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13 Marzo 2024
13:58

Nominati tre sub commissari per la lotta alla peste suina africana: in campo anche i militari

Sono stati nominati tre sub commissari per la lotta alla peste suina africana. Verranno impiegati anche militari e droni per le attività di controllo e contrasto sul territorio. L'emergenza peste suina africana si è trasformata in un problema strutturale.

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Sono stati nominati tre sub commissari per la lotta alla peste suina africana. Non è tutto: in campo scenderanno anche i militari per le attività di controllo e contrasto, e saranno impiegati anche i droni.

La peste suina africana con il trascorrere degli anni è sempre più lontana dall'essere un'emergenza transitoria nel nostro Paese, e anche la struttura commissariale creata dal Governo si è adeguata a questa realtà affiancando al commissario in carica Vincenzo Caputo, direttore dell'Izs Umbria e Marche, altri tre sub direttori, ognuno con una competenza specifica.

I sub commissari sono Mario Chiari, a cui è stata affidata l’attività di coordinamento dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali competenti per territorio per le finalità delle eradicazione della peste suina africana e il contenimento dei cinghiali; Giovanni Filippini, che si occuperà della verifica della regolarità delle procedure dell’abbattimento, della distruzione di animali infetti e dello smaltimento dei cadaveri dei suini, nonché delle procedure di disinfezione svolte sotto il controllo della Asl. Infine, c'è il colonnello Simone Siena al quale è stata affidata l’attività di confronto e concertazione con le associazioni di categoria delle imprese di distribuzione e di vendita di carni, al fine di promuovere l’immissione nella filiera dei cinghiale abbattuti, previa verifica dell’idoneità al consumo alimentare.

A chiarire la loro funzione è stato il sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura, Patrizio La Pietra, in occasione della riunione rappresentanti delle Regioni, delle associazioni agricole, dell’allevamento e della filiera suinicola. Per contenere l'epidemia tra i suini e monitorare il territorio verranno impiegati anche militari e droni: «Al contenimento del numero di cinghiali sui territori, particolarmente interessati dalla peste suina africana sta contribuendo fattivamente anche il Ministero della Difesa», ha dichiarato La Pietra. Nello specifico, a scendere in campo saranno i militari dell’Aeronautica e della Marina, anche grazie all’utilizzo di droni.

«Ricordiamo però che il problema non si risolverà dalla sera alla mattina – ha detto il Sottosegretario – nonostante tecnologia e uomini impiegati, perché purtroppo partiamo da un sovrannumero estremamente elevato, visto che, per troppo tempo, la situazione non è stata affrontata in maniera rigorosa e ora ci ritroviamo a dover agire con tempistiche estremamente rapide e in maniera risoluta su aree molto estese».

L'abbattimento, e l'immissione della carne degli animali uccisi sul mercato, resta quindi la via preferenziale per un il contenimento della peste suina africana, una malattia mortale per cinghiali e suini ma che non è trasmissibile all'essere umano. In un video approfondimento di Kodami spieghiamo come si diffonde, e perché pur non essendo una zoonosi è così attenzionata dalla politica.

Rafforzata la struttura commissariale per la lotta alla peste suina. Nominati tre sub commissari, sono: Mario Chiari, Giovanni Filippini e Simone Siena

“Stiamo cambiando approccio al problema grazie all’operato del commissario straordinario, così da poter garantire i parametri di sicurezza sanitaria e tutelare gli allevamenti”. L'ha dichiarato all'Ansa il Sottosegretario al Masaf Patrizio La Pietra (foto) a margine della riunione sulla peste suina africana svoltasi ieri alla presenza del sottosegretario Marcello Gemmato, dei rappresentanti delle Regioni, delle associazioni agricole, dell’allevamento e della filiera suinicola.

La struttura commissariale si rafforza “tramite la nomina di tre sub commissari"- ha aggiunto La Pietra. Il loro compito sarà di rafforzare le sinergie e la collaborazione con le Regioni "così da poter fare fronte efficacemente al diffondersi della Psa”. I tre sub commissari sono:

-il dottor Mario Chiari, a cui è stata affidata l’attività di coordinamento dei servizi veterinari delle aziende sanitarie locali competenti per territorio per le finalità delle eradicazione della peste suina africana e il contenimento dei cinghiali;
-il dottor Giovanni Filippini, che si dovrà occupare della verifica della regolarità delle procedure dell’abbattimento, della distruzione di animali infetti e dello smaltimento delle carcasse di suini, nonché delle procedure di disinfezione svolte sotto il controllo della Asl;
-il colonnello Simone Siena al quale viene affidata l’attività di confronto e concertazione con le associazioni di categoria delle imprese di distribuzione e di vendita di carni, al fine di promuovere l’immissione nella filiera dei capi delle specie di cinghiale abbattuti, previa verifica dell’idoneità al consumo alimentare.

“Uno di questi sub commissari, che proviene dalla Difesa, organizzerà i primi militari già messi a disposizione per sostenere e aiutare attivamente nel contrasto alla peste suina”, aveva detto pochi giorni fa il ministro Francesco Lollobrigida.

"Al contenimento del numero di cinghiali sui territori, particolarmente interessati dalla Psa, sta contribuendo fattivamente anche il ministero della Difesa – ha sottolineato La Pietra -, che con i militari dell’Aeronautica e della Marina, anche grazie all’utilizzo di droni, sta operando in un’ottica sinergica con gli altri soggetti interessati alla realizzazione della strategia di contenimento degli ungulati. Ricordiamo però che il problema non si risolverà dalla sera alla mattina, nonostante tecnologia e uomini impiegati, perché purtroppo partiamo da un sovrannumero estremamente elevato, visto che, per troppo tempo, la situazione non è stata affrontata in maniera rigorosa e ora ci ritroviamo a dover agire con tempistiche estremamente rapide e in maniera risoluta su aree molto estese. È fondamentale che quanto prima – ha concluso il sottosegretario all’Agricoltura – le Regioni ci diano una fotografia puntuale dei numeri di ungulati presenti in sovrannumero sul territorio così da poter attivare in maniera efficace le squadre di bioregolatori e vincere questa difficile battaglia”.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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