diventano amici inseparabili.

La storia, raccontata per la prima volta nel 1976 da un articolo del giornalista Yuri Rost su un quotidiano sovietico, è diventata anche un film per la tv prodotto nel 1989 mai arrivato in Italia.

Il regista, però, non resta legato completamente alla storia originale, ma durante il film inserisce particolari edulcorati rispetto a ciò che successe in realtà. Infatti, nel film il cane riesce a conquistare tutti, scaldando i cuori e diventando un vero eroe amato e coccolato da passeggeri e personale dell'aeroporto.

In realtà, non andò così, perché la vera Palma dovette invece subire ingiustizie e maltrattamenti mentre aspettava che il suo umano ritornasse. Ma sull'altare dei buoni sentimenti, il regista ha deciso che qualche aspetto poteva essere addolcito.

Il pastore femmina che interpreta Palma, che nella realtà ha 7 anni e si chiama Liliya, riesce grazie a uno sguardo incredibile a trasmettere tutte quelle sensazioni che obbligano ad avere con sé più di un pacchetto di fazzolettini.

Aleksandr Domogarov, in alcune interviste, ha raccontato di essere stato talmente conquistato dalla storia di Palma da aver voluto provare con il film a dare una risposta alla domanda: com'è possibile tradire così qualcuno che ti è fedele più di ogni altro?

Una domanda alla quale chi ama gli animali non sa e non riesce a rispondere trattandosi di un’azione totalmente inconcepibile. Ma non per tutti evidentemente come dimostrato dal significativo numero di abbandoni che continuano a verificarsi durante soprattuto l’estate. Ne abbiamo parlato nella nostra video inchiesta girata nella seconda estate della pandemia dal titolo: "Abbandono, il patto tradito" proprio su Kodami:

Forse, nonostante l’aumentata sensibilità, quello che manca ancora è un maggiore senso di responsabilità nei confronti degli animali che si accolgono in casa. Troppo spesso nell’abbandono è evidente che è del tutto mancata la capacità di empatizzare con l’animale che viene lasciato per strada o ceduto come un oggetto.

In ogni modo solo la prevenzione e dunque l’educazione svolgono un ruolo fondamentale, perché è da piccoli che si impara di cosa preoccuparci e cosa no, di ciò che è grave e di ciò che lo è di meno.

Solo spiegando ai bambini che l’amore e il rispetto che si deve avere per gli esseri umani si deve avere allo stesso modo per la natura e gli animali si potrà sperare di crescere adulti più consapevoli.

Ed è proprio con i più piccoli che Luca Iavarone, direttore creativo di Ciaopeople, ha realizzato per Kodàmi un esperimento sociale che non lascia spazio a interpretazioni. Infatti, davanti alla situazione di un uomo che lega il cane a un albero e se ne va, la reazione dei bambini, coinvolti a loro insaputa, mostra semplicemente tutta la logica che molti adulti hanno perso da tempo.

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Simona Sirianni
Giornalista
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