Le prime immagini dei figli dell’orsa Amarena dopo l’ibernazione: sono due maschi in salute

I figli dell'orsa Amarena hanno terminato il periodo di ibernazione e stanno bene. Contro i pronostici più favorevoli hanno superato il primo difficile inverno trascorso prematuramente senza la madre. Le indagini genetiche hanno anche appurato che si tratta di due maschi.

10 Aprile 2024
16:24
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I figli dell'orsa Amarena hanno terminato il periodo di ibernazione e stanno bene: hanno superato il primo difficile inverno trascorso prematuramente senza la madre. A farlo sapere è il Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise che ha diffuso le immagini dei giovani orsi avvistati da tecnici e Guardiaparco.

L'ultimo aggiornamento risaliva al 27 gennaio 2024, poiché dal 10 gennaio non c’erano più state segnalazioni di avvistamento da parte del personale del Pnalm, e risultava quindi chiaro che fossero andati in ibernazione. In questa fase gli orsi diminuiscono tutti i movimenti, rallentando di conseguenza il metabolismo e abbassando la temperatura corporea fino a 4°C, da qui il nome "ibernazione". Non si tratta di un sonno profondo e ininterrotto come avviene per il letargo, ma una significativa riduzione delle attività.

Il monitoraggio non si è mai interrotto nei vari settori del Parco e dell’Area Contigua, ed è stato proprio grazie a questa azione che è stato possibile documentare il ritorno in attività dei due figli di Amarena, risvegliatisi giovani individui dopo la pausa invernale. «Abbiamo aspettato qualche giorno per avere conferma che si trattasse davvero di loro ed eccoci a documentare, con il breve video, il ritorno dei due fratelli», confida il Parco diffondendo le immagini in un video.

La novità però non riguarda solo il risveglio dei giovani orsi, ma anche il loro sesso: grazie alle analisi genetiche svolte dall’Ispra sui campioni raccolti in autunno è stato possibile stabilire che i due sono di sesso maschile.

Il traguardo raggiunto dai due ormai ex cuccioli di Amarena non era scontato. I piccoli infatti avevano solo 9 mesi quando si sono trovati improvvisamente senza la loro madre, troppo pochi per potersela cavare autonomamente in vista dell'inverno che di solito gli orsi affrontano quando hanno all'incirca un anno e mezzo. Questo quindi sarebbe dovuto essere il loro ultimo, fondamentale, inverno con Amarena, da soli c'era il rischio che non fossero nemmeno in grado di trovare un riparo adatto all'ibernazione. E invece sono sopravvissuti.

I due costituiscono l'eredità viva di una delle orse più amate nella storia del Parco, uccisa dalla mano dell'uomo nella notte del 31 agosto 2023. Quella sera Amarena si trovava con i suoi piccoli in un pollaio della periferia di San Benedetto dei Marsi, Comune abruzzese molto frequentato dal plantigrado e posto al di fuori sia dell'area del Parco che dell’Area Contigua. Il proprietario del pollaio, oggi indagato dalla Procura di Avezzano per uccisione di animali, ha imbracciato il fucile e fatto fuoco contro l'orsa, uccidendola con un singolo colpo, come ha appurato l'autopsia sul corpo.

Noi di Kodami siamo andati in Abruzzo sulle tracce dell’orso marsicano, la sottospecie più rara del mondo, per incontrare le comunità che vivono a stretto contatto con questo animale e parlare con chi conosceva bene l'uomo che ha fatto esploso il colpo fatale contro Amarena.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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