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23 Maggio 2022
17:00

La storia di Olimpia: adottare un cane adulto ti cambia la vita, in meglio

Olimpia ha tra i quattro e i sei anni e una storia di maltrattamenti alle spalle: quando è stata trovata era incinta e aveva una zampa rotta. Adesso è con la sua nuova famiglia umana che la sta aiutando a fidarsi di nuovo e ad essere felice.

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«Olimpia ha tra i 4 e i 6 anni. Non ne siamo sicuri. Perché? Beh, perché Olimpia è una cagnolina adottata». Comincia così il racconto che Mariella Lateano, una nostra lettrice, ha scelto di condividere con noi.

La storia di Olimpia, uno Spinone Italiano, non è iniziata nel migliore dei modi: «Probabilmente veniva usata come cane da caccia − spiega Mariella − ma poi hanno cominciato a sfruttarla come fattrice. Alla fine è stata abbandonata davanti al cancello di un rifugio: aveva una zampa rotta ed era incinta. Non abbiamo altre informazioni e forse è un bene che sia così».

Olimpia, distrutta e spaventata, ha dato alla luce i suoi cuccioli poco prima di essere operata alla zampa. Un'operazione necessaria per consentirle di condurre una vita normale. È stato allora che Mariella e il suo compagno Simone hanno fatto il loro primo ingresso nel rifugio: «Eravamo alla ricerca di un nuovo membro per la nostra famiglia e Olimpia ci è venuta incontro non appena ha sentito pronunciare il suo nome».

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Dopo aver completato l'iter per la sua adozione, Olimpia è andata a casa insieme con la sua nuova famiglia: «Una volta arrivati abbiamo capito che era traumatizzata. Lo sapevamo già, ma non credevamo così tanto. Anche gesti quotidiani, come infilare una giacca, la spaventavano molto − racconta Mariella − È stato un lungo percorso per tutti noi che cercavamo di farle recuperare fiducia nei confronti della specie che più l'aveva ferita».

È passato un anno da quel momento e la strada da percorrere è ancora in salita, ma Olimpia e i suoi umani sono felici dei passi fatti: «Vederla migliorare un po' di più ogni giorno, da un anno a questa parte, è commovente. Tanti piccoli cambiamenti ci hanno fatto capire che eravamo e siamo sulla strada giusta. Ha imparato a giocare, a godersi la vita e ad essere un cane: tutte cose che in passato le erano certamente precluse. Ora conosce perfettamente l'ora della pappa (è una golosona!), è stata al mare, nei boschi, in campeggio e a pesca, gioca persino con i cani del vicino ed è davvero il cane dell'annuncio che il rifugio aveva preparato per lei: "Spinoncina tanto dolce, sempre in cerca di una carezza"».

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«Ora è la luce dei nostri occhi e una compagna per la vita. Vorrei concludere con un appello: date una possibilità a un cane adulto, non fatevi ingannare da dettagli irrilevanti come gli anni, piuttosto andate in rifugio, prendetevi del tempo per conoscere l'essere vivente a cui potreste cambiare la vita e viceversa. Se l'età è solo un numero per gli umani, perché non può essere così anche per loro?», conclude Mariella.

«Speriamo che il nostro messaggio arrivi a quante più persone possibili e che vengano adottati tanti cani bisognosi di una casa».

Fonte | Mariella Lateano

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