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16 Febbraio 2024
10:33

I rinoceronti neri tornano al Loisaba Conservancy in Kenya: mancavano da 50 anni

Il trasferimento dei 21 esemplari, maschi e femmine in età riproduttiva, per il ripopolamento della riserva fa parte del Piano d'azione nazionale per il rinoceronte nero del Kenya 2022-2026 che punta a ristabilire sul territorio una popolazione sostenibile di almeno 2000 rinoceronti neri orientali. Negli anni 70, erano presenti circa 20 mila esemplari di rinoceronti neri poi quasi completamente estinti nei venti anni successivi a causa dei loro corni.

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Giornalista
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Un momento del trasferimento dei rinoceronti (© Ami Vitale / Courtesy The Nature Conservancy)

Nella lotta contro l’estinzione di una specie contano molti fattori. Uno di questi è che le popolazioni preservate di animali che potrebbero scomparire mantengano la capacità e la possibilità di riprodursi. Questo è uno dei motivi che ha spinto il Kenia Wildlife Service a trasferire 21 rinoceronti neri orientali al Loisaba Conservancy  nella contea di Laikipia, un santuario che comprende circa la metà dei 58.000 acri della riserva. Creature schive e solitarie, i rinoceronti provengono infatti dal Parco Nazionale di Nairobi, dalla Ol Pejeta Conservancy e, soprattutto, dalla Lewa Wildlife Conservancy, aree che stanno diventando sovraffollate di esemplari che invece a Loisaba avranno spazio a sufficienza per riprodursi in un’area che potrà accoglierne fino ad una quarantina, raddoppiando il loro numero iniziale.

«Il progetto è in linea con il Piano d'azione nazionale per il rinoceronte nero del Kenya 2022-2026, che raccomanda la creazione di nuove aree protette per creare più spazio per gli animali – spiega infatti il Loisaba Conservancy, una grande area protetta che può essere liberamente visitata da turisti e kenyoti. – Un tempo la riserva ospitava una popolazione naturale di rinoceronti che si è estinta a causa del bracconaggio negli anni 70».

Entra nel dettaglio delle problematiche relative alla riproduzione collegata alla densità di presenze Erustus Kanga, direttore Generale del Kenya Wildlife Service: «Nel recente passato, una delle principali cause di mortalità dei rinoceronti è stata la lotta territoriale a causa dello spazio limitato nei santuari, che ha portato anche a tassi di crescita ridotti a causa della competizione per lo spazio e le risorse, portando a un prolungamento dei tempi di crescita con conseguente allungamento dell'età del primo parto, intervalli interparto prolungati e un maggior numero di nascite di  maschi, tra gli altri fattori dipendenti dalla densità».

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Un altro momento del trasferimento (© Ami Vitale / Courtesy The Nature Conservancy)

Malgrado i rinoceronti fossero già di casa nella riserva, il progetto ha preso il via solo dopo un'attenta valutazione verificando che gli spazi del Loisaba disponessero di un habitat ideale, di una gestione sufficiente, di finanziamenti, di una strategia e ha ottenuto il sostegno delle comunità locali per l'iniziativa. «Dal 2019, un team multidisciplinare ha effettuato valutazioni su gestione, ecologia e sicurezza, hanno valutato la capacità di carico ecologico dell'area, l'idoneità dell'habitat e interpellato le comunità locali che, per l’88%, hanno risposto positivamente all’idea della reintroduzione dei rinoceronti per proteggerli dal bracconaggio. Loisaba è considerata adatta a ospitare fino a 40 rinoceronti; quindi, l'idea è che i 21 rinoceronti introdotti si riprodurranno naturalmente fino a questo limite massimo».

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(© Ami Vitale / Courtesy The Nature Conservancy)

Le operazioni di traslocazione sono state effettuate dal Kenya Wildlife Service (KWS), istituito nel 1989 per conservare e gestire la fauna selvatica in Kenya e far rispettare le leggi e i regolamenti in materia in tutti i sistemi di aree protette in collaborazione con le parti interessate. Il suo team di veterinari e tecnici specializzati ha trasferito i 21 rinoceronti neri orientali dopo averli tranquillizzati in gruppi di tre, trasportati con un camion e infine rilasciati lo stesso giorno a Loisaba. «Abbiamo trasferito un totale di 11 femmine e 10 maschi che erano stati accuratamente selezionati per stabilire una nuova popolazione riproduttiva vitale. Tutta l’operazione è stata eseguita in un periodo di 18 giorni» spiega il KWS.

A sostenere economicamente il progetto guidato dal KWS sono stati la San Diego Zoo Wildlife Alliance, The Nature Conservancy, l'Elewana Collection Conservancy e Space for Giants, oltre alla Loisaba Conservancy stessa. Tre esemplari provenivano dal Parco Nazionale di Nairobi, sei dall’Ol Pejeta e dodici dalla Lewa Wildlife Conservancy. Intorno a Loisaba sono state installate infrastrutture, tra cui recinzioni e sistemi di sicurezza approvati dal KWS, per proteggere i rinoceronti. Il personale è stato addestrato e preparato, compresi gli osservatori dei rinoceronti e le squadre di sicurezza ben equipaggiate. Grazie alle recinzioni di basso profilo, anche le altre specie potranno muoversi liberamente e questo garantirà un’ulteriore passo in avanti per garantire la biodiversità del territorio kenyota.

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Il trasferimento con i camion verso la riserva (© Ami Vitale / Courtesy The Nature Conservancy)

Negli anni '70, il Kenya contava 20.000 rinoceronti neri, prima che i bracconieri li decimassero per i loro corni, venduti come manici di pugnale decorativi in Arabia e come medicinali in America e in Estremo Oriente. «Quando il KWS fu istituito, il numero di rinoceronti era sceso a meno di 400. Da allora, i rinoceronti neri orientali del Kenya sono aumentati e oggi sono stimati in 1.004 esemplari. In termini di numero di rinoceronti neri, il Kenya è ora al terzo posto dopo Sudafrica e Namibia» spiega il KWS sottolineando che oggi «il Kenya è una roccaforte della sub specie orientale, che ospita circa l'80% dell'intera popolazione mondiale sopravvissuta». Il Piano d'azione nazionale per il rinoceronte nero del Kenya raccomanda che il Kenya abbia almeno 2.000 rinoceronti neri orientali per raggiungere una popolazione sostenibile e il governo si è impegnato a raggiungere questo obiettivo. Nel mondo sopravvivono solo 5.550 rinoceronti neri.

Nel frattempo, i rinoceronti bianchi rinoceronti bianchi meridionali continuano a prosperare in Kenya, essendo passati dai 50 esemplari importati dal Sudafrica negli anni Ottanta e Novanta per arrivare all'attuale popolazione di 971 esemplari. Mentre considerevoli sforzi si stanno facendo per salvare il rinoceronte bianco settentrionale dall'estinzione, in quanto proprio in Kenya sono ospitate le uniche due femmine della specie rimaste in vita, di cui una soltanto ancora fertile e potenzialmente in grado di procreare. Il Kenya sta collaborando con la comunità mondiale a questo progetto, attraverso il progetto BioRescue che è un consorzio di esperti locali e internazionali che fino ad oggi, è riuscito a sviluppare una trentina di embrioni in attesa di essere impiantati in femmine surrogate di rinoceronte bianco meridionale, operazione che potrebbe avvenire già nei prossimi mesi.

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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