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10 Gennaio 2022
15:51

La storia dei tre gatti “innamorati” di una scatola: cosa ci insegna sulle motivazioni del gatto

Jessica Gerson-Neeves, originaria di Victoria, in British Columbia, ha raccontato una storia diventata virale: i suoi tre gatti hanno eletto la scatola di un frullatore come nuova "cuccia", e le foto hanno fatto il giro del web. Ma che cosa li ha spinti a comportarsi così?

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Tre gatti e una scatola: potrebbe essere il titolo di una favola per bambini o di uno sketch comico, ma si tratta in realtà di una storia decisamente reale, che pur facendo sorridere fa anche riflettere sulla natura dei felini con cui milioni di persone condividono quotidianamente l’esistenza.

La storia in questione la racconta Jessica Gerson-Neeves, originaria di Victoria, in British Columbia. Tutto inizia quando lei e la moglie Nikii ordinano un frullatore da una ditta specializzata e il frullatore arriva a casa. Sin qui nulla di strano, se non fosse che la scatola del suddetto frullatore attira immediatamente l’attenzione dei tre gatti di casa, che dopo averne preso possesso sedendocisi sopra a turno la eleggono nuova postazione prediletta.

«Quando il frullatore ci è stato consegnato, diverse settimane fa, lo abbiamo immediatamente portato dentro e l'abbiamo posato distrattamente sul pavimento della cucina "per un breve secondo". Quello è stato il nostro primo errore, ed è qui che le cose si fanno strane», ha spiegato Jessica in una lettera aperta inviata all’azienda tramite Facebook.

«Siamo le devote servitrici di un trio di gatti che si chiamano Max; George, distruttore di mondi; e Lando Calrissian – continua la donna – Pochi secondi dopo aver posato la scatola del frullatore, Max ha individuato la scatola e, supponendo che fosse per lui, ci è saltato in cima. E quello è stato l'inizio della fine».

Jessica poi spiega che da allora la scatola è stata occupata da uno, anche due gatti alla volta e ammetto ironica che «io mia moglie, uniche due umane in una casa con tre gatti, temiamo l'ipotesi di rimuoverli forzatamente e non abbiamo intenzione di farlo».

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Credit: Facebook /Jessica Gerson–Neeves

Da qui la richiesta all’azienda – esposta con un’ironia che ha contribuito a far diventare virale la storia – di poter ricevere tre scatole vuote della stessa foggia da donare ai gatti di casa: «Altre scatole di cartone sembrano non avere il fascino della scatola Vitamix (il nome del frullatore, ndr) e poiché, proprio come i meravigliosi frullatori, questa sembra essere costruita per durare, temiamo che possa essere la nostra unica via d'uscita dalla situazione in cui ci troviamo».

Il post ha reso Jessica, Nikii e i tre gatti che vivono con loro parecchio famosi in Rete, e l’azienda che produce i frullatori ha addirittura deciso di usare una foto dei gatti a presidio della scatola per una scherzosa campagna pubblicitaria sui social. Jessica intanto ha cambiato la sua bio su Twitter definendosi, tra le altre cose, «Responsabile del grande incidente Vitami del 2021, e per nulla spiacente di esserlo», e l'azienda ha (ovviamente) inviato le altre scatole vuote, di cui i gatti sono già entrati in possesso.

La storia, insomma, è diventata di tendenza, e ha anche suscitato parecchia curiosità: che cos’ha di tanto speciale quella scatola per attirare non uno, ma ben tre gatti?

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Credit: Facebook /Jessica Gerson–Neeves

Il bisogno di sicurezza e distanza (ma anche di intrattenimento)

Lo abbiamo chiesto a Sonia Campa, esperta di comportamento felino e membro del comitato scientifico di Kodami. Che ci ha spiegato che la passione dei gatti di casa Gerson-Neeves per la scatola del frullatore ha un’origina atavica: i gatti amano prendere posizione in luoghi sopraelevati, perché dà loro un senso di sicurezza e di controllo sull’ambiente circostante. La scatola inoltre è un luogo "circoscritto" e delimitato, che sia chiusa o aperta, e contribuisce ad aumentare il senso di sicurezza.

«È probabile che quei gatti, essendo in tre, possano avere un motivo in più per occupare una postazione sopraelevata, perché è un modo per distanziarsi ulteriormente dagli altri due – spiega Campa – Un'altra motivazione potrebbe stare nel fatto che, essendo ancora piena, la scatola è pesante, quindi stabile. I gatti avvertono questa cosa e quella scatola in particolare dà maggiore sicurezza rispetto a un’altra vuota».

Il fatto che i gatti abbiano eletto una scatola come postazione preferita fa anche riflettere sull’ambiente in cui sono inseriti: «Indirettamente i gatti stanno dando un  una sorta di “suggerimento" per arricchire un po' l'ambiente – conferma Campa – Potrebbe essere un po’ spoglio se una scatola attira tutta questa attenzione e un’idea potrebbe essere inserire elementi ulteriori su cui i gatti possono saltare, arrampicarsi e anche da dove osservare l’ambiente dall’alto».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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