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23 Ottobre 2022
8:56

L’oca Tommaso preso di mira dai visitatori reagisce. «Stress causato dalle persone»

L’oca Tommaso, ospite storico insieme alla sua fidanzata del Parco Pertini di Cotignola, in provincia di Ravenna, torna al centro dell’attenzione diventando mira di quanti non apprezzano la sua presenza.

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Periodicamente la questione si ripete. L’oca Tommaso, ospite storico insieme alla sua fidanzata del Parco Pertini di Cotignola, in provincia di Ravenna, torna al centro dell’attenzione diventando mira di quanti non apprezzano la sua presenza.

Un fatto piuttosto paradossale, visto che la possibilità di incontrare animali liberi è proprio una delle caratteristiche che rendono unico ed esclusivo il Parco.

Durante i mesi estivi il parco, però, è particolarmente frequentato e la presenza di tante persone mette sotto stress gli animali perché, come spiega l'Enpa di Lugo, referente del parco, vengono puntualmente disturbati, tanto da reagire e, magari, inseguire qualcuno, se quel qualcuno lo ha infastidito.

È questo che in pratica ha fatto l’oca Tommaso ricevendo in cambio bacchettate e comportamenti atti a spaventarla e allontanarla.

Una reazione che accomuna a adulti, bambini e anziani, ma assolutamente eccessiva rispetto a quella dell’oca che con il suo becco, può far male, ma di sicuro non creare danni gravi.

Una reazione peraltro proprio sbagliata se si decide di visitare il Parco Pertini, visto che come viene comunicato prima di entrare, la possibilità di incontrare e avere a che fare con Tommaso deve essere messa in conto, così come per tutti  gli altri animali in libertà che vivono nel parco.

Del resto, gli ospiti del parco, non sono coloro che entrano a visitarlo, ma sono i galli e le galline, le oche e le capre fino ai conigli, che non sono oggetti da prendere di mira. Ma sono esseri con un loro carattere che, come tutti, reagiscono se vengono disturbati.

Quindi, sottolineano dal Parco, «chi non apprezzi la loro presenza, forse è meglio che scelga per passeggiare o trascorrere del tempo libero altri tipi di aree verdi». Una scelta dalla quale ne potrebbero trarre vantaggio sia gli animali che i visitatori.

Nulla di più semplice, peraltro, visto che nel comune di Cotignola, insieme al Parco Pertini, ci sono molte altre aree in mezzo alla natura, ma senza la presenza di animali in libertà. Come il parco Rita Atria, il parco Bacchettoni, il parco Delvolto Argelli e quello Nilde Iotti. Quindi c'è solo che l'imbarazzo della scelta.

Il Parco Pertini, intitolato al presidente della Repubblica Italiana nel 1990, è uno dei fiori all’occhiello di Codignola. È una vasta area verde in cui la riserva naturale del Lago dei Gelsi dà rifugio a molte specie di flora e fauna selvatica.

Sono tanti, infatti, gli animali ospitati al Parco, soprattutto da cortile. Pavoni, capre, conigli, galline, oche, anatre, una sorta di piccola “fattoria” nata del tutto casualmente e dovuta alla liberazione nell'area, da parte di alcuni cittadini, di animali domestici dei quali non potevano più prendersi cura.

È così che il parco ha iniziato a popolarsi di nuovi ospiti, dotandosi delle strutture necessarie per il loro ricovero. Dal 2014, poi,  la cura degli animali è affidata all’ENPA, l’Ente Nazionale Protezione Animali. I volontari dell’organizzazione si occupano delle vaccinazioni e delle cure, delle sterilizzazioni per il controllo delle nascite, della pulizia e della manutenzione delle strutture.

Inoltre, i volontari presenti al parco, sono a disposizione dei bambini e delle famiglie per far conoscere più da vicino gli animali e soprattutto insegnare gli atteggiamenti corretti da mantenere per il loro rispetto e per una felice convivenza.

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Simona Sirianni
Giornalista
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