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26 Dicembre 2021
12:00

In Cadore la cerva Angela fa le sue incursioni in città. I residenti invitano a rispettarla

Ad Auronzo di Cadore, in Provincia di Belluno, c’è una cittadina in più: Angela. Si tratta di una cerva che gira per il paese e che è stata adottata da tutti i residenti della zona. Poco prima di Natale, la sorpresa per i bambini dell’asilo nido “I folletti del bosco”. Il passaparola tra i cittadini è improntato sul rispetto della fauna selvatica anche attraverso un gruppo su Facebook dedicato a lei.

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Ad Auronzo di Cadore, in Provincia di Belluno, c’è una cittadina in più: Angela. Si tratta di una cerva che gira per il paese e che è stata adottata da tutti i residenti della zona. Poco prima di Natale, la sorpresa per i bambini dell’asilo nidoI folletti del bosco”. È riuscita ad entrare nel cortile dell’istituto e i piccoli l’hanno vista con il naso attaccato a una grande porta-finestra. L’animale è tranquillo e sembra non avere paura degli umani. Anzi: passa tra le case e qualcuno, quando può, gli lascia anche qualche carota da mangiare. In sostanza, è una storia in puro stile natalizio anche per il messaggio di rispetto per la fauna selvatica che arriva attraverso il passaparola tra i cittadini.

Su Facebook i residenti stanno raccontando i suoi passaggi in città con la pagina “Claretta la cerva del Comelico superiore”. E lì, hanno lanciato una serie di appelli per aiutarla a vivere in questo nuovo contesto senza umani troppo “impiccioni”. «Rispettare la fauna è un dovere ma sopratutto un principio di civiltà. In ogni caso non avvicinatevi troppo, lasciatela andare per la sua strada senza spaventarla. Mantenete la distanza», dicono. La cerva «gira per il Paese ormai ben voluta dalla maggior parte dei suoi cittadini. Ricordiamo che in varie località Italiane come l’Abruzzo queste splendide creature convivino quotidianamente con i cittadini senza grossi problemi». L’animale ricorda molto Claretta, l’animale che ai primi del 2018 girava per Sega Digon, nel Comune di Comelico superiore. E la storia è simile a quella dell'orso Juan Carrito.

E molti cittadini stanno lanciando una serie di appelli per evitare che ad Auronzo possano esserci i botti di fine anno. Un problema per cani e gatti ma anche per Angela, che potrebbe spaventarsi. Per questa ragione molti residenti hanno chiesto di fare il possibile per evitarli. I forti rumori possono indurre gli animali a rocambolesche e pericolose fughe, con traumi che possono essere così forti da durare anche molto tempo dopo la fine dei festeggiamenti. Diverse città italiane hanno disposto, con apposite ordinanze, il divieto per l’ultimo dell’anno. Ma la repressione e l’accertamento della violazione è molto difficile. Ecco perché fondamentale è (e resta) il senso civico. Oltre che il rispetto degli animali.

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