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6 Febbraio 2023
15:16

Abbandonato dopo la morte del suo umano, Rio è stato adottato. «Ora una casa per Bayer e Rock&Roll»

Il giovane meticcio Rio era stato abbandonato dopo la morte del suo umano di riferimento. Grazie al passaparola online, in poco tempo ha trovato una nuova famiglia.

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Il 26 gennaio scorso su Kodami abbiamo pubblicato l'appello per trovare una nuova famiglia per Rio, un cane che era stato abbandonato dai parenti del suo pet mate dopo che quest'ultimo era morto.

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Rio prima dell’adozione. Nella foto in apertura a questo articolo Rio oggi nella nuova casa

«E' bastato davvero poco perché la persona giusta si facesse avanti – spiega a Kodami Luigi Carrozzo, fondatore del rifugio "L'emozione non ha voce" che ha contribuito a rendere nota la storia del meticcio – Grazie anche a Kodami l'appello è girato rapidamente e sono arrivate decine di richieste da tutta Italia, soprattutto dal Nord. La persona che si è occupata di seguire il percorso di adozione ha scelto una famiglia di Milano e oggi Rio vive anche insieme a un altro cane e ha la certezza di poter rimanere con una famiglia che lo ha accolto con grande amore e rispetto».

Rio ha tre anni e la sua vita era stata stravolta da un momento all'altro. Il suo caso era molto simile a quello di Peppiniello, il cane che ha vagato per giorni nelle strade di Napoli dopo che era stato abbandonato in strada dopo la morte del suo umano di riferimento. «Come per Peppiniello anche per Rio siamo riusciti a salvaguardarlo e davvero è stato fondamentale fare un passaparola che ha potuto contare sul supporto di un magazine come il vostro e la collaborazione di tanti volontari che hanno ripubblicato l'appello», continua Carrozzo.

Nell'oasi di Luigi Carrozzo ci sono altri cani che sono pronti per andare in adozione: «Vorrei trovare una famiglia in particolare per Bayer e Rock&Roll: due cani che davvero non si comprende perché non abbiano ancora avuto la loro occasione per vivere insieme a una persona di riferimento».

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Bayer

Bayer è un molosso di taglia media dal carattere dolce e pieno di energia. «E' con me da un paio d'anni, viveva con una persona ed è abituato alla dimensione familiare e cittadina di cui sente molto la mancanza. Gli piace passeggiare, correre ma adora principalmente avere un contatto diretto e unico con il suo umano. Ha intorno ai sei anni, ha un gran bel carattere e va d'accordo con i suoi simili e con le persone».

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Bayer

Rock&Roll invece è un simil Pitbull che, come dice Luigi, «è il "pit" perfetto anche per un neofita!». La battuta di Luigi è dovuta al fatto che Rock è davvero l'eccezione che conferma la regola: la sua dolcezza è la caratteristica principale che emerge tra le motivazioni che caratterizzano la razza da cui ha preso di più. «E' tenerissimo, incredibilmente socievole anche con i suoi conspecifici di qualsiasi taglia, razza e indipendentemente dal sesso – continua Carrozzo – E' un cane che mostra sempre il lato più tenero di questa tipologia che viene sempre percepita come "pericolosa": possenti e scattanti in realtà hanno un'anima dolce e sensibile».

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Rock&Roll

Rock ha intorno ai 4 anni, adora correre e divertirsi sia con gli umani che con gli altri cani e proprio la sua capacità di socializzazione con i suoi simili lo rende ancora più straordinario. «E' ancora giovane e per lui cerchiamo una persona dinamica e attenta alle sue necessità: un punto di riferimento coerente ma non "duro", un amico a cui dare uno sguardo prima di partire a razzo, insieme, verso nuove avventure», conclude il fondatore de "L'emozione non ha voce".

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Un primo piano di Rock&Roll

Per info su Bayer e Rock&Roll – Luigi Carrozzo, 3451713064

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Diana Letizia
Direttrice editoriale
Giornalista professionista e scrittrice. Laureata in Giurisprudenza, specializzata in Etologia canina al dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli e riabilitatrice e istruttrice cinofila con approccio Cognitivo-Zooantropologico (master conseguito al dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Parma). Sono nata a Napoli nel 1974 e ho incontrato Frisk nel 2015. Grazie a lui, un meticcio siciliano, cresciuto a Genova e napoletano d’adozione ho iniziato a guardare il mondo anche attraverso l’osservazione delle altre specie. Kodami è il luogo in cui ho trovato il mio ecosistema: giornalismo e etologia nel segno di un’informazione ad alta qualità di contenuti.
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