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Il gufo reale (Bubo bubo) è un rapace appartenente alla famiglia degli strigidi presente in quasi tutte le regioni del nostro paese.
A caratterizzarlo sono soprattutto le sue grandi dimensioni, che fanno di lui il gufo più grande del mondo, e gli occhi, arancioni e rotondi, che a prima vista possono fargli assumere un aspetto quasi inquietante per via del suo sguardo fisso e penetrante.
Come è fatto il gufo reale
Il gufo reale è il più grande rapace notturno esistente e può raggiungere i 65 centimetri di lunghezza, i 4 chili di peso e quasi i 2 metri di apertura alare.
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Ha ciuffi auricolari neri e molto evidenti e il suo piumaggio è prevalentemente marrone (chiaro e scuro) e nero. Pur mantenendo gli stessi colori, la sua tinta diventa gradualmente più chiara nella parte inferiore del corpo, verso la coda che è molto corta.
La forma del corpo è massiccia e questa caratteristica è particolarmente evidente nelle femmine, che raggiungono dimensioni leggermente superiori rispetto a quelle dei maschi. Questo particolare dettaglio è però l'unico fattore di dimorfismo sessuale che permette di distinguere gli individui maschi dalle femmine.
La testa, a differenza del resto del corpo, presenta anche sfumature grigie e bianche, la gola è quasi completamente bianca e, come tutti i gufi, anche quello reale è in grado di ruotarla fino a 270 gradi.
Le ali sono lunghe, ma non diventano particolarmente fine verso la punta e mantengono invece una forma arrotondata.
Habitat e distribuzione
Il gufo reale è presente quasi ovunque in Europa, ad eccezione del Regno Unito, dell'Irlanda e di alcune zone della costa atlantica. La sua diffusione raggiunge inoltre l'Asia centrale, il Medioriente e l'Africa settentrionale.
Nel nostro paese è presente quasi ovunque (eccezion fatta per la Sicilia), e la popolazione secondo i dati diffusi dalla IUCN, è formata da 500/700 individui ed è quindi considerata una specie vulnerabile.
I gufi reali sono animali fortemente adattabili che prediligono però le aree boschive costituite da foreste di conifere ricche di pareti rocciose dove poter nidificare. Possono vivere però anche nei deserti, nelle zone montane e nei pressi dei corsi fluviali e si adattano con facilità alle grandi praterie di terreni agricoli industriali, a patto che vi sia sufficiente disponibilità alimentare e possibilità di creare un nido.
Si tratta di una specie prevalentemente crepuscolare che caccia nei pressi del nido durante gli orari dell'alba e dell tramonto. La maggior parte delle ore del giorno le trascorre invece all'interno del suo riparo, che può essere formato in una fessura nella roccia, ma anche nel tronco di un albero e, solo raramente, al suolo.
La vita del gufo reale
I gufi reali sono animali dalle abitudini sedentarie e per molti periodi dell'anno sono solitari.
Trascorrono però molto tempo in coppia nel periodo del corteggiamento, che ha inizio nei primi mesi autunnali.
Generalmente depongono le uova (da una a quattro) una volta all'anno, nei mesi in cui inizia l'inverno. I pulli sono in grado di nutrirsi e deglutire autonomamente già dopo 3 settimane di vita ed entro la quinta settimana cominciano a muoversi intorno al nido.
A due mesi sono generalmente pronti per l'involo anche se il primo volo è solo di pochi metri.
Soprattutto durante il periodo dell'accoppiamento, il gufo reale emette una vasta gamma di vocalizzazioni che, grazie al volume e all'intensità, permette loro di comunicare anche a grande distanza.
Sempre grazie alle vocalizzazioni, anche a grande distanza questi rapaci possono individuare l'età, le dimensioni, lo stato d'animo e la distanza dell'individuo che emette i suoni. Vengono anche utilizzate per minacciare gli intrusi e, nel periodo degli accoppiamenti per comunicare con gli individui dell'altro sesso.
Durante l'autunno successivo alla nascita, i gufi reali lasciano il nido (o vengono cacciati dai genitori) e dai 2 anni di età saranno sessualmente maturi e potranno quindi riprodursi.
I gufi reali non hanno veri e propri predatori e quindi si tratta di un animale molto longevo. In natura vivono circa 20 anni, ma secondo quanto pubblicato sul sito del Museo di Zoologia dell'Università del Michigan, in cattività possono raggiungere addirittura i 60 anni.
Si tratta di animali territoriali, in grado di difendere il proprio territorio anche in maniera feroce dalla presenza dei propri simili. Generalmente non si spostano dalla propria zona, a meno che non vengano obbligati a muoversi per via della scarsità di prede o se vengono cacciati da altri gufi.
Si tratta di una specie molto elusiva ed è infatti molto difficile avvistarli, anche perché si attivano durante le ore diurne solo se devono affrontare una forte scarsità alimentare.
Alimentazione
Il gufo reale è un animale carnivoro e le parti non digeribili delle sue prede, come le ossa, le penne o i peli vengono rigettate e si chiamano "borre".
Hanno una forma allungata di circa 3-4 centimetri di diametro. Analizzare le borre appartenenti agli individui di una specie è una pratica molto comune per i ricercatori che, grazie a questo metodo ottengono importanti informazioni riguardo la dieta dell'animale.
Uno studio svolto in Norvegia e pubblicato nel 2016 ha permesso di determinare che la dieta dei gufi reali del Nord Europa è prevalentemente basata sui piccoli mammiferi (63,5%), ma vengono predati anche uccelli (19%), anfibi (16%) e pesci (0,3%), la restante percentuale è invece formata da diverse specie di invertebrati. Sempre secondo lo stesso studio, condotto in una zona montuosa nei pressi del mare, la varietà degli alimenti cambiava in base all'altitudine in cui vive l'animale e alla vicinanza o meno alla costa.
Le minacce della specie
Il gufo reale non ha predatori naturali e i rischi che incontra sono soprattutto causati dall'uomo.
A livello globale non è considerato una specie a rischio di estinzione. In Italia però, la sua diffusione è purtroppo in calo a causa della distruzione del suo habitat, ma anche della persecuzione diretta da parte dei bracconieri.
Secondo quanto riportato sul sito della Fondazione Bioparco di Roma, molti gufi reali perdono inoltre la vita in seguito agli impatti contro le linee elettriche.
