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15 Settembre 2022
17:30

I cavalli del corteo funebre della regina Elisabetta addestrati da soldati “piangenti” per abituarsi alla folla in lutto

I cavalli che hanno accompagnato il feretro della sovrana a Westminster Hall sono stati addestrati a resistere a stimoli e sollecitazioni previsti durante il corteo.

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La Gran Bretagna, e il mondo, si preparano a dare l’ultimo saluto alla regina Elisabetta. I funerali della sovrana, morta lo scorso 8 settembre, si terranno lunedì 19 settembre nell’Abbazia di Westminster, e nell’attesa il feretro resta nel palazzo di Westminster Hall, sede del parlamento del Regno Unito, dove è arrivato mercoledì pomeriggio al termine di una solenne processione partita da Buckingham Palace.

A scortare la salma della regina, trasferita a Westminster Hall su un carro da guerra trainato da cavalli, sono state le truppe reali, anche loro a cavallo, le bande militari e la polizia, sempre a cavallo. E così come i soldati anche questi animali (amatissimi dalla regina, insieme con i suoi cani Corgi), ingranaggio fondamentale della cerimonia, hanno dovuto sostenere un addestramento specifico per resistere agli stimoli e alle sollecitazioni dell’enorme folla addolorata che si è raccolta per seguire il corteo funebre.

Nei giorni precedenti al corteo infatti i soldati delle truppe reali hanno cercato di abituare i cavalli a una situazione così particolare e delicata. Stando a quanto riportato dai media locali, i soldati hanno finto di piangere e singhiozzare, sventolando e lanciando ai cavalli bandiere e mazzi di fiori per prepararli alla folla in lutto che ha invaso le strade di Londra per rendere omaggio alla regina.

L’obiettivo generale, in situazioni come queste, è evitare che si spaventino davanti a rumori forti e al caos rappresentato da migliaia di persone in lacrime, che potrebbero urlare e lanciare oggetti verso il corteo. A questo si aggiunge la necessità di addestrarli a procedere a un ritmo di marcia lento, come ha spiegato il sergente Tom Jenks della King's Troop Royal Horse Artillery, che ha guidato il carro che ha trasportato il feretro della regina. Una situazione simile si era presentata in occasione dei funerali di Margareth Thatcher, nell’aprile del 2013: in quel caso tra i cavalli che hanno partecipato al corteo c’era anche Cassius, che oggi ha 18 anni e che ha partecipato anche alla processione che ha accompagnato la regina Elisabetta a Westminster Hall.

«Cassius si ritirerà dopo questa parata – ha detto Jenks – è stato trattenuto non per l’occasione, ma perché non potevamo fare a meno di lui sino a quando non avessimo avuto un altro cavallo della sua caratura che prendesse il suo posto. Penso sia molto appropriato che il suo ultimo lavoro sia questo».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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