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21 Agosto 2023
18:21

Il video dei cinghiali che mangiano la sella di uno scooter a Genova

La scena è stata immortalata da alcuni passanti, evidentemente incuriositi dall’azione di un gruppo di cinghiali. È l’ennesimo episodio di difficile convivenza tra umani e ungulati sulle alture del capoluogo ligure.

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Nuovo capitolo dell’ormai lunga storia di non sempre facile convivenza tra cinghiali e umani sulle alture di Genova. La città ligure è stata una tra le prime in Italia a sperimentare la discesa degli ungulati che dai boschi hanno iniziato a girare anche per le strade e tra le case dimostrando di non temere la presenza dell’uomo e, in generale, la vita in un mondo sempre più urbanizzato.

E così, dal quartiere di Camaldoli, arriva il video di un residente che ha immortalato una famiglia di cinghiali intenta a mangiare la sella di uno scooter posteggiato a bordo strada. Nel video si vede chiaramente l’esemplare più grande, molto probabilmente la mamma dei cuccioli al seguito, mentre morde a più riprese il sellino, per poi dedicarsi anche al bauletto. Un’azione lunga e insistita che lascia presumere che all’interno del sottosella fosse presente del cibo. Più difficile immaginare che l’animale fosse realmente interessato a cibarsi della gommapiuma. Il tutto sotto lo sguardo incuriosito dei presenti.

L’episodio di Camaldoli si inserisce in un momento non certo semplice per la Liguria che, da Levante a Ponente, fa i conti con continui incontri tra umani e cinghiali e, come diretta conseguenza, vede molti sindaci sul piede di guerra pronti a chiedere aiuto ai cacciatori per abbattere gli esemplari protagonisti di episodi considerati pericolosi. Anche Regione Liguria ha voluto alzare il tiro scatenando un polverone di polemiche con l’approvazione dell’emendamento che consente la caccia al cinghiale anche con arco e frecce, norma che ha generato l’immediata reazione indignata delle associazioni animaliste e non solo. L’accusa di aver approvato una «barbarie legalizzata» non lascia molto spazio all’immaginazione e le firme raccolte con la petizione online hanno superato quota 100 mila.

Proprio in questi giorni, l’associazione GAIA Animali e Ambiente e gli Animalisti Genovesi sono nuovamente intervenuti per sollecitare un passo indietro. «L’avere ottenuto il giusto clamore e decisa contrarietà nell’opinione pubblica, e anche in modo trasversale nel mondo politico, rispetto alla primitiva decisione presa da buona parte del Consiglio Regionale della Liguria – dice Edgar Meyer, presidente nazionale di GAIA – ci spinge a formulare, almeno rispetto all’utilizzo dell’arco, l’unica iniziativa definitiva che possa valere per tutto il territorio nazionale: una proposta di legge sottoscritta da parlamentari di tutti i gruppi politici che vieti la caccia con l’uso dell’arco. Nei prossimi giorni invieremo all’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, che già ha preso una posizione nettamente contraria al barbaro strumento di caccia, un testo base da cui ci aspettiamo la formulazione di una proposta di legge condivisa da presentare alla ripresa dei lavori parlamentari».

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Pietro Zampedroni
Giornalista
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