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15 Marzo 2022
18:06

Lupo avvistato in periferia a Genova. L’esperto: «Ecco perché si è avvicinato al centro abitato»

Un lupo è stato avvistato e fotografato in una zona urbana di Genova. Paolo Rossi, documentarista e fotografo naturalista, ha ipotizzato i motivi della sua presenza così vicino al centro abitato.

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lupo trentino
Immagine di archivio

Un altro lupo avvistato in un’area urbana in Liguria, a Genova: intorno alle 8 di martedì mattina, in un quartiere che sorge in Valbisagno, area "di confine" tra il capoluogo ligure e l’entroterra, un giovane esemplare di lupo grigio appenninico è stato visto camminare nei pressi di un edificio e dirigersi poi verso la vegetazione alle spalle.

La foto, scattata da Michela Gulluni, è stata condivisa su Facebook dall’associazione ligure di meteorologia Limet, scatenando una bufera di commenti: c’è chi ha sostenuto che non si tratti di un lupo grigio appenninico ma di un Cane Lupo Cecoslovacco  (animali tra cui vi sono nette differenze), chi ha espresso preoccupazione per la sua presenza nei pressi di un insediamento urbano, chi ha puntato il dito contro la scelta di postare la foto e fornire così indizi sulla presenza dell’animale a persone che potrebbero avere cattive intenzioni (magari imbracciare un fucile).

Dalla singola foto condivisa è in effetti complesso affermare con sicurezza che si tratti di un lupo e non di un Cane Lupo Cecoslovacco, ma alcuni video visionati da Kodami lo confermano. Dello stesso parere sono anche gli operatori del Centro Recupero Animali Selvatici di Enpa di Campomorone e Paolo Rossi, documentarista e fotografo naturalista genovese che ai lupi ha dedicato gran parte del suo lavoro: «Ho avuto modo anche io di vedere i video e ritengo si tratti di un lupo, anche se non è possibile capirne l'età – spiega a Kodami – Potrebbe trattarsi di un esemplare giovane, oppure di un residente a caccia».

La presenza di un lupo in un quartiere periferico così vicino ai boschi non è d'altronde così inconsueta. I lupi sempre più spesso si spingono a valle e verso la costa in cerca delle loro prede –  principalmente cinghiali e caprioli, che a loro volta scendono dai monti dirigendosi a valle – e in alcuni periodi dell’anno gli esemplari giovani tendono a coprire anche grandi distanze in cerca di una nuova zona da “colonizzare”.

Si tratta dei cosiddetti “maschi in dispersione”, impegnati nell’espandere il loro areale di distribuzione cercando una nuova compagna con cui riprodursi e fondare un nuovo branco. Come sottolineato d Rossi, però, è difficile accertare se il lupo avvistato sia effettivamente un esemplare giovane, e dunque in dispersione: «La vicinanza alle abitazioni non è tipica dei giovani – riflette l'esperto – Potrebbe trattarsi di un residente a caccia di ungulati. Se è un lupo residente si sposta è di solito per due principali motivi: caccia o marcatura territoriale».

Al netto delle motivazioni che hanno spinto il lupo ad avventurarsi vicino alle case (nei video lo si vede comunque dirigersi subito verso i boschi nel sentire avvicinarsi un'auto), studiosi ed esperti approfittano spesso di episodi come questi per sensibilizzare sull’importanza di tenere comportamenti adeguati in caso di incontro.

Il lupo non rappresenta un pericolo per l’uomo, tende anzi a rifuggire ogni tipo di contatto o interazione, ma in alcuni casi può capitare di incrociare le strade. In occasioni di questo genere è necessario mantenersi a distanza di sicurezza, non tentare di avvicinare il lupo né inseguirlo o tallonarlo con la macchina o altri mezzi. In generale è fondamentale per la sicurezza di entrambi evitare ogni genere di interazione, e anche i cani vanno tenuti al guinzaglio: il lupo non deve percepire minacce di alcun genere, ma sentirsi libero di allontanarsi e far perdere le sue tracce.

Kodami ha deciso di non ripubblicare la foto né i video visionati per rispetto dell'individuo e evitare inutili polemiche nel segno di una informazione utile alla conoscenza e al rispetto di tutte le specie.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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