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27 Agosto 2023
7:38

La storia della gatta Marcella, a un passo dalla morte ma viva grazie alle volontarie

Era stata investita da un'auto a Ruvo di Puglia: da trovarsi a un passo dalla morte, una gattina è sopravvissuta grazie alla perseveranza delle volontarie Enpa.

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Era stata investita nel pieno centro di Ruvo. Una signora di buon cuore l’aveva trovata in una pozza di sangue e l’aveva portata in un cartone al gattile dell’Enpa. La storia di Marcella rischiava di essere come quella di tanti animali che perdono la vita per strada. In realtà possiamo già anticiparvi che questa volta si conclude con il lieto fine.

A raccontarci questa vicenda, che risale all’aprile dello scorso anno, sono state le volontarie della dell’Enpa di Ruvo di Puglia: «Le avevano fracassato il volto lasciandola in strada – spiegano a Kodami – Noi siamo abituate a intervenire per soccorrere gatti vittime della velocità delle automobili e dell’indifferenza di chi le guida ma questa volta era diverso. Siamo corse alla clinica Santa Fara di Bari nel tentativo disperato di salvarla, anche se la sua morte sembrava ormai annunciata».

La piccola, infatti, aveva perso molto sangue. Era disidratata, anemica, ipotesa, ipotermica, con trauma cranico e politraumatizzata. Dopo aver atteso che si stabilizzasse i veterinari approfondirono le indagini: la frattura mascellare non era operabile, si sarebbe dovuta sanare da sola. Era invece necessario intervenire chirurgicamente per la mandibola, completamente rotta e staccata dalla mascella, appesa a dei lembi di pelle e carne necrotica.

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In quelle condizioni non poteva alimentarsi e l’unica via era quella di eseguire un intervento chirurgico complesso e, di conseguenza, anche molto costoso: «Ci abbiamo provato e ci abbiamo creduto, nonostante ricevessimo critiche perché, secondo alcuni, ci stavamo accanendo provocando inutili sofferenze alla gattina – aggiungono dall’Enpa – A Marcella veniva applicato un sondino esofago-stomico, necessario per alimentarla e contemporaneamente veniva eseguito l’intervento di chirurgia ortopedica, che per fortuna riusciva perfettamente. Una volta dimessa, è entrata nel nostro gattile e, per oltre un mese, abbiamo alimentato Marcella attraverso il sondino cucito alla gola, con tanti mini turni e sacrifici delle volontarie, perché lei necessitava di mangiare poco e spesso, e di una pulizia continua della bocca. Quando per la prima volta l’abbiamo vista mangiare da sola non potevamo contenere la gioia! Dopo mesi di sofferenza abbiamo pianto per l’emozione».

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L’Odissea di questa gattina però non era finita. Prima la piometra, poi un problema agli occhi. Le volontarie si erano attivate per trovarle un’adozione del cuore, ma le sue condizioni ancora non erano tali da permetterne la partenza. Un’abrasione prima, una degenerazione della cornea poi rendevano necessaria una microchirurgia delicatissima per risolvere l’entropion che si era creato e rimuovere chirurgicamente il nigrum: «Per noi Marcella è stata sempre bellissima nonostante il suo musetto stravolto che chiedeva continuamente coccole e attenzioni, elargendo tantissime fusa – aggiungono le volontarie – Eravamo ormai rassegnate, sicure che non ne saremmo venute fuori. Invece anche stavolta la nostra piccola eroina superava l’ennesimo brutto scherzo del destino e i suoi occhi verde smeraldo tornavano a brillare e a reclamare carezze e affetto».

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Alla fine Marcella è riuscita a partire per la sua nuova casa a Ravenna, dove ha trovato una famiglia speciale ad attenderla: «Vogliamo ringraziare tutto lo staff della clinica Santa Fara di Bari, in particolare l’ortopedico, il dott. Abbrescia e la dott.ssa De Nitto – concludono – Ci teniamo a ringraziare medici speciali, le oculiste dott.ssa Mignozzi e dott.ssa Russo, e il dott. Lozupone di Lecce che ha operato Marcella salvandole gli occhi. La storia di Marcella ci ha insegnato l’arte della resilienza. Come sulle montagne russe, ogni volta che raggiungevamo la vetta della salvezza, si ripresentava il baratro di un nuovo problema. Ma noi, come lei, non ci siamo mai arrese e abbiamo fatto di tutto pur di assicurarle la felicità che meritava e ha ottenuto. Abbiamo impiegato tutte le nostre risorse fisiche, le nostre risorse emotive e le nostre risorse economiche (per la chirurgia ortopedica 1300€, per la piometra 700€, per la chirurgia agli occhi 900€, più le spese per le pappe, per le pomate, i colliri e le varie medicine), ma la gioia di saperla sana e amata è per noi volontarie indescrivibile e impagabile perché, si sa, il nostro cuore appartiene ai più deboli. Buona vita, Marcella, dalle tue zie dell’Enpa di Ruvo di Puglia».

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Roberto Maggi
Giornalista
Sono nato a Bari nel 1985. Sono un giornalista, fotografo e videomaker. Amo raccontare storie di animali sia con le parole che con le immagini. Sono laureato in giurisprudenza e da anni seguo la cronaca locale in Puglia. Amo tutti gli animali, ma in particolar modo i gatti. Faccio spesso amicizia con loro quando viaggio con la mia moto.
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