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18 Luglio 2022
17:32

Interazioni tra persone e cinghiali, due ricoveri a Genova

Un anziano è finito a terra dopo lo scontro con un cinghiale su un sentiero e una donna è stata morsa ad un polpaccio mentre portava da mangiare agli animali nel bosco ma ogni dinamica va analizzata anche dal punto di vita etologico.

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cinghiale

Durante una passeggiata dietro casa, ieri mattina un uomo di 75 anni è stato urtato da un cinghiale in una stradina di Bolzaneto, sulle alture di Genova. L'anziano è caduto, riportando alcuni traumi e un forte spavento ed è stato trasferito, in codice giallo dalla Croce Azzurra di Fegino inviata dal 118, all'ospedale genovese di Villa Scassi.

Nella serata di domenica invece una donna che stava portando del cibo agli animali è stata morsicata al polpaccio e portata al Galliera dove è stata medicata e poi dimessa con una terapia antibiotica.

I cinghiali stanno comparendo sempre più spesso in città e sulle spiagge in Liguria e nel capoluogo. La scorsa settimana una donna ha denunciato di esser stata morsa a un braccio da un cinghiale in spiaggia a Genova Sturla mentre mangiava una pizza sulla battigia.

Ma ogni evento ha una dinamica e, proprio come sui sinistri stradali, è bene non pronunciarsi per partito preso: le condizioni ambientali, i soggetti coinvolti e le reazioni fanno spesso la differenza rispetto a ciò che accade. La presenza dei cinghiali nelle zone urbane ha portato Regione Liguria a pensare a un piano di contenimento che prevede un programma di abbattimenti straordinari a prescindere da quelli previsti per contrastare la diffusione della peste suina. Un'altra soluzione adottata è quella delle installazioni di reti anche elettrificate.

Prime barriere anti cinghiale tra le valli

Le prime reti metalliche anti cinghiale sono state posizionate tra Tiglieto e Mele, mentre a Casella in una zona a rischio di passaggio degli ungulati è stato sistemato il cosiddetto "pastore elettrico", la recinzione elettrificata in uso agli allevamenti. In totale in Liguria ci saranno 160 chilometri di rete e 7 di pastore elettrico in valle Scrivia. Particolare attenzione dunque anche per i pet mate a spasso nei boschi dell'entroterra ligure: per evitare ferite anche gravi o addirittura mortali ai propri cani si raccomanda l'uso di lunghine e di non lasciarli liberi.

Continua intanto la gestione dell'emergenza cinghiali in città sul tavolo della politica. Questa mattina si è espresso sul tema il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Alessio Piana: «Il pericolo per la presenza dei cinghiali sulle arterie stradali, sulle spiagge, nei cimiteri, nei giardini pubblici e addirittura negli ospedali della Liguria richiama tutti a un senso di responsabilità e pragmatismo, non certo a un approccio ‘disneyano' con la fauna selvatica in ambito urbano».

Stessa opinione del suo collega di partito e vicepresidente della Regione Alessandro Piana che ha confermato la necessità, secondo lui e il commissario del governo per la lotta alla peste suina africana Angelo Ferrari, degli abbattimenti senza distinzioni di popolazioni. Ad esempio, a Genova da tempo si è insediata nel fiume Bisagno una comunità di ungulati che è conosciuta da tutti i cittadini  e per cui gli animalisti genovesi avevano chiesto una tutela particolare realizzando nell'alveo del fiume, ormai messo in sicurezza da alluvioni grazie all'opera idraulica dello scolmatore, un'oasi naturale per divulgare l'importanza delle biodiversità e della fauna.

Atto vandalico alla cappelletta dei Cacciatori

«Questi animali in tali contesti non devono essere tollerati e vanno rimossi – contina invece Alessio Piana ricordando il recente atto vandalico nei confronti della cappelletta dei cacciatori a Quezzi – Occorre anche mettere in atto tutte le azioni possibili per prevenire queste situazioni realizzando idonee barriere e recinti per impedire agli animali selvatici di scendere in città e contrastando cattive pratiche come l’alimentazione abusiva che, ricordo, è perseguibile anche penalmente. Inoltre, a seguito dell’ultimo grave caso di vandalismo di presunti ‘ambientalisti’  o ‘animalisti’ registrato a Genova Sant’Eusebio, dove è stata sfregiata la Cappelletta dei Cacciatori e sono apparse scritte ingiuriose contro i cacciatori e gli appartenenti al Nucleo di vigilanza regionale, mi sono attivato con Regione Liguria, Comune, Municipio, proprietà dell'immobile per provvedere al più presto al ripristino del luogo sacro e simbolico e della cartellonistica danneggiata. Massima solidarietà e vicinanza al Nucleo di vigilanza regionale, professionisti seri e preparati quotidianamente impegnati in un lavoro delicatissimo, peraltro anche pericoloso, nei confronti dei quali non sono tollerabili gesti del genere. Mi auguro che i responsabili di questo grave episodio vengano perseguiti. Soltanto dei vili possono arrivare a compiere atti vandalici contro un luogo sacro e a ingiuriare lavoratori e cittadini cacciatori che meritano rispetto».

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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