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22 Maggio 2024
18:02

Maxi processo per traffico di cuccioli dall’Est Europa: tutti condannati

Si è concluso il secondo maxi processo al Tribunale di Napoli nord per traffico di cuccioli dai paesi dell'Est Europa. Un business illecito che ha visto coinvolti alcuni tra i maggiori trafficanti di cani attivi a livello internazionale.

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Si è concluso il secondo maxi processo al Tribunale di Napoli nord per traffico di cuccioli, maltrattamento e falsificazione di passaporti ungheresi. Sono stati tutti condannati gli imputati dai giudici che, al termine di una lunghissima istruttoria dibattimentale, hanno riconosciuto una pena di due anni di reclusione all'uomo ritenuto il principale responsabile dei reati, mentre gli altri imputati in concorso dovranno scontare 1 anno e mesi 4 di reclusione.

I fatti risalgono al 2017, quando in tre diversi sequestri furono salvati dai Carabinieri di Crispano oltre 250 cuccioli provenienti dall’Ungheria, vittime del business del traffico illecito dai paesi dell'Est Europa. I cani venivano importati in Italia con falsi passaporti senza avere l'età giusta per viaggiare le necessarie profilassi veterinarie. Questa pratica si intensifica in particolari periodi dell'anno, come quello che precede le feste natalizie, in cui la richiesta di cagnolini è molto alta.

Kodami attraverso una video inchiesta ha spiegato come i cani arrivano da Ungheria e Slovacchia in Italia, e a quale prezzo:

Oltre alla contestazione del traffico illegale e maltrattamento i giudici si sono pronunciati anche sull'accusa di traffico di mammiferi e rettili senza le necessarie documentazioni Cites. Gli imputati erano infatti accusati di aver commerciato alcune tartarughe, le Testudo horsfieldii, che avrebbero avuto bisogno delle certificazioni stabilite per legge. Accusa che però è caduta, insieme quella relativa alla realizzazione di una discarica abusiva.

L'associazione Horse Angels ODV si è costituita parte civile per veder riconosciuta la responsabilità degli imputati tramite il patrocinio dell'avvocata Laura Mascolo, che a Kodami spiega: «Questo processo vedeva imputati alcuni tra i maggiori trafficanti di cuccioli provenienti dai paesi dell'est Europa, alcuni di loro hanno dichiarato di non voler proseguire in questa attività e forse questo è il risultato più importante, perchè sarebbe fondamentale che la vendita di cuccioli venisse effettuata solo da allevatori certificati e che rispettano il benessere degli animali. Si è capito che, al di là della realtà giudiziaria, la vendita di cuccioli per rendere ricavi milionari viene gestita a discapito della vita e della salute di centinaia e centinaia di cuccioli».

Il Collegio del Tribunale di Napoli Nord ha, inoltre, riconosciuto un danno alle parti civili costituite per 10 mila euro, oltre alla refusione delle spese legali, subordinando, per gli unici due imputati che hanno avuto la sospensione condizionale della pena, questo beneficio solo all'effettivo risarcimento dei danni subiti alle parti civili costituite.

A istruire il processo al Tribunale di Napoli Nord era stata la magistrata Diana Russo, che raggiunta da Kodami dichiara: «Il soddisfacente risultato è il frutto della dedizione della Polizia giudiziaria e delle Guardie zoofile che hanno svolto le indagini sotto la direzione della procura di Napoli Nord. Determinante l’apporto dei consulenti veterinari, a riprova della necessità di elevata specializzazione nel settore del contrasto ai crimini a danno di animali». L'indagine si è realizzata con la consulenza del medico veterinario Orlando Paciello, dell'Università di Federico II di Napoli.

Quello concluso a Napoli si tratta del secondo maxi processo per traffico di cuccioli dall'Est Europa. Nel primo, terminato a ottobre 2023, i giudici avevano disposto la confisca di oltre 6 milioni di euro connessi all'attività illecita, una cifra che ha svelato la portata di questa pratica a livello internazionale.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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