Le immagini del lupo avvistato nel Bellunese, l’esperto: «Mettere in sicurezza i rifiuti urbani»

Un lupo è stato avvistato nuovamente a Campolongo, in provincia di Belluno. Secondo l'esperto di conservazione del lupo Marco Antonelli per evitare che i lupi che attraversano le zone periurbane possano abituarsi alla presenza dell'uomo è bene mettere in sicurezza i rifiuti urbani e sensibilizzare la cittadinanza.

10 Aprile 2024
18:48
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Un lupo è stato avvistato nuovamente nella frazione di Santo Stefano di Cadore del piccolo Comune di Campolongo, in provincia di Belluno. L'animale è stato ripreso intorno alle 22 di sera mentre si aggira tra i palazzi e le strade deserte, fatta eccezione per le persone che lo hanno incrociato.

L'animale dopo aver appurato la presenza delle persone che lo stavano riprendendo si è allontanato dalla parte opposta, ma questo non ha placato la paura dei residenti davanti al nuovo incontro con l'animale selvatico. Secondo i cittadini, infatti, non è la prima volta che lo stesso esemplare viene avvistato nella zona.

Un altro incontro era avvenuto la mattina di Pasquetta, quando una donna aveva incrociato un lupo mentre portava a passeggio il cane. A notare per primo la presenza del selvatico era stato proprio il cane, mentre la donna se n'è accorta poco dopo, una volta superato l'angolo del palazzo. Secondo il racconto della donna, il lupo sarebbe fuggito solo in seguito al forte rumore provocato dall'ombrello sbattuto ripetutamente su un camioncino nelle vicinanze.

È proprio la protagonista di quell'incontro a diffondere il nuovo video che mostra il lupo in città sul suo profilo social scrivendo: «Tutto normale ragazzi… Sono io la fifona… È solo un semplice lupo alle 22 che gira per il paese». La paura è quindi molto presente nella comunità Campolongo e ad amplificare questa sensazione è la possibilità che il lupo sia ormai un frequentatore abituale.

Contattato da Kodami, il divulgatore ed esperto di conservazione del lupo Marco Antonelli spiega: «Dalle immagini diffuse si può dire che quello ripreso si tratta di un lupo, anche se sono presenti alcune anomalie fenotipiche. Immagini più chiare dei segni caratteristici potrebbero fornire maggiori conferme».

La presenza del lupo nella provincia di Belluno non è però una novità. «Il lupo è in espansione rapida da 50 anni e di recente è ricomparso in tantissime aree dove prima non c'era. C'è però una differenza tra un individuo che non scappa davanti all'essere umano e uno che invece è diventato confidente, cioè che attivamente si avvicina alle zone antropiche perché ha collegato la presenza umana al cibo di facile accesso».

La soluzione prima ancora che dal cittadino deve venire dalle istituzioni locali, che devono agire consapevoli che questa gli individui di questa specie protetta potrebbe transitare vicino alle città: «È importante che i lupi che attraversano le zone periurbane non trovino disponibilità di cibo. Bisogna quindi mettere in sicurezza i cassonetti, controllare come le aziende del territorio smaltiscono i loro rifiuti, e sensibilizzare i cittadini sulle modalità corrette per lasciare cibo agli animali domestici. Sono infatti queste le tre risorse principali che i lupi possono sfruttare nelle nostre città».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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