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6 Luglio 2023
18:30

Il Comune di Roseto degli Abruzzi ribadisce il “no” al circo con gli animali

L'amministrazione del Comune in provincia di Teramo risponde a chi ha criticato l'arrivo del circo Orfei in città, accompagnato dalla «grande carovana di animali».

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Niente circo con animali sul territorio del Comune di Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo. La specifica arriva direttamente dall’amministrazione comunale, che è intervenuta nei giorni scorsi sull’argomento dopo l’accesa polemica partita sui social all’arrivo del circo Paolo Orfei.

Il tendone è stato allestito nei giorni scorsi al Palasport di piazza Olimpia, e le locandine che annunciano spettacoli dal 7 al 9 luglio sono corredate da immagini di coccodrilli, giraffe, tigri, zebre e leoni. E non si tratta di immagini puramente decorative, perché come si legge nella descrizione dello spettacolo, sotto il tendono verranno esibiti «la grande carovana di animali, bisonti americani, dromedari, lama, Niky Martin che accompagnerà in pista anche il simpatico ippopotamo Rocky ed ancora la star del circo che ha sfilato anche al festival di Montecarlo, l’elegante e maestosa giraffa Sidney amica del pubblico e amante delle coccole».

Ancora una volta, insomma, un circo che sfrutta gli animali selvatici per intrattenere il pubblico sottoponendoli a quelle che in alcuni casi sono vere e proprie torture e costringendoli a vivere in condizioni incompatibili con il loro benessere, lontani dal loro habitat e da anni cresciuti in cattività. E molti cittadini di Roseto degli Abruzzi sono insorti, a dimostrazione del netto cambio di sensibilità verso l’argomento che accomuna sempre più persone: sui social hanno iniziato a piovere commenti contrari a una manifestazione che ancora utilizza gli animali per fare e dare spettacolo, critiche che sono arrivate inevitabilmente sul tavolo dell’amministrazione comunale. Che ha voluto chiarire che «il Comune non ha rilasciato alcuna autorizzazione che permette l’esibizione di un circo con animali a Roseto degli Abruzzi nei prossimi giorni».

Il Comune ha fatto riferimento a «questioni meramente tecniche che non hanno permesso da parte degli uffici il rilascio dei permessi», e ha fatto riferimento al regolamento per il benessere degli animali approvato nel 2020, che all’articolo 9 stabilisce che «il Comune di Roseto Degli Abruzzi è assolutamente contrario all’uso di animali nei circhi ed in manifestazioni assimilabili», e che «è comunque consentito l’attendamento esclusivamente ai circhi che rispettano i requisiti prescritti dalla commissione CITES istituita presso la commissione dell’ambiente, con deliberazione del 10 maggio 2000 “criteri per il mantenimento di animali nei circhi e nelle mostre viaggianti” e successive modifiche ed integrazioni, emessa in ottemperanza alla legge 7 del febbraio 1992 n. 150 e successive modifiche e integrazioni. Al momento della richiesta di attendamento devono produrre tale certificazione».

Cè poi un’ordinanza, la numero 17 del primo luglio 2022, con cui si vieta nel territorio rosetano l’utilizzo di animali negli spettacoli circensi e dove «è fatto divieto di attendamento, nel territorio comunale, dei circhi con esemplari delle seguenti specie: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni».

«In queste ore, contraddistinte da un’accesa discussione rispetto all’arrivo in città di un circo, possiamo confermare che, da parte dell’Amministrazione Comunale, non è stata rilasciata alcuna autorizzazione per lo svolgimento di spettacoli circensi in città che prevedono l’utilizzo di animali – hanno detto in una nota il sindaco Mario Nugnes e l’assessora Annalisa D’Elpidio – Affinché gli spettacoli circensi possano essere svolti nel territorio di Roseto, infatti, è necessario il rispetto di una serie di prescrizioni stringenti e previste nell’ordinanza sindacale. In ogni caso, qualsiasi arrivo di un circo, a prescindere dall’utilizzo degli animali negli spettacoli, dovrà sempre garantire le condizioni di benessere animale come previsto dall’Ordinanza. L’obiettivo è favorire un programma che privilegi le abilità artistiche, acrobatiche e comiche di equilibristi, trapezisti, giocolieri e clown, capaci di dare vita ad uno show per tutta la famiglia senza lo sfruttamento di poveri animali».

Anche in questo caso è un Comune a disciplinare le modalità con cui i circhi possono stabilirsi in una città e dare vita ai loro spettacoli. A oggi infatti non esiste ancora una legge nazionale che vieti lo sfruttamento degli animali nei circhi. A oggi l’unica norma nazionale che disciplina i circhi è la legge numero 337 del 1968, che sancisce che «lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore», e nella stragrande maggioranza dei casi sono i singoli Comuni a muoversi per imporre lo stop allo sfruttamento di animali durante gli spettacoli firmando apposite ordinanze. Provvedimenti che vengono sempre impugnati davanti al Tar, con i giudici amministrativi che quasi sempre danno ragione alle compagnie circensi in un circolo vizioso in cui a farne le spese sono gli animali.

Qualche passo avanti in questo senso c’è stato con l’approvazione, nel luglio del 2022, della Legge delega sullo spettacolo, che regolamenta il rilancio degli spettacoli viaggianti con artisti vietando, tra le altre cose, l'uso di animali selvatici come tigri, leoni, elefanti. A febbraio 2023, però, con l'approvazione della conversione del Disegno di Legge "Milleproroghe", il Senato ha dato il via libera allo slittamento dal 18 maggio di quest'anno al 18 agosto 2024 per la presentazione del Decreto Legislativo attuativo della legge. Si allungano quindi i tempi per l'attuazione delle Leggi sullo spettacolo dal vivo, e quindi anche per lo stop all'utilizzo degli animali nei circhi, e nel mentre continuano a verificarsi situazioni anche molto rischiose, prime tra tutte le fughe degli animali dai recinti e dalle strettissime gabbie e le incursioni su strade e superstrade.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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