«No al circo con animali»: domenica la manifestazione a Napoli

Nel quartiere Fuorigrotta, a Napoli, si terrà una manifestazione per dire basta al circo con animali: uno sfruttamento sistematico di elefanti, tigri e altri selvatici che vengono regolarmente sfruttati.

2 Febbraio 2024
15:18
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Domenica 4 febbraio dalle ore 16.30 alle ore 19 a Napoli si terrà una manifestazione per dire basta al circo con animali. La protesta si terrà davanti ai tendoni del circo diretto da Vinicio Togni, in viale Giochi Mediterranei, nel quartiere di Fuorigrotta.

Il circo è arrivato in città lo scorso 22 dicembre e, secondo la prima programmazione, sarebbe dovuto restare fino al 4 febbraio ma c'è stato un cambiamento con il prolungamento degli spettacoli fino al 3 marzo. Inoltre, in base alle nuove disposizioni arriverà anche la famiglia Gartner, vincitrice del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, e famosa in tutto il mondo per gli spettacoli organizzati con tre elefanti.

Vinicio Togni, nel 2021, cogliendo la mutata sensibilità delle persone, aveva portato a Napoli lo spettacolo "Vittoria", privo di grandi felini ed elefanti, gli animali selvatici più sfruttati nei circhi. Un passo avanti storico, che però in termini di pubblico non aveva pagato, a detta dello stesso Togni che lo aveva così spiegato a Kodami: «È stato un tentativo, abbiamo fatto entrare in scena solo cavalli e pappagalli, escludendo i grandi felini che necessitano di particolari permessi Cites e sono specie protette, ma l'esperimento è stato un flop e quest'anno non lo abbiamo riproposto».  Togni così è tornato con il suo circo "al completo", al punto tale di portare con sè, questa volta, anche dei cammelli.

La presenza del circo a Napoli ha attirato non solo l'attenzione della comunità ma anche della politica. «È il momento di valorizzare l'arte circense e rinunciare definitivamente a una pratica anacronistica come quella dell'impiego di animali – dice Roberta Gaeta, consigliera regionale di Demos-Europa Verde – Insegniamo ai bambini l'amore verso gli animali attraverso il rispetto e l'educazione, non mostrando loro scene di spettacolarizzazione, sfruttamento e maltrattamento».

Tantissimi gli attivisti che prenderanno parte alla manifestazione, tra questi Rosario D'Amico che riferisce a Kodami:« Nel 2024 mi chiedo come mai ci sia ancora chi trovi piacevole organizzare uno spettacolo in un circo, permettendo che gli animali vengano messi alla mercé di tutti, travestiti e ammaestrati, resi ridicoli d'avanti a tante persone. La manifestazione di domenica nasce dalla necessità di voler denunciare questo sistema malato. Insieme per spezzare le catene: questo è un messaggio importante che è condiviso dalle tante famiglie e soprattutto dai bambini che ci saranno».

Lo scorso 30 dicembre c'è stata un'altra manifestazione all'esterno del circo: attivisti e bambini con cartelli e megafoni hanno urlato a gran voce: «il circo è bruttissimo». Non un semplice slogan ma un monito per tutti coloro che non comprendono quanto lo spettacolo circense metta a repentaglio la vita di animali costretti a vivere in cattività.

«È bello vedere che tanti bambini abbiamo preso a cuore questa causa. Tante sono state le mamme che hanno deciso di far partecipare i loro figli a queste manifestazioni e penso che sia anche un modo per educarli al rispetto verso il prossimo –  aggiunge l'animalista – Alla manifestazione di domenica verrà anche distribuito a chiunque voglia partecipare un piccolo libro, una sorta di favola per bambini, con l'intento di voler lanciare il messaggio che una vita vista da un gabbia non è vita ma solo una sofferenza».

È possibile un circo senza animali? Diversi stati dell’Unione Europea e del resto del mondo hanno già proibito totalmente o parzialmente l'uso di animali nei circhi, in qualunque forma di spettacolo. L‘Italia è ferma ad una Legge di 50 anni fa, la legge n.337 del 1968. Esistono solo delle linee guida di indirizzo per il mantenimento di animali presso circhi e mostre itineranti stabilite dalla Commissione scientifica CITES (Convenzione di Washington), approvate oltre vent'anni fa.

Inoltre in Italia si accumulano ritardi su ritardi: il Senato con l'approvazione della conversione del Disegno di Legge "Milleproroghe", è slittato di circa un anno (dal 18 maggio dello scorso anno al 18 agosto del 2024) la presentazione del Decreto Legislativo attuativo della Legge Delega sullo spettacolo che avrebbe portato al superamento dell'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti.

Al momento, dunque, la legge non impone limiti di numero o di specie e non esiste un Registro Nazionale pubblico che indichi quanti siano effettivamente detenute e la localizzazione. I circhi cambiano nome e insegne o si raggruppano tra loro e spesso affittano animali da altri circhi o spettacoli. I controlli e la tracciabilità sono quindi difficili, se non impossibili.

Un circo senza animali è però possibile, grazie alla tecnica olografica come dimostrato, ad esempio, dal fondatore del Circo Roncalli Bernhard Paul.

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