video suggerito
video suggerito
27 Novembre 2021
15:00

La strana vita delle “api avvoltoio” che mangiano solo carne e continuano a produrre miele

Le api avvoltoio mangiano esclusivamente carne dalle carogne, possiedono una flora batterica simile a quella di iene e avvoltoi e producono un miele a base di carne molto dolce e ricco di proteine.

54 condivisioni
Immagine

La quasi totalità delle api si nutre di polline o nettare e possiede quindi una serie di adattamenti morfologici e fisiologici specializzati per questo tipo di dieta. C'è però un piccolissimo gruppo di api ancora poco conosciuto che ha invece preso una direzione evolutiva completamente diversa: mangia esclusivamente carogne. Proprio per questo sono state ribattezzate api avvoltoio o api delle carogne e vista la loro singolare alimentazione un team di scienziati ha voluto studiarne gli adattamenti e la flora batterica. Secondo i risultati pubblicati recentemente sulla rivista mBio, i batteri intestinali di queste api sono molto diversi da quelle che seguono una dieta vegetariana e sono sorprendentemente simili a quelli dei veri avvoltoi e di altri mangiatori di carne.

Le singolari api avvoltoio

Immagine
L’area di studio in Costa Rica e l’esca a base di pollo usata per attirare le api. Figueroa et al., 2021

Le api avvoltoio sono piccoli imenotteri neri appartenenti al gruppo dei meliponini, comunemente note come api senza pungiglione. In realtà anche se spesso è assente, molti meliponini possiedono ancora un pungiglione, seppur molto ridotto, che in ogni caso non viene usato per la difesa. A oggi si conoscono solamente tre specie di api avvoltoio: Trigona necrophaga, T. crassipes e T. hypogea, le uniche a seguire una dieta necrofaga – cioè a base di carogne – obbligata. Tuttavia sebbene alcune di queste api siano state descritte da quasi due secoli, il loro insolito comportamento è stato scoperto solamente nel 1982. Sono le uniche api al mondo che si sono evolute per sfruttare fonti di cibo non prodotte dalle piante ed è perciò un cambiamento radicale rispetto a tutti gli altri imenotteri.

Quasi tutte le altre specie, come le api da miele, i bombi o le api solitarie, possiedono una flora batterica adatta a digerire polline e nettare, che è rimasta praticamente inalterata negli ultimi 80 milioni di anni. Per studiare se e come differissero i batteri della api avvoltoio i ricercatori sono andati in Costa Rica dove sono diffusi questi insetti, presenti esclusivamente in Centro e Sud America. Hanno preparato per loro delle esche a base di carne: pezzi di pollo crudo appesi ai rami e ricoperti di vaselina per tenere lontane le formiche.

Il microbioma delle api avvoltoio

Le esche hanno attirato con successo sia le api avvoltoio che alcune specie simili che però si nutrono solo occasionalmente di carne. Solitamente le api possiedono una sorta di cestino sulle zampe posteriori, utilizzato per raccogliere il polline. Tuttavia gli scienziati hanno notato che quelle che si nutrono di carogne usavano queste stesse "sacche" per raccogliere invece la carne. In pratica volavano via con dei cestini pieni di pollo, come fosse un take away.

Analizzando e confrontando i microbiomi delle api avvoltoio, di quelle che mangiano facoltativamente carne e delle tipiche api pollinivore, hanno trovato dei cambiamenti estremi nella flora batterica per le tre specie necrofaghe obbligate. Le api avvoltoio sono le uniche equipaggiate con batteri simbionti che amano gli acidi, del tutto simili a quelli che si trovano negli avvoltoi veri e propri, così come nelle iene e in altri mangiatori di carogne. Con tutta probabilità questi batteri le aiutano nella digestione della carne e proteggono gli imenotteri dai potenziali patogeni presenti nelle carogne in putrefazione. Tra questi batteri ci sono anche i Lactobacillus e i Carnobacterium, completamente assenti normalmente nelle altre api.

Un miele a base di carne e altre stranezze

Immagine
Una femmina adulta del genere Trigona

Flora batterica a parte, le stranezze delle api del genere Trigona non si limitano di certo esclusivamente alla loro insolita dieta. Sebbene non possano pungere, alcune possiedono infatti una sorta di dente specializzato proprio per tagliare la carne e possono perciò mordere, causando eruzioni e vesciche cutanee particolarmente dolorose. Inoltre, nonostante la dieta carnivora continuano a produrre miele, proprio come fanno le comuni api domestiche.

Una volta trovato un cadavere – che di solito viene "aperto" a partire dagli occhi – le api avvoltoio rilasciano la loro saliva sul corpo in decomposizione, per poi consumare e raccogliere la carne per immagazzinarla all'alveare. Prima di essere "lavorata" la carne viene conservata in speciali camere sigillate per due settimane e sono poi le operaie a rigurgitarla per produrre una sostanza incredibilmente resistente alla decomposizione e molto simile al miele. Questo miele a base di carne è molto dolce, ricco di proteine e del tutto commestibile e viene usato dalle stesse api per nutrire le proprie larve.

Gli scienziati continueranno a studiare queste api "alternative" per comprendere ancora più a fondo i meccanismi e gli adattamenti che le hanno portate sulla via della necrofagia, ma quel che è certo è che la natura non smette davvero mai di stupire.

Avatar utente
Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
Sfondo autopromo
Segui Kodami sui canali social
api url views