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24 Maggio 2021
16:12

Artù, il timido Setter irlandese adottato dal Sindaco di Alghero

Il Sindaco della città di Alghero, in provincia di Sassari, ha adottato Artù, un Setter irlandese che da tempo era ospite del canile Primavera di Santa Maria La Palma. L'associazione "DNA randagio" che gestisce la struttura racconta il percorso di adozione e la sensibilità dimostrata verso le difficoltà del cane.

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Mario Conoci Sindaco di Alghero adotta Artù al canile

Mario Conoci, sindaco di Alghero, in provincia di Sassari, ha adottato Artù, un Setter irlandese particolarmente sensibile che da tempo viveva nel canile "Primavera" di Santa Maria La Palma, dove l'Associazione "DNA randagio" da anni lavora per fare in modo che le adozioni avvengano seguendo un percorso pre adottivo attento e accurato. «Il Sindaco con questo gesto ci ha fatto il più bel regalo che potesse fare – spiega Silvia Pintus, educatrice cinofila e fondatrice di "DNA Randagio"- Adottare un cane nel canile della propria zona è un messaggio importante. Soprattutto se lo si fa con consapevolezza e sensibilità, come è avvenuto in questo caso».

L'adozione di Artù: «Hanno scelto lui anche se richiedeva più impegno»

«Quando il Sindaco è arrivato in canile era il giorno di Pasqua – racconta Silvia Pintus – Si è mostrato da subito disponibile ad affrontare il percorso di adozione che comprende 3 appuntamenti conoscitivi presso il canile e alcuni incontri a domicilio». Dopo un'attenta analisi del contesto e delle richieste della famiglia, le educatrici hanno proposto agli adottanti 4 cani: «Oltre ad Artù abbiamo scelto per loro anche tre femmine, avvisando subito il Sindaco e la sua compagna del fatto che l'adozione di Artù avrebbe implicato un percorso più impegnativo rispetto agli altri cani per via delle sue difficoltà, ma loro si sono dimostrati disponibili ad ascoltare le necessità e i tempi necessari e hanno scelto proprio lui».

Artù infatti è un cane dal passato poco sereno: «Il suo precedente proprietario non era in grado di occuparsene in maniera adeguata e quindi scappava, purtroppo però non era abituato al traffico e questo lo metteva in pericolo  – spiega l'educatrice – È un cane chiuso e timido e quando è arrivato da noi abbiamo fatto in modo di trovargli compagni di box che potessero aiutarlo a superare le sue difficoltà – spiega Silvia Pintus – Ma i suoi compagni, purtroppo o per fortuna, trovavano sempre adozione e lui pativa ogni volta la solitudine». A convincere le educatrici infatti, non è stata solo la delicatezza dimostrata dalla famiglia e l'adeguato contesto di vita che avrebbe affrontato, ma anche la presenza di un altro cane in famiglia: «La famiglia del Sindaco viveva già un altro cane, Peppino, molto aperto, socievole e propositivo con i suoi simili. Questo fattore ci ha ulteriormente convinte che si trattasse proprio della famiglia giusta per lui». A seguito dell'adozione, le educatrici dell'associazione sono tornate a casa del Sindaco per gli incontri post affido: «Dopo 10 giorni Artù sembrava già un altro cane, ci ha dato l'impressione di essere rinato e questo per noi è stato il regalo più grande».

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Cosmo, lo spirito libero della spiaggia

La storia di Cosmo: «Un'anima libera che ama la spiaggia»

L'Associazione "DNA randagio" si occupa del canile Primavera da 5 anni: «La nostra struttura è molto grande e nei mesi estivi gli ospiti aumentano a causa degli abbandoni – spiega Silvia Pintus – Ognuno dei cani che ospitiamo occupa un posto speciale nei nostri cuori, ma alcune storie sono davvero sorprendenti. Prima tra tutte quella di Cosmo, che è stato trasferito e operato in canile perché investito da un'auto. Pochi giorni dopo l'operazione però, il suo animo libero lo ha portato a fuggire dalla gabbia di degenza». In seguito alla fuga, il canile ha ricevuto segnalazioni per 3 giorni e poi nulla: «Pensavamo fosse morto, ma dopo sei mesi ci è stato segnalato un cane che viveva in una zona molto turistica a pochi passi dal mare – racconta l'educatrice – quando siamo andati a prenderlo abbiamo scoperto che era proprio lui e che aveva trovato il suo posto ideale in spiaggia, a 15 chilometri dal nostro canile».

Come spesso accade ai cani abituati alla libertà e ai rischi della vita di strada, Cosmo è un cane molto autonomo: «Abbiamo fatto richiesta per riconoscerlo come cane di quartiere, in modo da restituirgli la vita che cercava, ma il suo spirito libero rimane lo stesso del giorno in cui è scappato dal canile e in libertà rischierebbe di causare incidenti. Per lui aspettiamo una famiglia che viva in un ambiente adatto alle sue necessità e magari a pochi passi dal mare, il suo posto preferito».

La collaborazione tra canile e amministrazione: «158 adozioni e 1 rientro nell'ultimo anno»

«A permetterci di lavorare in modo accurato è anche la collaborazione con l'Assessore all'ambiente e alle politiche sul benessere Animale Andrea Montis – spiega Silvia Pintus – il quale ha sempre accettato le nostre proposte e ci ha costantemente supportati nel nostro lavoro». Questa collaborazione ha permesso al territorio di Alghero di eccellere in fatto di adozioni presso il canile Primavera: «Inizialmente le persone del posto non credevano che un percorso di adozione attento e consapevole come quello che proponiamo noi, potesse fare davvero la differenza. Alcuni ci prendevano addirittura in giro, ma con il passare del tempo abbiamo dimostrato che non è così – conclude l'educatrice – Nell'ultimo anno abbiamo svolto 158 adozioni e c'è stato un solo rientro in struttura. Oggi gli adottanti si affidano di più e questo è anche perché abbiamo una prassi molto chiara: qualunque problema si presenti con il cane adottato, siamo disponibili ad affrontare un percorso per aiutare la famiglia e il cane. Il dialogo con noi rimane sempre aperto».

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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