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12 Ottobre 2022
12:36

La palla di api ronzanti e le altre foto vincitrici del Wildlife Photographer Of The Year

Una palla di api, l'accoppiamento tra due balene e la gorilla Ndakasi tra le braccia del ranger Bauma sono tra le foto vincitrici della 58esima edizione del Wildlife Photographer Of The Year, il più prestigioso concorso di fotografia naturalistica al mondo.

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© Karine Aigner, Wildlife Photographer of the Year

Nella meravigliosa cornice del Natural History Museum di Londra, sono state finalmente annunciate le foto vincitrici del Wildlife Photographer Of The Year 2022, il più importante concorso internazionale di fotografia naturalistica, giunto alla sua 58esima edizione.

Ad aggiudicarsi il titolo di "fotografa naturalista dell'anno" è stata l'americana Karine Aigner grazie alla sua straordinaria immagine di una "palla ronzante" di api che rotola sulla calda e polverosa sabbia di un ranch texano (immagine in copertina).

La fotografa americana è riuscita a catturare il raro momento in cui le api Diadasia rinconis sciamano tutte insieme per formare una sorta di "palla dell'accoppiamento". Un momento così difficile da catturare che le era già valso anche un altro premi, quello per il concorso BigPicture 2022.

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Le foto esposte al Natural History Museum di Londra (Credit Trustees of the Natural History Museum London)

Originarie del Nord e Centro America, i maschi di queste api solitarie quando pattugliano i territori alla ricerca di una femmina possono creare aggregazioni estremamente competitive, rumorose  e aggressive, finendo per aggrovigliarsi tutti insieme intorno alla stessa femmina nel tentativo di portare a termine l'accoppiamento prima degli altri.

Questo comportamento può essere osservato in un periodo di tempo molto limitato che dura circa due settimane, motivo per cui la scatto di Aigner non è così semplice da realizzare. Le Diadasia rinconis sono inoltre conosciute anche col nome inglese cactus bee, poiché sono i principali impollinatori di cactus e fichi d'India delle regione aride del continente americano. Lo scatto si è aggiudicato anche il premio per la categoria Behaviour: Invertebrates.

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© Katanyou Wuttichaitanakorn, Wildlife Photographer of the Year

Con The beauty of baleen, il sedicenne fotografo tailandese Katanyou Wuttichaitanakorn si è invece aggiudicato il titolo di giovane fotografo naturalista dell'anno. Nel suo scatto è possibile ammirare con un impressionante dettaglio i fanoni di una balenottera di Eden (Balaenoptera edeni). Questi cetacei possiedono fanoni di colore grigio che crescono all'interno delle loro mascelle superiori e che vengono utilizzati per filtrare le piccole prede dall'oceano, come i minuscoli pesci immortalati dal giovane fotografo.

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© Richard Robinson, Wildlife Photographer of the Year

Richard Robinson si è invece aggiudicato il premio per la categoria Oceans: The Bigger Picture, riuscendo a fotografare l'esatto momento dell'accoppiamento tra due balene franche australi (Eubalaena australis). Conosciuta dai Māori come tohorā, la popolazione della Nuova Zelanda è stata cacciata fino all'estinzione nel 1800, quindi questo raro momento rappresenta una nuova grande speranza per la specie nell'area.

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© Daniel Mideros, Wildlife Photographer of the Year

Daniel Mideros ha vinto il premio per la categoria Animals in their Environment, grazie a un bellissimo scatto di un orso dagli occhiali o andino (Tremarctos ornatus) ottenuto attraverso una fototrappola. Questi orsi, diffusi dal Venezuela occidentale alla Bolivia, hanno subito un calo drammatico a causa della frammentazione e della perdita dell'habitat. Minaccia rappresentata perfettamente in questo scatto.

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© José Juan Hernández Martinez, Wildlife Photographer of the Year

Per la categoria ritratti animali è stato premiato invece lo scatto di José Juan Hernández Martinez. Il fotografo spagnolo ha immortalato un maschio di ubara (Chlamydotis undulata) pronto ad esibirsi col suo bellissimo piumaggio per conquistare le femmine sull'isola di Fuerteventura, Canarie. Danzando e alzando le piume del collare, andrà avanti e indietro per tutto il giorno durante la stagione degli accoppiamenti.

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© Nick Kanakis, Wildlife Photographer of the Year

Per la categoria Behaviour: Birds ha vinto lo scricciolo boschereccio pettogrigio (Henicorhina leucophrys) di Nick Kanakis. Il giovane esemplare in foto, immortalato nel Tatamá National Park, in Colombia, sta mettendo in atto una tecnica di caccia davvero insolita: poggia la testa e l'orecchio a terra per ascoltare il rumore dei piccolissimi invertebrati che si muovono tra le foglie e la lettiera.

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© Dmitry Kokh, Wildlife Photographer of the Year

Il premio per il miglior scatto per a categoria Urban Wildlife se l'è aggiudicato Dmitry Kokh con la sua bellissima foto di un gruppo di orsi polari che hanno occupato una stazione meteorologica abbandonata in Russia. Vi avevamo già raccontato la storia di questa suggestiva e inquietante sequenza di scatti catturati dal fotografo russo.

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© Brent Stirton, Wildlife Photographer of the Year

L'emozionante foto della gorilla Ndakasi tra le braccia del ranger Andre Bauma, è forse una delle foto più potenti e toccanti che si siano mai viste. Lo scatto realizzato da Brent Stirton lo aveva già visto più volte, ma ora si è anche aggiudicato il prestigioso premio per la categoria Photojournalism. La gorilla che era diventata il simbolo del parco nazionale congolese per quel selfie del 2019 in cui appariva sfacciata e sorridente alle spalle del suo amico Andre, è morta dopo una lunga malattia e la foto struggente la ritrae abbracciata al suo Andre.

Queste erano solo alcune delle bellissime foto premiate e non che hanno partecipato a questa edizione. Per vedere tutte le altre basta sfogliare la gallery sul sito ufficiale del concorso.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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