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5 Marzo 2023
9:22

La storia di Aron, finito in canile dopo la morte del suo umano. «Aiutiamolo a trovare una famiglia»

Aron è finito al canile della Muratella dopo la morte di Ionel, un clochard con cui ha condiviso i suoi primi 4 anni di vita. Adesso cerca una famiglia che possa prendersi cura di lui.

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Ha trascorso i primi quattro anni della sua vita accanto al suo umano, Ionel, un clochard di Ostia che per restargli vicino ha rifiutato anche il ricovero in ospedale. E adesso che Ionel non c’è più, stroncato da un malore improvviso, Aron, Alaskan Malamute di 4 anni, cerca una nuova casa e una nuova famiglia.

La storia di Aron è raccontata della sezione di Ostia della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ha preso in custodia Aron i primi di febbraio. L’ingresso al canile della Muratella è stato necessario, perché le condizioni di Ionel, il suo umano, si erano aggravate all’improvviso: l’uomo, che viveva in una roulotte e che in precedenza aveva rifiutato il ricovero perché impossibilitato a portare il cane con sé e a lasciarlo a qualcun altro, è stato costretto a farsi accompagnare dai volontari della Croce Rossa in ospedale.

Aron è stato quindi  trasferito alla Muratella. Avrebbe dovuto essere una sistemazione temporanea, ma purtroppo Ionel è stato stroncato pochi giorni dopo le dimissioni da un malore. E il cane è rimasto in canile, all’interno delle quattro mura del box che, se nessuno dovesse adottarlo, diventeranno la sua casa definitiva.

«Aron è rimasto solo e cerca una famiglia a Roma che conosca la razza, preferibilmente come figlio unico – spiega Emanuela Bignami della Lega Nazionale per la Difesa del Cane – si possono comunque fare delle prove di compatibilità, ma solo con femmine. Per l’adozione è possibile contattare Lndc sez. Ostia (Roma) al numero 333.2729049 o via e-mail a legadelcaneostia@gmail.com».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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