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18 Aprile 2023
11:44

JJ4 era con i suoi cuccioli. La Provincia: «Verrà abbattuta con eutanasia»

JJ4 è stata catturata con l'utilizzo di una trappola a tubo in cui sono entrati anche due dei tre cuccioli con cui era ancora in compagnia. Gli altri animali sono rimasti in libertà, lei è al Casteller. «Procederemo all'abbattimento appena il Tar sblocca la situazione», ha di nuovo ribadito il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti.

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©Pat

Durante la cattura, avvenuta nella serata del 17 aprile, JJ4 era in compagnia dei suoi 3 cuccioli. Due di loro si trovavano addirittura all'interno della trappola a tubo utilizzata per avvicinarla. A dichiararlo è Raffaele De Col, Direttore del dipartimento Protezione Civile Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento, nell'ambito di una conferenza stampa: «I cuccioli sono al secondo anno di vita e ormai completamente autonomi, hanno un peso tra i 30 e i 45 chili, ma sono già pronti a vivere in autonomia».

Le operazioni sono state svolte lungo il torrente Meledrio, sulla sponda destra del Noce, il fiume che attraversa la Val di Sole. Ora l'orsa si trova al Casteller, mentre i 2 cuccioli che erano con lei sono stati liberati prima del trasferimento. Il terzo, invece, si era già allontanato in autonomia. «Non dobbiamo preoccuparci di come e dove vive JJ4, ma del futuro dell'intero progetto di reintroduzione – ha commentato il Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti – Quelli delle sue condizioni sono aspetti che interessano relativamente».

Raffaele De Col, spiega poi le modalità con cui verrà effettuato l'abbattimento: «In accordo con i veterinari, abbiamo deciso di intervenire con l'eutanasia – ha dichiarato Raffaele De Col – Questo è il metodo che riteniamo le causi minore sofferenza».

Nonostante la cattura, per il momento la Provincia non potrà intervenire con l'abbattimento dell'orsa, perché l'ordinanza di uccisione è stata sospesa fino all'11 di maggio. Lo scorso 14 aprile, infatti, il Tar ha accolto le motivazioni presentate dalla Lega Antivivisezione, facendo richiesta di visionare i documenti legati alla morte di Andrea Papi, il 26enne trovato senza vita nella notte tra il 5 e il 6 aprile nei boschi di Caldes.

«Abbiamo già consegnato la documentazione, ora ci aspettiamo che il Tar intervenga anticipando la propria decisione – aggiunge Fugatti – Ho già avvisato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e il Sindaco di Caldes, Michele Mocatti. Siamo soddisfatti ma anche amareggiati per non aver potuto procedere con l'uccisione nel 2020».

La Provincia di Trento ha ribadito con forza l'intenzione di procedere anche con gli abbattimenti di Mj5 e di M62, quest'ultima un'orsa che non si è mai resa protagonista di aggressioni agli esseri umani. «Per quanto riguarda il primo, abbiamo già il via libera di Ispra, ma stiamo lavorando per ottenere lo stesso risultato anche per M62 – aggiunge Fugatti – Questi 3 soggetti sono l'aspetto che ci interessa nell'immediato, ma confermo ancora una volta che la nostra preoccupazione principale è che i numeri tornino a circa 50 soggetti».

Raffaele De Col descrive infine le difficoltà affrontate durante le operazioni di cattura: «Abbiamo operato in un'area in cui si muovono circa 20 orsi, quindi è stato necessario lavorare con pazienza e precisione – e conclude – JJ4 ha mostrato un'aggressività preoccupante. Ha distrutto i cartelli di segnalazione che avevamo posizionato nella zona della cattura e anche le fototrappole. Quando è stata liberata al Casteller era tranquilla. Abbiamo dato ai nostri custodi l'ordine di prestare molta attenzione nell'avvicinarsi».

Poche ore dopo la notizia della cattura, la Lav fa sapere che nella giornata di mercoledì 18 aprile sarà a Trento per chiedere un incontro urgente con il Presidente Fugatti e organizzare il trasferimento dell’orsa verso il rifugio – santuario individuato. L'associazione, inoltre, dichiara di avere intenzione di verificare le condizioni di detenzione e di salute dell'orsa all'interno del Casteller.

«Il decreto del Tar che sospende l’ordinanza di abbattimento deve essere rigorosamente rispettato, altrimenti – commenta Oipa in un comunicato difenderemo l’orsa e i suoi piccoli in tutti i modi consentiti dalla legge».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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