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16 Febbraio 2024
16:26

I topi amano il centro di Torino: per il Comune la derattizzazione è urgente

I topi all’all’ombra della Mole preoccupano i cittadini torinesi e l’Amministrazione ha così avviato in questi giorni le operazioni di predisposizione per un’attività straordinaria di derattizzazione in Piazza XVIII Dicembre e in Piazza Carlo Felice. L’intervento avrà una durata complessiva di due mesi, tra febbraio e marzo.

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Sgambettano lungo i marciapiedi di notte, tra le intercapedini dei muri, nei cortili in mezzo ai cassonetti del pattume. Vanno in cerca di cibo, sbucando dai condotti fognari e dalle cantine e sono davvero tanti. I topi all’all’ombra della Mole preoccupano i cittadini torinesi e l’Amministrazione ha così avviato in questi giorni le operazioni di predisposizione per un’attività straordinaria di derattizzazione in Piazza XVIII Dicembre e in Piazza Carlo Felice.

L’intervento avrà una durata complessiva di due mesi, tra febbraio e marzo e interesserà una grande area di quasi circa 18mila metri quadrati. Per tutelare il passaggio  di pedoni e animali, le aiuole e le aree verdi di piazza XVIII Dicembre verranno recintate e non saranno accessibili per tutta la durata del servizio. Verranno chiusi anche i Giardini Sambuy in piazza Carlo Felice, un giorno a settimana, a partire da martedì 20 febbraio e per otto martedì consecutivi. Allo stesso tempo si interverrà nella città sotterranea con un’azione specifica sulle fognature sottostanti e sui tombini delle due piazze.

L’estate scorsa si erano già registrate delle criticità in queste due zone, dovute a una serie di situazioni contingenti e soprattutto alla presenza dei numerosi cantieri che avevano favorito il proliferare dei ratti. Non è, infatti, la prima volta che viene eseguito l’intervento di derattizzazione. Già negli scorsi mesi la città ha visto affrontare la situazione in questo modo radicale. Questa volta, però, con l’obiettivo di ottenere risultati più incisivi sarà un’azione decisamente più ampia, anche in previsione dell'approssimarsi della primavera.

Secondo quanto raccontano i residenti sui gruppi social, il motivo per cui le strade che circondano la stazione di Porta Susa, nel cuore di Torino, sarebbero infestate dai topi dipenderebbe da due tipi di fattori: la presenza sull’asfalto di rifiuti, spesso abbandonati in strada o mal cestinati accanto a cassonetti datati, e i lavori in corso nella vecchia stazione, dai cui sotterranei arriverebbero i ratti.

Il fenomeno è piuttosto comune e Torino non è l’unica città che deve affrontarlo, anzi all’estero Londra, Parigi e New York sono messe molto peggio. I ratti tanto Norvegici che Neri, del resto convivono da millenni con la specie umana e si sono adattati da lungo tempo a vivere degli scarti alimentari che volontariamente e involontariamente non riusciamo a buttare decentemente.

Tutti gli esperti concordano nell’affermare che la quantità di roditori è direttamente proporzionale alla disponibilità di immondizia accessibile, dunque riuscire a renderla inaccessibile resta la migliore profilassi per evitare rapidi la crescita delle popolazioni. Senza sterminarli, quindi, basterebbe che sindaci e assessori provvedessero a raccolte rapide e all’acquisto di cassonetti inattaccabili.

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Simona Sirianni
Giornalista
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