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9 Novembre 2022
16:08

Il guinzaglio va messo sempre, se ci sono altre persone o animali: la sentenza della Cassazione

Chi assume la custodia di un cane deve adottare in ogni occasione le cautele idonee ad evitare che lo stesso possa aggredire persone o altri animali. Il cane deve sempre avere il guinzaglio, ed eventualmente anche la museruola, se nell’occasione sono presenti terzi. Questo il principio stabilito dalla Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 37183 del 2022.

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Articolo a cura dell' Avvocato Salvatore Cappai
Civilista, esperto in diritto degli animali
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Chi assume la custodia di un cane deve adottare in ogni occasione le cautele idonee ad evitare che lo stesso possa aggredire persone o altri animali. Deve dunque condurlo al guinzaglio (eventualmente facendogli indossare la museruola) anche quando cammina in aperta campagna, se nell’occasione sono presenti terzi. Questo il principio stabilito dalla Corte di Cassazione con la recente sentenza n. 37183 del 2022.

La Cassazione penale, con la sentenza n. 37183 del 3 ottobre 2022, si è pronunciata su un caso di aggressione da parte di due cani a danno di una signora che, come loro, passeggiava in aperta campagna. I Giudici di merito, nei gradi precedenti, avevano già condannato i due detentori degli animali aggressori – un uomo e una donna – per il reato di lesioni personali colpose (fortunatamente lievi).

Nel proprio ricorso questi ultimi si sono difesi sostenendo che:

  • non fossero formalmente loro i proprietari degli animali aggressori;
  • la donna (detentrice) si trovasse a cento metri di distanza dai cani e quindi non avrebbe avuto, in ogni caso, alcuna possibilità di intervenire;
  • i cani fossero liberi dal guinzaglio e non indossassero la museruola in quanto si trovavano in una zona di campagna, solitamente non frequentata da persone;
  • i cani fossero di indole tranquilla, come dimostrato da relazioni veterinarie;
  • la vittima avesse tenuto un comportamento scorretto che ha scatenato l’aggressività dei cani.

La Cassazione ha ritenuto infondati tutti questi motivi di ricorso e confermato la condanna evidenziando quanto segue:

  • l’obbligo di custodia di un cane (e in generale di un animale) “sorge ogni qualvolta sussista una relazione di semplice detenzione, anche solo materiale e di fatto, tra un certo soggetto e un animale, non essendo necessario un rapporto di proprietà in senso civilistico”;
  • il fatto che la donna si trovasse a grande distanza dagli animali e dunque non potesse intervenire per fermarli non esonera dalla responsabilità, bensì costituisce un profilo di colpa;
  • a nulla rileva il fatto che i cani si trovassero in aperta campagna. Ciò che conta è la presenza di persone nel momento in cui si decide di liberare i cani dal guinzaglio e lasciarli girare privi di museruola;
  • l’aggressione da parte di un cane, seppur solitamente inoffensivo, non è certamente un evento imprevedibile;
  • il comportamento della vittima, seppur scorretto, non esclude la responsabilità del detentore dell’animale aggressore. In taluni casi può semplicemente ridurre il grado di detta responsabilità.

La sentenza esaminata è molto importante perché ci fa capire quanto sia estesa la responsabilità di chi decide di accudire un animale. Il detentore e custode dello stesso deve utilizzare ogni misura idonea ad evitare aggressioni e deve farlo sempre, anche quando passeggia con il proprio cane in aperta campagna.

Il principio dettato va a completare la regola generale dettata dall’ordinanza del Ministero della Salute del 6 agosto 2013, secondo cui: «il proprietario e il detentore» di un cane devono "utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell'animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni”; “portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l'incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti”.

In altre parole, anche se la normativa stabilisce l’obbligo di uso del guinzaglio con riguardo alle aree urbane, il detentore di un cane – se vuole evitare responsabilità da aggressioni, sia in sede penale che civile – deve utilizzarlo anche in campagna, nel caso in cui vi sia la presenza di altre persone e/o altri animali. Stesso discorso con riguardo all’uso della museruola.

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Salvatore Cappai
Avvocato
Avvocato con la passione per la divulgazione. Mi occupo di diritto civile, con particolare riguardo ai campi della responsabilità civile, dell’assistenza alle imprese e del “diritto degli animali”. Mi sono avvicinato a quest’ultima materia circa dieci anni fa, quando ho incontrato Gaia, la mia cagnolina, che ha stravolto la mia visione sul mondo degli animali e sulla vita assieme a loro. La mia community social, nella quale da anni informo con semplicità su tematiche giuridiche, conta oltre 350.000 iscritti.
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